Il nuovo album si chiamerà "Shine" e vedrà la sua uscita ad Ottobre 2013.
Inizia scandendo un ritmo dettato dal battito delle mani della sua inseparabile band "I donatori di Organo" per proseguire con un incalzante easy rock'n'roll e tutta la voglia di trasmettere il divertimento più puro, quello che si può facilmente trovare dentro i piccoli gesti, parole dolci, intime, piegate con ironia e come dice il “middle 8” del brano "a volte parole troppo dure da ascoltare e parole troppo dure da dover dire...." ma niente paura, nulla che possa togliere a questa cantautrice la voglia di strappare a tutti un sorriso.
Teresa Mascianà, songwriter rock’n’roll, vive nel profondo sud d’Italia. Appassionata del sound della west coast californiana degli anni ’80 e ’90, Teresa nasce come bassista e sound engineer (live e studio), in anni di incessante attività, ha collezionato una consistente discografia unita a tourneè che l’hanno vista sui palchi più prestigiosi d’Italia, Europa, Canada e Stati Uniti. Nel marzo del 2012 la musicista - sound engineer sorprende gli addetti ai lavori con l’uscita del suo primo album Don’t love me (Top Records 2012 ), un disco introspettivo carico di messaggi positivi. Forte di una sonorità retrò, l’album è supportato da un drive ritmico coinvolgente. Un mix esplosivo di contaminazioni dove il rock’n’roll ruvido e sincero fa da padrone. Pubblicato dalla Top Records di Milano con distribuzione Edel, l’abum d’esordio ottiene da subito ottimi consensi dalla stampa europea di settore mentre il singolo Don’t Love Me diviene in poco tempo un successo internazionale grazie alla presenza nelle classifiche radiofoniche estere. Energico lo show dell’artista che accompagnata dalla sua band I Donatori di Organo, ha già all’attivo un tour di oltre 30 date in Italia e un tour in Galizia. Nell’autunno del 2012 la musicista viene scelta come supporter per il tour in Inghilterra di Uli Jon Roth, chitarrista della storica band degli Scorpions . Intanto Don’t love me è parte della colonna sonora del film Aspromonte di Hedy Krissane, dal 31 Gennaio 2013 nelle sale di tutta Italia, che vede Teresa Mascianà anche in veste di attrice nel ruolo di cantante.
A suo padre, componente di un
noto gruppo degli anni 80’ ed ancora “on
the road” come compositore di World Music, deve l’amore per le sette note, a
sua madre il soprannome, in quanto abitando da piccolo nei pressi di una nota
catena di negozi di giocattoli, il nostro Fabrizio, indicava con la manina la
sua meta preferita gridando “Toy! Toy! Toy!” parola che gli è rimasta incollata
addosso, insieme al suo nome.
Altra passione del nostro Toy
è la moda.
Prima di gettarsi nel mondo
del canto, ha sfilato per diversi stilisti della capitale.
La sua, per il momento, vuole
essere solo una musica d’evasione e divertimento, lasciando ad altri, l’impegno
ed il sociale, di cui comunque abbiamo un grande bisogno.
Phicity
rappresenta uno stato d'animo scuro, mai cupo,
la
spinta e la brama costante del sentirsi vivi,
la
voce interiore che ci detta ogni cosa.
L'immagine
ricorrente del fuoco,
ardiamo
e il fine sarà che diverremo argento stillato vivo per l'eternità.
Phycity è il nuovo singolo degli Sprained Cookies ed è uscito il 20 Marzo per l’etichetta 29Records. Il duo è tornato in studio a
Gennaio 2013 per la lavorazione di nuovi brani. Accompagnata dal b-side UO53 (That’s me dazzlin’), Phycity
rappresenta l’anteprima dell’album che vedrà la luce nei prossimi mesi. Questo
nuovo brano possiede un’ atmosfera crepuscolare e allo stesso tempo calda. “We're silver out of the fire/Wanderers or
travellers”, un mood di tensione ed energia
avvolge sia la sonorità che il testo, diretti a voler fermare, afferrare il
momento estatico dell'arte in una sensazione che non vada persa nei momenti
direttamente successivi alla fine del suo ascolto.Il brano è stato mixato
da Fabio Fraschini presso il Playrec Studio di Roma e masterizzato da Filip
Pietrzykowski presso il Red Mastering Studio di Londra.
Gli Sprained Cookies sono Cecilia Frusciante (voce) e
Corrado Maria De Santis (chitarra). Toccano il fuoco, si bruciano piuttosto che
riposare nella noia del tempo e svanire, giocano con i propri diavoli, quelli
che danno il tormento, ma che segnano le passioni di un’ esistenza. A Febbraio 2011 pubblicano il loro primo EP Deliverin’ The Sacred Feathered One
(29Records/Believe), 5 brani dalla forte influenza psychobluesy-folk, dove
prende coraggio la necessità di abbandonare il pesante corpo nel quale restiamo
imprigionati per così correre d’anima. A Febbraio presentano i brani del nuovo
EP aprendo prima il concerto di Fran
Healy (dei Travis-GB) al Circolo degli Artisti di Roma, poi di Luis
Francesco Arena (FR) e Laura Meyer (USA). Ad Aprile vincono l’Italia Wave Band che gli permette di
entrare a fare parte del cast dell’Italia
Wave Love Festival 2011. Intanto il brano More entra in rotazione
radiofonica sulle emittenti del circuito indipendente italiano, invece il brano
The Squeak viene scelto per la Compilation di Italia Wave resa disponibile con
il download dal sito di XL La Repubblica.
