giovedì 28 febbraio 2013

ORDEM: "The Quiet Riot" è il singolo estratto dall’omonimo album

“The quiet riot” segna l’esordio discografico per la band piemontese:  una tavolozza di colori composta dalle incursioni più propriamente rock e ritmicamente trascinanti, da episodi dalle venature pop-melodiche e da ballad ora riflessive ora maggiormente solari in un passaggio continuo tra solidità ritmica, ricerca armonica, profondità lirica e aperture ariose.


Il titolo dice tutto. Il ritmo è danzante, il suono è dirompente, le parole nelle strofe sono immobili e quasi sussurrate a quelle urlate nei ritornelli. Questa canzone racchiude una delle molteplici contraddizioni dell’animo umano, che tanto insegue l’amore e tanto da esso fugge.

L’album è prodotto da Massimo Visentin (SFR – Studiottanda Fortuna Records, Calliano, At), storico collaboratore di Paolo Conte. Contiene 13 canzoni scelte a conclusione di un lavoro di selezione intensa su un materiale originale che contava oltre 20 composizioni, e riflette l’identità concettuale, musicale e umana della band. Sonorità per gusti ed età differenti, nasce dal lavoro di gruppo e lo descrive perfettamente all’anno 2012.
Il progetto artistico ORDEM è a grandi linee improntato ad una matrice di ispirazione pop-rock e a influenze che, partendo dagli anni ’60, arrivano sino ai giorni nostri in un caleidoscopio sonoro che fa delle strutture ritmico-armoniche e melodiche il proprio punto focale. I testi, guardando al respiro cosmopolita del genere, sono scritti e cantati in inglese, e offrono più livelli di lettura attraverso metafore, esperienze, realtà, immaginazione, vita. Gli ORDEM sono, a tutti gli effetti, le loro canzoni.

Gli ORDEM nascono nel 1998 per volontà di Dario Floro. La formazione muta sino ad un primo assestamento con l’ingresso dei fratelli Matteo e Luca Garrone e, nel 2005, di Gian Marco Rebaudengo. Con questa line-up parte il progetto artistico vero e proprio al quale si aggiunge, nel 2009 e dopo la defezione del primo cantante, la voce di Dario Scalese.
La band ha alle spalle due demo-cd autoprodotti e la partecipazione a numerosi festival e rassegne in tutta Italia, da “Blu Notti Blues” (Moncalvo, At) al “Music Village” (Simeri Crichi, Cz – in collaborazione con Rocksound e Heineken), da “Emergenza Rock” (To) ad “Astimusica 2011” (At), dal “Fabrik Festival” (Co) ad “Indi(e)avolato” (At), suonando inoltre su alcuni dei principali palchi del nord Italia quali Le Scimmie (Mi), Hiroshima Mon Amour (To), Nuvolari Libera Tribù (Cn), Faster/Fabrik (To), Milk (Ge).
Tra gli altri, hanno diviso il palco con John Morgan, Stan Ridgway, Danilo Sacco & Comitiva Brambilla (con Rocco Tanica di Elio E Le Storie Tese e Valerio Giambelli degli Statuto), I Cosi (con Alessandro Deidda de Le Vibrazioni alla batteria) e i Lombroso. 

Sito ufficiale: www.ordem.it

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martedì 19 febbraio 2013

Esce "Odio il weekend", il singolo che anticipa il nuovo album di Claudio Luisi

Un Sanremo sfiorato e tanta credibilità acquisita, portano il giovane cantautore Claudio Luisi ad una maturità artistica che sfocia in un nuovo mood dall’attitudine indie.

ODIO IL WEEKEND: 2,25 frenetici minuti che raccontano le false aspettative e i paradossali retroscena del sempre tanto atteso fine settimana. Un brano rock’n’roll in una veste garage-punk.


Un buttafuori, uno chef, un volontario del 118, una studentessa, un dogsitter, una barista, un chierichetto, un operatrice call-center e un fattorino delle pizze… 9 diversi protagonisti e un solo fattore che li accomuna: ODIANO IL WEEKEND!
Per loro il fine settimana non è sinonimo di relax e divertimento, bensì rappresenta il momento di più intenso lavoro.
Tante volte l’hanno pensato ma questa volta lo urlano attraverso la bocca del cantante, elemento predominante del videoclip, che salta da un personaggio all’altro attraverso l’ausilio di uno smartphone, il "simbolo" della nostra era. L'artista è la voce dei personaggi, il loro grido soffocato dalla necessità di lavoro. La messa in scena, che si ispira alle tecniche di presentazione delle star tipiche del divismo cinematografico americano degli anni 50, alterna per quasi l’intera durata del videoclip i 9 protagonisti ad alcuni flash che immortalano particolari non del tutto identificativi di Claudio Luisi, la cui figura viene svelata nella sua interezza solo durante gli ultimi 20 secondi. Il mood del videoclip, come della canzone del resto, è seriosamente autoironico.