A Luglio sono a Lecce per prendere parte all’Italia Wave Love Festival
nell’edizione di Lou Reed, “infiammando” lo Psycho Stage con i brani del loro “Deliverin’ the Sacred Feathered
One”. A Settembre 2011 vengono inseriti tra le rivelazioni anglofone con il
brano MORE nella compilation Libera Veramente Vol.2 , diffusa da XL La
Repubblica. A Dicembre 2011 vengono segnalati come finalisti dei Demo Award
dalla redazione della trasmissione DEMO di Radio 1 Rai. Ad Aprile 2012 vincono
il contest All We Need indetto da
Radio-Utopia(Bologna) in collaborazione con XL La Repubblica. Aprono i concerti
di Federico Fiumani e poi del duo neo-psichedelico Charalambides (USA). Da
Settembre 2012 si avvalgono della collaborazione di Fabrizio Colella (batteria)
e Lorenzo Mancini (contrabbasso).
E' in rotazione radiofonica “Rema!”, secondo
singolo di MARCO DI NOIA estratto dal suo omonimo album.
«È un brano allegro,
ironico ma con un messaggio ben preciso: bisogna restare a galla nel
mare periglioso della vita, attraverso la perseveranza quotidiana –
spiega il cantautore milanese – In troppi governano e manovrano il
timone della nostra esistenza, spesso facendola sbandare e
costringendoci a scendere dalla nave, e remare su un’imbarcazione
di fortuna con le nostre forze per non affondare!”»
Sabato 18 maggio MARCO DI
NOIA è stato premiato nell’ambito del Salone Internazionale del
Libro di Torino, nel corso della manifestazione "Inedito
2013 - Premio Colline di Torino - XII edizione", come autore
e compositore del brano inedito “Il Ponte sulla Drina”, che parla
della condizione dell’ex Jugoslavia del dopoguerra.
“Marco Di Noia”
(edito da MC Harmony) vanta collaborazioni con musicisti come Manlio
Cangelli (pianista di Amii Stewart, Pierangelo Bertoli, Riccardo
Fogli), l’ex membro dell’Equipe 84 Fulvio Monieri e Joe La Viola
(sassofonista che ha collaborato con Tullio De Piscopo, Andrea
Braido, Ellade Bandini). Il disco è sostenuto da Via del Campo 29
Rosso la "casa dei cantautori genovesi", che sorge nel
cuore del centro storico di Genova nella famosa via resa celebre da
Fabrizio De Andrè.
Questa la tracklist
dell’album: “Rema”; “Il Valzer del Cappellaio Matto”;
“Crisi Superstar”; “Fotosintesi Clorofilliana e Meditazione
Zen”; “Sulle Strade d’Inverno”; “Il Sogno di Vertunno”.
La lotta quotidiana contro le avversità, la crisi e la denuncia
sociale sono i leitmotiv dell’album, dove l’autore unisce il rock
a sonorità tipiche del folk in un crossover che lui stesso definisce
“Rock ‘n’ folk metropolitano”.
Marco di Noia, nato a
Milano il 4 luglio 1980 è un eccentrico cantautore e giornalista.
Durante gli anni universitari, collabora come giornalista, viaggia
on-the-road per l’Europa, e si esibisce come interprete solista e
front-man di band rock, vincendo un concorso canoro a Cardiff, da
unico partecipante non proveniente dall’UK.
Dal 21
maggio in radio “Il Secchio E Il Mare”, il nuovo disco del rapper
sperimentale PICO RAMA.
Parole chiave: civiltà,
sacrificio, distopia, tecnocrazia, evoluzione, potenzialità
“Cani Bionici (Technotitlan)”
feat.Dargen D’Amico,
è il primo singolo
estratto dal nuovo disco di PICO
RAMA “Il
Secchio E Il Mare”.
Perfettamente rappresentativo del sound
futuristico-sperimentale
che pervade anche ogni altro brano del disco, è difficile
etichettarlo semplicemente come “rap”.
Nell’intreccio ricercato di differenti spunti musicali, emergonotesti abbondanti e
semanticamente spessi,con il chiaro
intento narrativo simbolista
e
surrealista, rivelando
la fantasia
poliedrica, mitica, poetica, giocosa e ironica del
giovanissimo Pico Rama.
A partire da
Tenochtitlan, antica capitale dell'impero azteco, il titolo è un
gioco di parole per trattare la modernità e le trasformazioni del
mondo, a tratti in chiave distopica, dai sacrifici umani ad altri
sacrifici umani di nuova generazione. “Cani Bionici (Technotitlan)”
non vuole essere un giudizio, ma un’osservazione sull'evoluzione e
sulle potenzialità dell'uomo. Nel videoclip Pico Rama
interpreta un sacerdote precolombiano nell'atto di sacrificare una
fanciulla, mentre Dargen D'Amico è un dittatore distopico in una
metropoli futuribile. Entrambi i mondi andranno distruggendosi,
secondo dinamiche variamente interpretabili. La regia del videoclipè
di Andrea Sanna (Headwood Studio) e la postproduzione in 3D è degli
Equal Design ("Baaria" di Tornatore).
IL
NUOVO DISCO “IL SECCHIO E IL MARE” in uscita dal 21 MAGGIO 2013
PICO RAMA
firma “Il Secchio
E Il Mare”, album
in uscitadal
21 maggio2013
che si avvale di importanti collaborazioni e composto
da un ciclo di 10 tracce, incastrate secondo la dialettica
numerologica dei tarocchi (secondo un'interpretazione che compare
sulla "legenda" contenuta nel booklet, in cui ad ogni pezzo
sono associate alcune parole chiave). I testi sono quasi del tutto
privi di intenti concettuali; si muovono tra una volontà simbolica
passibile di diverse interpretazioni e il puro flusso di coscienza.