Il progetto di Claudio Luisi nasce nella primavera del 2012 dal libero sfogo del giovane cantautore e raccoglie 10 brani inediti di carattere indie-rock. Sono i ricordi, il cambiamento, la voglia di riscatto di una generazione zero e una serenità sfiorata solo accidentalmente le tematiche raccontate di petto nell’album “Cado dal letto”.
Le sonorità richiamano il southern e garage-rock mischiato alla forte influenza delle sonorità più scure e sporche di Seattle.

Dall’eta adolescenziale Claudio inanella quasi 10 anni di militanza in 4 diverse band. L’ultima di queste lo ha portato ad una notevole ribalta con gli Infranti Muri, con cui sfiora un Festival di Sanremo e si pone come una delle nuove realtà rock, facendo spellare le mani a chi, come Mtv, si fa portavoce del giovane rock.
Ha dovuto però concedere una chance alla sua attitudine solista e l’esperimento è riuscito alla grande.
E’ sempre stato naturale scrivere e comporre avendo un idea globale di come l’arrangiamento dovesse abbracciare la melodia della voce; sa suonare tutti gli strumenti che questo genere richiede e questo è risultato essere un suo punto a favore ora che il progetto si chiama “Claudio Luisi”.
Se è vero che 4 o 5 teste diverse quando si uniscono possono dare vita a qualcosa di più originale, è anche vero che l’innovativo e l’ originale tante volte bisogna trovarlo in sé stessi sperimentando. Una ritrovata libertà espressiva lo ha portato ad avvicinarsi ad un mood che sentiva più battente, a delle tematiche care, a degli arrangiamenti forse più grezzi ma più potenti, a ciò che veramente si ama o si detesta. A potersi sporcare con la terra.

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venerdì 15 febbraio 2013

BARMAGRANDE: la prima reggae band buddhista vegetariana regala il nuovo album LIBERTÀ ed esce col singolo C’EST LA VIE


LIBERTÀ è interamente scaricabile in formato mp3 dal sito della band www.barmagrande.net (distribuito con licenza Creative Commons) ed è un album dal respiro internazionale con ospiti illustrissimi.
"C’est la vie" sono le parole di un ragazzo marocchino, da anni sulle strade fra Italia e nord Africa in cerca di lavoro. Realizzato in collaborazione con la famosa cantante giamaicana Queen Ifrica. Il suono è reggae roots, il reggae delle origini, mischiato al sound della nostra musica popolare anche grazie al suono della fisarmonica. E' cantato in francese e inglese.


LIBERTÀ è il quinto album in studio dei BARMAGRANDE, aggiunge alle sonorità tipiche del roots reggae il messaggio della filosofia buddista e del vegetarianismo: tutti i testi sono infatti ispirati dalle parole del S.S. il XIV Dalai Lama Tenzin Gyatso e del monaco vietnamita Thich Nath Hanh. LIBERTÀ vede la partecipazione di alcuni dei più importanti artisti della scena roots giamaicana ed è stato coprodotto da Stephen Stewart, vincitore di due Grammy Awards con Burning Spear e con Toots and the Maytals. L’album è stato registrato nel prestigioso Harry J. Studio di Kingston (Giamaica), dove sono stati incisi alcuni degli album di Bob Marley & The Wailers, come “Rastaman Vibration” e “Catch A Fire”,  e dove hanno registrato importantissimi artisti internazionali tra i quali Rolling Stones, The Who e Grace Jones.