Le produzioni musicali, di Marco Zangirolami uno
tra i più noti arrangiatori e produttori musicali italiani (come ad
esempio di J-Ax, Fabri Fibra, Dargen D’Amico, etc.) e Pico Rama,
sono variegate e dinamiche, ai limiti del progressive,
con una costante elettronica ben riconoscibile, dai tratti insieme
moderni e psichedelici. Copertina e booklet sono arricchiti dalle
illustrazioni della nota
artista di origine bulgara Emila
Sirakova, basate su soggetti di Pico Rama.Pico Rama
con il suo genere musicale rap-raggamuffin elettro-mistico
sperimentale e lo stile inconfondibile che lo contraddistingue -
lunghi dreadlocks e
l’immancabile
cilindro - lascia
un segno indelebile nella scena musicale italiana, in chi lo ascolta
e in chi lo vede sul palco.
CENNI
BIOGRAFICI
Nel
2011, a soli 21 anni, raccoglie il lavoro degli anni precedenti
pubblicando il suo primo cd “La
Danza della Realtà”
(il titolo è tratto dall’omonimo scritto di Alejandro Jodorowsky),
che ottiene un ottimo riscontro di critica e vendite. In parallelo
comincia ad esibirsi on
stage con un grande
seguito. Influenzato oltre che dalla musica, anche dall’arte e
dalla letteratura (Jodorowsky, Dalì, Jung, Nietzsche, Baudelaire,
Dostoevskij), Pico,con questo
lavoro, arriva alla prima tappa del suo percorso di
artista-musicista. Alle 13 tracce del suo primo album affida i suoi
pensieri, la narrazione critica, le storie di vita, la ricerca
interiore o, come direbbe lui stesso, un
delirio intellettuale che dovrebbe guidarlo verso la conoscenza del
sé. “La Danza
della Realtà” (distribuito Universal), viene anticipato dal lancio
del primo singolo “Papa
su Facebook”. Ilbrano, puntando il
dito sull’ambivalenza del web e sulle incongruenze della chiesa
cattolica, scatena da subito grosse polemiche in rete e sui giornali.
Gli altri singoli estratti dall’album d’esordio sono “Insegnami
l’amore’,
“Lividi all’alba”
e “Giangi in tuta
di Nylon”, quest’ultimo
feat. Le Situazioni Kafkiane e Mangoni
(di Elio e Le Storie Tese). Nel marzo 2013 collabora con Moreno
Donadoni (giovane
rapper in gara in quest’ultima edizione di “Amici”
di Maria De Filippi), incidendo il singolo inedito "Non Mi
Cambieranno Mai". Sempre nel marzo 2013 con un semplice tweet
(“Il mio
#nuovonome è Pico Rama”)
e un autoscatto psichedelico e labirintico, annuncia il suo nuovo
nome d’arte, frutto diuna lunga e
condivisa riflessione iniziata nell’estate 2012 con i fan su
Twitter e Facebook, simbolo della rigenerazione artistica
concretizzato nella nuova produzione musicale “Il Secchio e il
Mare”, disco illustrato interamente come un’opera d’arteda
EMILA
SIRAKOVA,
eccezionale disegnatrice dall’immaginazione mistica e surreale,
perfettamente allineata con quella musicale e verbale di Pico Rama,
coinvolta nella realizzazione dell’immagine di copertina
e delle grafiche interne al booklet (vedi il sito di Emila Sirakova:
http://emilasirakova.blogspot.it/).
Il 21 maggio 2013 “Il Secchio E Il Mare”, prodotto da Anyway e
distribuito da Self, si presenta pubblicamente con un insolito
happening
che avviene tra le pareti di un’erboristeria nel cuore di Milano,
in cui si espongono per un giorno anche i bozzetti originali del
booklet artistico. Dal medesimo giorno, le radio scoprono la nuova
opera sperimentale di Pico Rama a partire dal singolo “Cani Bionici
(Technotitlan)”, in featuiring
con Dargen D’Amico.
Un
viaggio nella storia della nostra musica. La voglia di parlare
attraverso le parole di un grande autore, vivente e brillante, che ha
fatto innamorare Zibba, come molti, attraverso i versi delle sue
canzoni. Il racconto di un mondo passato, di quando la musica era
ancora la musica. Con il supporto di Mescal e del Premio Bindi Zibba
e Almalibre producono, con divertimento e grande rispetto, questo LP
che vuole essere un regalo sentito ad una delle figure più
importanti della canzone d'autore, in un panorama discografico in cui
gli autori fanno ancora molto pur vivendo spesso all'ombra degli
interpreti. Il cantautore Targa Tenco 2012 si affaccia per la prima
volta all'interpretazione di qualcosa di non scritto da lui, sentendo
queste parole tanto vicine da farle sembrare, a volte, sue.
LATO
A
DIANO
MARINA (Lauzi, Horel,
Calabrese)
L'arrangiamento
dei fiati richiama l'originale, opera di un grande Stefano Riggi, e
appoggia su uno swing moderno che strizza l'occho a Brian
Setzer. Gioioso, sentito. Un brano che passa di mano mantenendo le
allusioni e le metafore proprie di questo divertente componimento.
E SE
DOMANI (Rossi, Calabrese) SINGOLO
PER LA ROTAZIONE RADIO
Questo
grande brano, importante bandiera della nostra canzone d'autore, è
stato rivisitato in chiave folk/reggae, uno dei linguaggi spesso
utilizzati da Zibba e Almalibre nelle proprie composizioni. Il brano
appare solare, e anche il testo guadagna un tono meno malinconico.
Una nuova vita per questo evergreen che non smetterà mai di
emozionare.
IL DISERTORE (Berg,
Vian, Calabrese)
Poco
da dire su questo capolavoro di canzone, rispettosamente arrangiata
con solo due chitarre suonate live per un sapore ancora più folk.
Zibba racconta di essersi emozionato tanto nel cantare questo brano.
E l'emozione traspare.
CIAO
TI DIRÒ (Reverberi,
Calabrese)
Qui
l'omaggio al Tom Waits di "Heartattack and Vine" è fin
troppo chiaro, a prova di giornalista. Volutamente zoppo, storto,
molesto. Un divertito duplice omaggio.
SENZA
PAROLE (Reverberi,
Calabrese)
Interpretare
questo brano non è facile. Tutto retto dalla chitarra di Stefano
Ronchi è un semplice sussurro ad uno dei capolavori di Calabrese,
che esprime un concetto tanto piccolo quanto enorme dicendo cose che
tutti vorremmo dire a chi amiamo.
LATO
B
BALLA
CHI BALLA (Bosco,
Blanc, Calabrese)
Sembra
la sigla di un telefilm polizziottesco mai esistito questa
reinterpretazione del brano già cantato dalla grande Mina. La band
si è divertita a dare un nuovo sapore alla canzone, e la cura dei
suoni è parte integrante, non solo in questo brano, del lavoro.
I
SING AMMORE (Massara,
Calabrese)
La
presenza di Caldero, già percussionista con Omara Portuondo, ha
suggerito l'arrangiamento di questo classico. Le parole di Giorgio
volano a Cuba, tra bicchieri di Ron e sigari e sorrisi. Un omaggio al
"silencio" cantato dalla stessa Omara e Ibrahim Ferrer nel
film Buena Vista Social Club.
PIOGGIA
DI MARZO (Jobim,
Calabrese)
Qui
il vero e proprio lavoro di reinterpretazione di questo disco. Zibba
ha voluto dare un altro volto alle parole, scovarne il lato più
scuro. Moderno, sospeso. Potrebbe non trovare consensi tra i
puritani, ma è proprio la perfezione della musica di Jobim a
dissuadere dal voler copiare qualcosa ineguagliabile, e da qui l'idea
di andare altrove con le note e l'atmosfera.
SE
CI SEI (Bindi,
Calabrese)
Questo
brano, il 45 giri che lo contiene e l'incontro tra Giorgio Calabrese
e Zibba di quel giorno sono la scintilla che ha acceso l'idea di
questo disco. L'aneddoto vuole che Calabrese firmando il 45 a Zibba
su una terrazza scrisse oltre al suo nome "il sopravvissuto"
e che Zibba abbia pensato di omaggiare questo sopravvissuto ora che è
felicemente in vita. La canzone fu anche, nell'anno in cui Zibba
vinse il Premio Bindi, la cover scelta dalla giuria per l'esibizione
del cantautore.
O
FRIGIDEIRO (Reverberi,
Lauzi, Calabrese)
Un
piccolo omaggio a Michael Brecker che Stefano Riggi ha voluto fosse
il perno di questa semplicissima ma sentita versione di uno dei brani
più divertenti scritti da Giorgio Calabrese. Un sax e una voce, per
chiudere con semplicità questo disco così appassionato. E
compratevi un frigorifero, che vi ci vuole!
Impreziosita
dal sax di Cucchia, il sassofonista di Vasco Rossi, la canzone è il
manifesto di un album pop rock elegante, maturo ed intenso.
La
canzone racconta che la vita ti mette davanti continuamente ad
ostacoli (gente, situazioni) e che non bisogna mai abbassare la
guardia e mollare perchè i periodi bui sono solo l'anticamera di un
periodo felice e che la vita è bella in base a come ci si pone verso
di essa.
I
Giorni Anomali suonarono ad una manifestazione romana insieme ad un
gruppo cover di Vasco in cui Cucchia era ospite; lui rimase molto
colpito dall’ impatto scenico e dalla potenza della band e così,
sentendo i pezzi in studio, fu naturale che gli venisse voglia di
suonarli.
"Va Tutto Bene "
è stato registrato e prodotto a Firenze dal famoso Chitarrista e
Producer Alessio Forlani, celebre dimostratore di marche di strumenti
musicali, effettistica, amplificazione delle piu blasonate marche
internazionali ed Endorser della ditta Marvit Guitars. Il disco è
stato masterizzato ad Hollywood presso gli studi di Gavin Lursenn,
uno dei piu' famosi ingegneri del suono e produttore dei dischi degli
artisti piu' rinomati del nostro secolo (Madonna, Guns 'n roses, The
Who, Billie holyday,Bruno Mars, Snoop Dog Ben Harper, Eric Clapton
etc etc) e vincitore di 3 Grammy Awards negli ultimi 3 anni.
I Giorni Anomali sono una
band Pop Rock nata a Viterbo nel 2009 da un idea del Cantautore
Federico Meli, il quale ha attentamente selezionato dei musicisti
tutti professionisti che potessero arrangiare i suoi lavori . Dunque
la formazione, composta per ora da 5 elementi, compone, suona e
arrangia brani originali, frutto principalmente delle idee del
cantautore Meli, e lo fa con affiatamento e grande sinergia, fattore
scriminante dell'ottima riuscita di un prodotto che sta pian piano
catturando un pubblico sempre piu' vasto ed omogeneo.