«Siamo andati in Giamaica con l’intenzione di autoprodurci l’album – raccontano i BARMAGRANDE - ma durante la registrazione Stephen Stewart ha chiesto di diventare co-produttore e ha coinvolto i più grandi muiscisti reggae giamaicani nelle session di registrazione. Non ci aspettavamo che a tutti gli artisti coinvolti  interessasse così tanto il significato dei nostri testi: hanno preso a cuore il progetto, così tanto da decidere di aumentare il loro impegno con molte più ore di lavoro, dimostrandoci immenso rispetto.  I nostri testi parlano dell'interconnessione tra uomo e natura, tra le scelte alimentari e l'ambiente, la ricerca di equilibrio interiore dal quale nascerà la pace fra le nazioni, l'importanza della ricerca spirituale, della consapevolezza e della compassione, della grande ingiustizia che opprime popoli come quello tibetano al quale dedichiamo la canzone "Libertà".»

I BARMAGRANDE nascono nel 1996 a Latte (Imperia), al confine tra Italia e Francia. I fondatori del gruppo sono Emma Lercari e i fratelli Sandro e Marco Donda. Il gruppo nasce e vive vicino alla Barma Grande, la grotta preistorica culla della razza umana, dalla quale prendono il loro nome. Cantano in italiano, inglese, francese e ligure. Hanno all'attivo quattro album: “Cume Son” (1999), “Troppo Facile” (2003), “Taca Ataca” (2005) e “Musica Di Frontiera” (2009) e hanno partecipato a diversi festival tra cui il “XVII Big Reggae Festival” di Antibes insieme a Stephen Marley, Groundation e Beenie Man.


Ufficio stampa: Parole & Dintorni (Tommaso Cazzorla – tommaso@paroleedintorni.it )
Management: band@barmagrande.net 

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martedì 12 febbraio 2013

INVISIBILE è il secondo singolo del nuovo progetto in italiano di CRAZYMIND


Il DJ producer si avvale anche questa volta della voce di Aryelle nella creazione di questo dolce brano pop-elettronico dal ritmo coinvolgente, con un melodia che cattura sin dal primo ascolto.
Composto, arrangiato e prodotto dallo stesso Crazymind (TheBlueRoom Productions), il testo invece è frutto della collaborazione con l’autrice Mimma Leone. Mixato e masterizzato da Corrado Magalotti (Tam Tam Studio Recordings), il videoclip è firmato dal regista Marco Perazzini (StayUp).


Francesco Lanciani, in arte CRAZYMIND, è un Dj, Produttore e Musicista nato a Milano nel 1982. Artista poliedrico con caratteristiche musicali ben definite, che lo portano ad essere associato a prodotti fortemente melodici con sonorità dance-pop elettroniche internazionali, pur facendo tesoro di influenze musicali derivanti da ogni genere, riuscendo a creare così qualcosa di forte impatto e di musicalmente ben congeniato. Durante il suo percorso artistico è stato allievo presso il C.E.T. di Mogol, dove ha affinato le tecniche di composizione ed arrangiamento sotto la guida del grande pianista Giuseppe Barbera, in arte Gioni, vocal coach di Arisa nell'ultima edizione di X-Factor.CRAZYMIND negli anni ha portato avanti con ottimi risultati sia la carriera di Dj, che gli ha permesso di suonare in grandi club in Italia ed all'estero, sia la carriera di Produttore, realizzando lavori per altri artisti che per i propri progetti musicali.


Nel 2009 crea il marchio TheBlueRoom Productions, nato con lo scopo di firmare con un sigillo di garanzia tutti i suoi prodotti. Nello stesso anno pubblica il suo singolo d'esordio "Keep On Dreaming", cantato da Eleonora Jones, che riscuote un discreto interesse anche fuori dai confini nazionali. Nel 2011 pubblica nuovamente lo stesso brano ma in una veste più radiofonica, pur mantenendo l’essenza caratteristica del brano originale.
Nel 2012 decide di creare il suo primo progetto in Italiano. Con la collaborazione della giovane cantante cesenate Aryelle e la raffinata autrice salentina Mimma Leone, inizia a realizzare una serie di brani con l’intenzione di raccoglierli in un album da pubblicare nella primavera 2013.



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sabato 9 febbraio 2013

'Adorabile' è il singolo apripista dell'album di inediti di Dante Pontone

E’ un brano intenso dalle sonorità pop ballad di forte impatto radiofonico che farà da apripista al prossimo album di inediti del primo concorrente di X-Factor.