La band ha all'attivo un
Ep dimostrativo (Pace Amore e Drunkoressia) ,ed un nuovo album
pubblicato nel Novembre 2012 dal titolo "Va Tutto Bene".
Questo è composto da 10 brani originali in 2 dei quali ha
partecipato attivamente incidendo alcuni interventi solisti, il
celebre sassofonista italiano Andrea Innesto, detto "Cucchia",
storico ed attuale sassofonista di Vasco Rossi.
I Giorni Anomali suonano
in tutta Italia con un tour fitto di date. Ospiti all’ultimo Comix
di Lucca stanno definendo la partecipazione ad altri festival pop
rock italiani, e hanno già in programma un calendario estivo. La
Band è composta da: Federico Meli (Voice) Alessio Forlani (Lead
Guitar) Riccardo Aquilanti (Rhythm guitar) Stefano Capocecera (Bass
Guitar) Fabrizio Di Martino (Drums) Producer: Alessio Forlani
Quarto
album per la band partenopea: uno stile che unisce le sonorità del
rock con quelle più soft del dub-reggae, il tutto
sapientemente mixato con l’utilizzo dell’elettronica.
MI
PIACE: Il volersi mettere in mostra a tutti i
costi, oggi è diventato di fondamentale importanza! Non è
importante se quello che si vede non è “perfetto” o bello, ma è
importante sapere solo che piace! Da qui nasce l’esigenza di
rendere tutta la vita pubblica, mettere a conoscenza degli altri
anche delle piccole cose del quotidiano che viviamo.
ROCKMATIK
è la storia d’amore tra l’uomo e la
macchina, il vintage e il moderno, l’analogico e il digitale, il
passato e il futuro. Dove tutto si fonde per diventare un unico
corpo. Il quarto lavoro discografico dei Palkoscenico è un
eterogeneo sound cosmopolita, dove la musica scandisce il ritmo del
tempo delle cose, vissute nella quotidianità. Partendo da quella
preziosa tradizione, la band si proietta in un futuro che corre
sempre più veloce. Napoli, Londra, la Jamaica, New York, si svelano
attraverso lo stesso caleidoscopio sonoro, che sviscera il rock, il
reggae, il dub e l’elettronica. La potente voce di Lell Tram, la
ritmica corposa ed il groove costante, sono le coordinate principali
che tracciano la world music dei Palkoscenico. Un progetto che
s’impreziosisce ulteriormente grazie alla partecipazione di Dean
Bowman ( voce simbolo dell’acidfunk newyorkese che ha collaborato,
con John Scofield, Lester Bowie, Don Byron e Uri Caine), di Marcello
Coleman (voce Almamegretta) e Righteousman, ( voce soul eccellente,
artista attivista nigeriano).
I
Palkoscenico nascono nel 1999. Band nata dall’unione di quattro
musicisti dell’area nord di Napoli, legati dalla passione per una
musica che non va semplicemente ascoltata, ma anche “vista”,
vissuta nello spazio limitato di un proscenio, ambiente chiuso e
demarcato che perde il suo ambito spaziale e contenutistico per farsi
portatore d’emozioni, scosse adrenaliniche. Di un tutto musicale,
dalle radici così profonde e ramificate da perderne il filo, ma che
trova consistenza in un blocco compatto e ben articolato di ritmiche
possenti, “sample” inaspettati, chitarre ben affilate e
melodie coinvolgenti. Una musica che non strizza l’occhio alla
benevolenza di alcuno, che ha nella sua stessa molteplicità l’unica
giustificazione e ragion d’essere, nell’assenza di uno stile
specifico il suo proprio ed originale stile. Dal
1999 al 2003 suonano in tutti i club d’Italiagrazie
ad un Ep autoprodotto.Partecipano
a numerosi festival, sia come headliner sia come backingband
di Elio e le Storie Tese, Africa Unite, Khaled, Roy Paci &
Aretuska, Caparezza, Linea 77, Maurizio Capone e Bungt&Bangt, 24
Grana, Yuppie Flu, The Dub Sync, Zion Train, Hignt Tone, Le
Loup Garou, Daniele Sepe.Nel
luglio 2002 vincono il I premio al I Festival delle Musiche di
Provincia, “Dietro la Nuca della Città”, Caivano (NA). A
novembre 2002 vincono la VI edizione del concorso nazionale “On
Stage”, Martellago (VE).Finalisti
al concorso nazionale “RockGame 2002″, Napoli.Maggio
2003, finalisti alla IV edizione del Festival “Cantiere Sonoro”,
Cremona.Ad
agosto, sono vincitori della IV edizione del “Golisano Rock Fest”,
Collesano (PA). Il gruppo si aggiudica la partecipazione alle
selezioni per il “MEI Festival” 2003. A
settembre, secondi classificati alla prima edizione di “Aritmia
Mediterranea”, Molfetta (BA). Vincono il premio critica e il premio
“Controradio”, emittente alternativa pugliese, essendo risultati
il gruppo più votato in pool radiofonico.Novembre,
finalisti al “MEI Festival” 2003. Inverno
2004, in studio, per la registrazione del primo disco.Giugno
2005, presentazione disco al Teatro Galleria Toledo, Napoli.Luglio
2005, “Festival delle Arti”, Bologna.Settembre
2005, Premio Miglior Bassista a “StereoLab Music Festival”,
Salerno.Marzo
2006, “Palkoscenico: il suono in cui viviamo”. Nome dato ad una
tesi di laurea presso il Corso di Design dell’Accademia di Belle
Arti di Napoli. Aprile
2006, si aggiudicano un posto per “Arezzo Wave.Giugno
2008 presentazione disco “Sguardo Attento”, in cui collaborano
Marcello Coleman, Zion Train, Sha One, Maurizio Capone; distribuito
da Audioglobe.Maggio
2009 nuovo lavoro discografico “Press Loud”, i missaggi vengono
affidati a Madaski (Africa Unite). Segue Europ.it, il Tour europeo
dal 2010 al 2012 in Germania, Belgio e Olanda.
Voce
e chitarra:LellTram Suoni
: TrameBasse Basso:
BasSossio Batteria:
Il Rosso
Un disco atteso quello della cantante di Latina, che ha grinta,
personalità e potenzialità canore in grado di rendere il suo primo capitolo
discografico assolutamente interessante
Troppo
Rumore (Advice Music/Edel) è un progetto strutturato in 12 brani i cui testi
e melodie mirano a trasmettere messaggi forti e problematiche attuali.
SABATO SERA E’ QUI: tratta della forte e attuale tematica del sabato sera, dell’esigenza
dello sdoppiamento della personalità dell’individuo, nella continua ricerca di
forti emozioni.Ragazzi molto giovani che eccedendo nel divertimento, si
ritrovano sdraiati sull'asfalto senza vita.
BRICIOLE DI NOI: parla di ciò che resta alla fine di un grande amore.
TROPPO RUMORE: esprime tutta la ribellione verso la persona che ci ha trafitto il
cuore provocandoci un forte dolore.
DUE SOLDI DI TE: è un brano dalla musica spensierata ma che cela il grande significato
di una storia oramai finita e della voglia di ritrovare se stessi.
QUELLO CHE NON HO: parla della forza che la donna riesce a trovare in se, quando il suo
lui decide di correre tra le braccia di un'altra lei.
ANCHE LA LUNA: un amore finito, che ha lasciato un vuoto talmente grande da avvolgere
la luna di lacrime.
INEQUIVOCABILMENTE: una persona che racchiude in se l'inferno e il paradiso, che ama per
sua convenienza, facendo svanire un amore con un enorme facilità.
PER AMARTI: brano
pieno di energia che racconta di come sia sbagliato annullare se stessi per
amare qualcun altro.
ARIA DI TE: la
vita di un amico portata via in modo prematuro. Un grande amico che rimarrà
sempre vivo nei miei ricordi.
SE FOSSE AMORE: la spensieratezza e il desiderio di voler vivere un nuovo amore.
RE DEI GIRASOLI: brano che ci riporta al sogno al sogno comune della ricerca del
principe azzurro edi un amore da favola.
MILLE BOLLE:
rinascere dopo la fine di un amore, con la voglia di cambiare e di tornare di
nuovo a sorridere.
Stefania Bianconi
è di Latina. Studia Scienze dell’Investigazione e la Sicurezza presso
l’università di Narni è le sue grandi passioni sono la musica ed il ballo. Ha
frequentato la scuola di danza ,canto e recitazione “Anfiteatro” di Latina ed
ha iniziato a cantare all’età di 13 anni, partecipando a molti concorsi canori
fra cui:
“Una voce e
un pianoforte” nel Dicembre 2000 presso il Teatro di Latina.
Selezioni
per la partecipazione a “Sanremo Giovani”. Il concorso si è tenuto a
Novembre 2002 nella città di Sanremo.
“Cantando
sotto le stelle” nell’Agosto 2003 a Pontinia (LT), dove si è classificata
al primo posto.
“Una voce per la canzone nel
mondo” , organizzato dalla Pentamusic, concorso tenutosi ad Ottobre 2003,
dove si è classificata al primo posto.
Finalista al concorso indetto
da Videofestival Live nel 2006 e vincitrice del premio Città di Cattolica
.
Semifinalista a Castrocaro
2006.
Ad Ottobre 2006 ha
partecipato alle selezioni “Una voce per Sanremo” .
A Maggio 2007 presso lo
Smaila’s di Aprilia (LT) ha cantato nello spettacolo musicale “Cantando
Modugno” di Gianni Davoli.
A Dicembre 2009 ha
partecipato alle selezioni online per “Sanremo Giovani” ediz. 2010.
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Inciso
con Riccardo Zappa, il miglior chitarrista acustico italiano, nasce
dalla nostalgia del mare per i suoi colori, gli odori e sapori. Una
specie di autoterapia, un viaggio con la fantasia tra i ricordi di
posti visti e il desiderio di visitarne altri: il sogno del mare. Un
omaggio al Mediterraneo crocevia di culture, dal ruolo spesso
sottovalutato.
Vittorio
Merlo e Riccardo Zappa si conoscono da molto tempo, avendo già
collaborato, negli anni ’80, per poi, come capita, perdersi di
vista. Questa collaborazione nasce dalla tensione di Vittorio a
“vestire” le sue canzoni in maniera assai personale; tanto da
spingerlo, più recentemente, a ricontattare Riccardo Zappa, tramite
un social network, per proporgli di gestirne gli arrangiamenti. Il
risultato è un tessuto sonoro assai originale, fatto unicamente di
chitarre e percussioni, con l’aggiunta di pochissimi colori, come
l’accordéon suonato da Patrick Bessire. Riccardo Zappa, secondo i
referendum annuali svolti presso i lettori delle due rivista
specializzate Chitarre e Guitar Club, risulta essere il migliore
chitarrista acustico italiano. Ha pubblicato 19 album ed una
autobiografia. Ha collaborato con Fiorella Mannoia, Mina, Mia
Martini, Antonello Venditti, Eros Ramazzotti, Gino Paoli, Giorgio
Gaber e molti altri. Il singolo è completato da un secondo brano di
Vittorio Merlo intitolato “Girasoli” e anch’esso realizzato con
gli arrangiamenti e la collaborazione di Zappa.