Adorabile e' una storia d'Amore ed il testo raffigura in pieno lo stato d'animo dell'Artista, perso della sua identita' e con il pensiero completamente rivolto a lei, musa di ogni attimo di vita e immancabilmente artefice del suo destino.
E’ stato scritto da una firma importante, Sergio Vinci, gia' autore per  Nek, L. Pausini, U. Tozzi ed altri,ed arrangiato da Carlo Palmas, arrangiatore e tastierista di Laura Pausini, Paola&Chiara, Luca Jurman,Paola Folli, Pago ecc.

Il video nella sua semplicità' e' molto intenso e riesce a catturare la sensibilità' di chi lo osserva grazie alla cura con cui sono state girate le scene. La fine non e' scontata e lascia libera interpretazione allo spettatore. Ha più di 115 mila visualizzazioni.


BIOGRAFIA 
Dante Pontone nasce a Sora provincia di Frosinone il 12 febbraio 1976.
La passione per la musica e per il canto lo porta ad esibirsi in pubblico a 13 anni e a partecipare nel 1994 al concorso per voci nuove “Una voce per Sanremo” dove arriva finalista nella categoria riservata ai cantautori.
In seguito a questa esperienza Dante partecipa al “Festival Canzoni di Domani” dove si aggiudica il primo posto e ad altri festival di spicco come “Castrocaro”, ”Eurofestival” ed il “Festival degli Sconosciuti” conquistando critiche positive da parte di pubblico e addetti ai lavori.
Nel 2004 Dante Pontone in cerca di nuovi stimoli artistici approda a Teatro con il musical “Cleopatra” dove interpreta il ruolo di Eufronio pedagogo di Cleopatra e narratore.
Il musical, che vanta la firma del coreografo Mimmo Saracino, viene replicato per due stagioni e ottiene un discreto successo.
Chiusa la parentesi teatrale Dante si dedica nuovamente alla musica formando il gruppo R-N-B Right Nose Band,  con il quale incide due singoli “We Belong” (colonna sonora dello spot Ceralix) e “Welcome to Our Night” prodotto da Carlo Palmas  e Flavio Ibba per l'etichetta Red Rose.
Nel Settembre del 2007 invece Dante partecipa a “SanremoLab” celebre vetrina musicale dove rimane nella lista nei 40 finalisti ma poco dopo nel 2008 viene scelto per la prima edizione di X Factor dove ha come mentore Simona Ventura e fa parte del gruppo Over.
Dante è la prima voce ad esibirsi nel talent show più famoso d'Italia e da subito si mette in luce anche al grande pubblico la sua versatilità interpretativa.
Dopo l'esperienza a X Factor Dante pubblica l'ep dal titolo programmatico:
“La musica dentro”, contenente 6 inediti e una cover del brano “Ti pretendo” di Raf.



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martedì 5 febbraio 2013

MARCO D’ANGELO: esce il singolo “Dimmi che mi vuoi” estratto dal disco "Viviamo o no"


Le dieci canzoni di cui il cantautore abruzzese è autore di musica e testi, delineano un ottimo esordio! Il tema centrale è l’amore nelle sue diverse sfaccettature, ma non mancano spunti di riflessione e precisi interrogativi sociali
 
Il singolo “Dimmi che mi vuoi” è un pezzo trascinante dalle sonorità rock, caratterizzato da un crescendo che sfocia in un ritornello incalzante e travolgente.
Un album d’esordio che offre un risultato estremamente professionale sotto tutti i punti di vista ed in cui sono stati coinvolti musicisti, arrangiatori e tecnici di altissimo livello. Un disco eterogeneo e dall’ascolto scorrevole in cui si catturano diversi e particolari stati d’animo e che da molto spazio all’aspetto sentimentale senza tralasciare quello istintivo.



Cantautore rock e chitarrista, Marco D'Angelo nasce a Lanciano, in provincia di Chieti il 24 febbraio 1986. Inizia a studiare pianoforte e chitarra sin da giovanissimo e ad esibirsi con diversi gruppi musicali, fra cui gli Alibi, band tributo a Vasco Rossi, nelle piazze del Centro Italia.

Intorno ai vent'anni Marco si trasferisce a Roma per studiare Ingegneria delle Telecomunicazioni (laureandosi
nel 2010) e comincia a scrivere canzoni influenzato dai cantautori e dai grandi interpreti italiani, su tutti Vasco e Lucio Battisti.

Durante il periodo universitario, Marco conosce il produttore Gianni Daldello, nome storico della discografia italiana che ha lavorato, fra gli altri, con artisti come Loredana Berté, Toquinho, Umberto Tozzi, Nikka Costa, i Camaleonti producendo numerosi successi internazionali.