Vittorio
Merlo coniuga la sua attività di bibliotecario presso la Corte di
giustizia dell’Unione europea con la passione per la canzone
d'autore, che lo porta a esibirsi in concerti e rassegne musicali in
Italia e in Europa. Nei primi anni '80 ha tenuto alcuni concerti a
Milano e dintorni per poi trasferirsi per ragioni professionali in
Lussemburgo con la sua famiglia (è sposato e ha 5 figli). Dal 1999
al 2003 Vittorio Merlo ha ottenuto un clamoroso successo su MP3.Com:
le sue sono state le canzoni italiane più ascoltate del sito
pioniere della musica online con oltre 250.000 ascolti. Grazie a
questo successo in rete Vittorio ha pubblicato due CD che hanno avuto
un buon riscontro di pubblico e critica: “Ho sognato Bruno Vespa”
nel 2005 con la produzione di Vince Tempera e “Aicha.it” nel 2007
con Marco Guerzoni. Sia la stampa nazionale che quella
internazionale si è interessata del "Caso Merlo".
Vittorio
Merlo è nato a Milano nel 1959. E' stato segnalato nel 2001 dalla
stampa italiana e internazionale come il cantautore italiano più
ascoltato in rete (fonti: ANSA, Libération, La Vanguardia, Corriere
della Sera, SorrisiCanzoniTV etc.). Nei
primi anni '80 ha tenuto alcuni concerti a Milano. Nel 1994 si
trasferisce con la famiglia in Lussemburgo. Dal
1999 al 2003 le canzoni di Vittorio hanno ottenuto un clamoroso
successo su MP3.Com, considerando anche la natura tipicamente
anglofona del sito americano, e sono state le canzoni italiane più
ascoltate del sito con oltre 250.000 ascolti. Ciò non ha precluso la
vendita in tutto il mondo, non solo in Lussemburgo e in Italia, ma
anche in Germania, in Francia, Spagna, Bulgaria, Grecia, in Canada,
negli Stati Uniti, in Giappone e a Singapore. Ha partecipato
con successo a diverse rassegne musicali come il MEI o il Festival
Una casa per Rino Gaetano dove nel 2003 è arrivato terzo con grande
successo di pubblico dietro a Simone Cristicchi. La stampa
internazionale si è interessata al successo di Vittorio Merlo in
rete e il quotidiano francese "Libération" e quello
spagnolo "La Vanguardia" gli hanno dedicato 2 articoli dai
titoli suggestivi: "Vittorio Merlo: Caruso du MP3" e "Ha
nacido una estrella". In Italia l'ANSA, il Corriere della
Sera e i principali quotidiani e settimanali hanno dedicato articoli
al successo di Vittorio Merlo in rete. Il mensile di settore "Musica
e dischi" ha dedicato uno speciale internet sulla musica in rete
a partire dal "Caso Merlo". Nel 2005 è uscito il suo primo
CD prodotto da Vince Tempera e realizzato con la collaborazione di
Roberto Manuzzi. intitolato "Ho sognato Bruno Vespa"
presentato da Fiorello a Vivaradio2 , da Fegiz nel suo programma
FegizFiles, Demo, Notturno italiano, Radio Capital. Nel 2005 Vittorio
Merlo ha partecipato al Festival della canzone italiana d'autore di
Monaco di Baviera, ed è stato uno dei vincitori della Rassegna Ewiva
di Milano, e del Premio Speciale della giuria del Premio Augusto
Daolio. Due sue canzoni sono state anche pubblicate nella seconda
raccolta per bambini della trasmissione Crapapelata. Nel corso del
2006 Vittorio ha cominciato a collaborare con Marco Guerzoni, per lo
spettacolo e CD Lettere
dal silenzio ha
composto le musiche di due canzoni. Nel corso dell'anno ha
partecipato all'Extrafesta di Radio Popolare, al Festival musicale
analcolico e a Imola in musica. Importante il riconoscimento ottenuto
a San Vito dei Normanni al Festival in ricordo di Franco Fanigliulo.
Nel 2007 è continuata la collaborazione con Guerzoni e in aprile è
uscito il secondo CD di Vittorio, in duo con Marco,
intitolato Aicha.it.
Il disco contiene il brano Non
voglio che amore,
adattamento italiano di Vittorio di Aicha, la canzone di Jean Jacques
Goldman portata al successo da Khaled, ed ha ottenuto un ottimo
riscontro. Contemporaneamente al CD è uscito anche il videoclip
di Non voglio che
amore, realizzato
dall'amico d'infanzia e prestigioso film-maker Giuseppe Baresi. Il
video ha vinto il Primo premio al Festival di Cortometraggio. Nel
marzo 2009 Vittorio ha messo in rete con grande seguito il video
fotografico e il file mp3 della sua nuova ballata ispirata e dedicata
a C.T., mitico personaggio profetico della zona Garibaldi-Castello
della Milano degli anni 70. Carlo Torrighelli girava con un triciclo,
tre cani e vernice bianca per Milano e lasciava le sue scritte sui
marciapiedi del quartiere di Vittorio. Il Castello Sforzesco era
circondato dalle sue scritte profetiche: "La chiesa ti uccide
coll'onda", "Nel mondo esistono onde che torturano e
rovinano e uccidono da lontano", "Radio e televisione basta
versi da gorilla ma cultura". Nel 2012 ha partecipato a
M'illumino di meno, iniziativa del programma radiofonico Caterpillar
con la sua canzone "Recupero energia", realizzata con la
collaborazione dei suoi figli.
Un percorso intrinseco nel repertorio tradizionale del
Sud Italia che, partendo dal ritmo battente della tarantella, giunge alla
sperimentazione world. Alternando
l'antico al moderno, la contaminazione musicale dà vita a composizioni e
arrangiamenti originali, su testi tradizionali, cadenze meridionali e armonie
nordeuropee.
Tarantella novaLe notti si tingono dei colori di una
musica incessante, scandita dai rumori di tacchi veloci e da fugaci
sguardi danzanti, fino a che, giungendo al termine, gli occhi si chiudono e la
mente continua a volteggiare. Brano d’autore dal repertorio molisano de
Il Tratturo (1982). Liberamente ispirata a una notte di Calabria: “immobile fui
rapito da instancabili ballerini”.
Melodeonìa Profondamente radicato alla sua terra
d’origine, la Ciocaria,l’autore
colora di note solcando paesaggi sonorie lasciando tracce dei suoi trascorsi
musicali e affettivi,filo di
memoria che, come in una bourée a due
tempi, segna due velocità espressive.Da
un lato lo sguardo volge alla tradizione meridionale con sonorità regionali
sapientemente mescolate e rinnovate da un colorito strumentalenon necessariamente popolare,
dall’altro i tratti europei della world musice lo stile dell’autore emergono chiaramente percepiti.Ed è forse proprio in questa dicotomia
che l’organettista Gabrielesnoda un
percorso musicale e di vita con un canovaccio mai banale.
Inizia lo studio dell’organetto a
undici anni seguendo l’esempio del bisnonno; più tardi si forma con l’ascolto e
gli stage di alcuni importanti organettisti come: Marc Perrone, Riccardo Tesi,
Ambrogio Sparagna, Gianni Ventola, Alessandro Parente, Norbert Pignol, Kepa
Junkera, Sharon Shannon.
L'amore per la sua terra e per lo
strumento, che definisce “straordinario”, lo porta ad approfondire la musica
tradizionale, prima quella del Centro-Sud Italia e poi ampliando l’orizzonte
verso la world music, facilitato dalle sue origini francesi.
La passione per la musica popolare lo porta
a studiare le varie tecniche della zampogna, del tamburello e del canto
popolare: questa formazione gli permette di potersi dedicare da subito alla
composizione e all'arrangiamento dei suoi brani originali.
Le esperienze in pubblico cominciano a
sedici anni con alcuni gruppi di musica popolare tra Isernia, Frosinone e
l’Aquila. Nel 2007 entra a far parte dello storico gruppo molisano Il Tratturo;
da qui partono le collaborazioni con i Voria, di Campobasso, i Musicisti del
Basso Lazio, importante band ciociara, con Gianni Perilli, ciaramella per
musicanova gli Zimbaria e Officina Zoè dal Salento, Mimmo Epifani, Valentina
Ferraiuolo, una delle piu’ importanti tamburelliste italiane, con Massimo
Giuntini, ulliam pipes dei Ductia e Modena City Ramblers, con il violoncellista
albanese Redi Hasa, con Raffaello Simeoni voce e polistrumentista dei Novalia,
con Cisco, ex voce dei Modena City Ramblers, e ancora; Ambrogio Sparagna e
l’Orchestra Popolare Italiana dell’Auditorium Parco della musica di Roma, con
Teresa de Sio e Enzo Avitabile, fino ad arrivare alla straordinaria
collaborazione con Francesco De Gregori in occasione del tour ”vola vola vola”.
In oltre si è esibito con alcuni mostri sacri del folk mondiale, come i gaiteri
Hevia (Asturia) e Carlos Nuñez (Galizia).
Ha ideato il progetto Jacaranda, gruppo col
quale ha partecipato ad importanti festival e rassegne come: Radici Sonore,
Tarantella Power e Tradizionandu in Calabria, Festival per i Diritti Umani,
Musicalmonte, Boville Etnica, Tarantelliri, Festival della Zampogna di Scapoli,
Festival della zampogna di Maranola, Matese Friend Festival, 1° Maggio
all'Auditorium di Roma e tanti altri. Ha tenuto concerti anche in Francia, Spagna,
Irlanda, Croazia, Romania, Bosnia, Ungheria, Turchia, e Malesia portando i suoi
brani originali in diversi contesti musicali.
Ha registrato per il programma Mizar
(Raidue) ed è stato più volte intervistato da Radio Rai International.
Attualmente è il direttore artistico di
alcuni importanti Festival folk del basso Lazio, Boville Etnica nel comune di
Boville Ernica, Trantelliri, proprio nel suo paese, Castelliri e Terra di Passo
Folk Festival a San Donato Val Comino.
Da anni si dedica anche all’insegnamento
con corsi permanenti e stage nelle scuole di musica e associazioni culturali
del centro Italia.
Nel 2011 ha esordito in teatro, in una
tournée partita da Ravenna che ha toccato i teatri in pietra più importanti
della Sicilia: è stato attore-musicista nella rappresentazione Pathos, la
tragedia delle troiane, da Euripide a Seneca, coproduzione del Ravenna
Festival, Accademia Nazionale di Danza, Festival Teatro Dei Due Mari di
Tindari, per la regia di Micha van Hoecke, direttore del balletto del Teatro dell’Opera
di Roma. Protagonisti dello spettacolo sono stati Lindsay Kemp e l’attrice
siciliana (scomparsa proprio nel 2011) Mariella Lo Giudice. Recentemente ha
partecipato al “memorial Mariella lo Giudice” insieme ad artisti come Nicola
Piovani, Alfio Antico, Lello Arena, presentato da Pippo Baudo.