Gianni Daldello riconosce in Marco talento e serietà e decide di aiutarlo a realizzare l'album di debutto "Viviamo o no" che lo porterà a firmare un contratto discografico con l'etichetta milanese Valery Records (The Fire, Pino Scotto, Trick or Treat), distribuito da Frontiers/Edel e iTunes.


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DANIELE CELONA: “Starlette” è il singolo estratto da “Fiori e demoni”



Immediatamente accolto in maniera entusiasta il disco d’esordio di un artista sofisticato e spontaneo, capace di alternare con disinvoltura rock sanguigno e struggenti ballate, lamento d’amore e invettiva sociale, memorie d’infanzia e malinconie solitarie

Crescere assieme nelle estati in Sardegna.
Ritrovarsi davanti alle telecamere, a latitudini più fredde e con più inverni sulle spalle.
Il dorato mondo dello spettacolo ha trasformato Lei in qualcuno che Lui non vuole riconoscere.
Un’estranea in un corpo che evoca ancora ricordi così cari.
Starlette: l’amore ai tempi della crisi, dei reality e dei sogni da discount.


Dopo aver curato le musiche del live reading di “Denti Guasti” – secondo romanzo di Matteo De Simone portato in tour lo scorso febbraio con Matteo De Simone (Nadàr Solo) e Pierpaolo Capovilla (Il Teatro degli Orrori) – il cantautore torinese Daniele Celona presenta il suo esordio discografico “Fiori e Demoni” accompagnato alla chitarra, al basso e alla batteria dai concittadini Nadàr Solo.
E’ una raccolta ricca e immaginifica, violenta e delicatissima, dove languidi tramonti d’estate esplodono in scenari apocalittici da futuro post atomico, pronti a lasciare spazio alle ginocchia sbucciate dei giochi infantili o al tragico epilogo di una domenica allo stadio. Un album di piccole e grandi storie, celebrate da un’interpretazione vocale di forte intensità, in grado di trasportare rabbie e dolori, nostalgie e ricordi sull’altura universale dell’incanto, a volte profumata come un fiore, altre minacciosa come un demone.
                                                                                                    www.danielecelona.it
 
FIORI E DEMONI
“Un disco carico di passione, irruente, segnato da un approccio canoro piuttosto enfatico: un ottimo inizio per Celona e una conferma che all’ ombra della mole stanno accadendo cose belle” Mucchio
“E’ un esempio di come la musica indie italiana meriterebbe assai di più in termini di visibilità e vendite. Celona è bravo. Punto e basta” Alias
“C’è una forza indie rock che sorregge tutto. Belle canzoni per destini già segnati.” La Stampa
"Cantautore torinese dal candore d’altri tempi, ma di graffiante attualità" Rockerilla
“Fiori e demoni è un disco rock con testi da cantautore. Testi di quelli che inventano personaggi e raccontano storie, storie che si incastrano e convincono. Daniele Celona la voce ce l’ha e la usa. Tutta” Rockit (Disco del Giorno)
"Dotato di una voce intensa ed emozionale in tutte le canzoni, la lascia andare verso vette di lirismo epico."  Buscadero
E’ uno di quegli album dei quali non vorresti parlarne o scriverne, semplicemente cliccare sul play, poi su repeat all.” Zimbalam
"Uno dei progetti più interessanti del momento." DLSO
"Il connubio tra la magica poetica del cantautorato e l’impeto del rock più trascinante. Bisogna ascoltare con attenzione ogni dettaglio  per essere ripagati fino in fondo da tanta bellezza (e bravura)." Sonofmarketing
“Sorprende la duttilità vocale con la quale Daniele Celona riesce a interpretare perfettamente i diversi momenti del lavoro, passando dal falsetto all’urlato senza esitazioni.” Shiver
"La lucidità e la tensione alternate alle visioni agrodolci della vita e delle sue sfaccettature, scrittura ad un livello superiore." Indie-roccia.it
"Testi pieni di sostanza e di turbamento." Stordisco
"Fiori e Demoni è un piccolo affresco di vita, prezioso quanto precario, un richiamo al risveglio, all’urgenza di alzare gli occhi dai piedi e ascoltare, parlare, urlare, anche a costo di ritrovarsi un poco a sanguinare." Viva Magazine
"Un ragazzo un po’ attore e un po’ elfo triste, un tipo sfuggente e incantato che ti convince subito con l'interpretazione (ci sono passaggi quasi recitati) e con spiccate doti vocali e di songwriting." Mole24
"Mostra la capacità di saper attingere da sonorità rock di stampo britannico per coniugarle con un certo gusto pop nostrano nelle melodie, con particolare cura degli arrangiamenti " Oubliette Magazine
"Daniele Celona è incazzato, incazzato nero, e ti sbatte il suo odio dritto nelle orecchie" Musica Rovinata
“Si distingue piuttosto agevolmente per originalità e timbro.” Asap fanzine
“Tutto il disco merita di essere ascoltato, più e più volte.” Let Love Grow
"Daniele Celona crea qualcosa di perfetto. Dieci canzoni che parlano di corruzione, razzismo, ambientalismo, amore e povertà con quelle parole che tu stesso avresti voluto usare." Breakfast Jumpers

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ARTUROCONTROMANO: “Fuori gridano e sparano” è il singolo estratto da "Quello che ci resta", il loro nuovo disco




Il combo torinese nuovamente sulle scene con il terzo disco in 14 anni di attività spesi per  la leggerezza della musica, la profondità delle parole, l’insolenza della ragione, la purezza dei sentimenti


“Fuori gridano e sparano” in una realtà insidiata da “bugie e veleno”. Gli Arturocontromano rispondono al fuoco con le parole, con la musica e i colori, frutto di una romantica sensibilità artistica che, impersonificata in una donna, risulta amorevole custode di un luogo irreale.


 Sensazioni, incontri, emozioni, rabbia, sogni, disillusioni e crisi di nervi.
“Quello che ci resta” rappresenta gli Arturocontromano così come sono: privi di qualunque alibi e senza scuse.
Il terzo album di inediti, promosso dal circuito Reset,  è stato registrato presso i "Liba Recordings" studio di Torino sviluppando un suono nuovo, arrangiamenti attuali, e cercando di trasmettere l'energia e al tempo stesso la drammaticità della loro esperienza.


Arturocontromano non è una parola composita, ma un unico concetto di 16 lettere che lega i componenti della band torinese ad una carriera musicale in continua evoluzione che, nel 2011, segna i suoi dodici anni di attività. Durante il loro percorso artistico gli Arturocontromano hanno calcato numerosi palchi, venendo a contatto con grandi nomi quali Derozen, Pornoriviste, Shandon, Punkreas, davide Van Der Sfroos, Hormonauts, Skarface, Tonino Carotone, Bunna (Africa Unite).
Dopo l’autoproduzione dei primi due dischi, “LA VOCE DI ARTURO” (2003) e “IN ARMONICO DISACCORDO” (2007), gli Arturocontromano danno vita al terzo disco “QUELLO CHE CI RESTA”



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domenica 3 febbraio 2013

Esce il nuovo disco di inediti di Daniele Ronda

Dopo oltre 5000 copie vendute con il suo primo disco Daparte in folk, più di 80 concerti alle spalle in tutta Europa il cantautore piacentino torna i sulle scene discografiche con un nuovo album di inediti.
Chi ha detto che una sirena si può trovare solo nel mare? È sottilissimo il confine che sta fra i pazzi e i sognatori. L’unico pericolo è di innamorarsi di questa splendida creatura che si aggira tra le acque del grande fiume… Mi piace pensare che un giorno questo disco possa essere considerato non un'opera d'arte - racconta Daniele Ronda - ma un semplice oggetto di arte popolare. L’album, anticipato dal primo singolo La Sirena del Po si compone di 13 brani inediti con testi e musiche di Daniele Ronda.


Dopo aver scritto e arrangiato per dieci anni successi di caratura nazionale e internazionale per diversi artisti, Daniele Ronda decide di interrompere la sua attività di autore pop e dance. A 27 anni sceglie di puntare tutto su se stesso. Il ritorno a Piacenza, dopo un periodo di lunga assenza dalla sua città natale, condiziona anche il suo percorso artistico con il quale rivisita le radici e i valori della nostra cultura. Nel 2011 nasce il suo primo album Daparte in folk che si rivela un successo incredibile con oltre 5000 copie vendute. Daniele diventa una delle voci più autorevoli di questo genere. Due gli importanti duetti nel disco, con Davide Van De Sfroos e Danilo Sacco, ex cantante dei Nomadi.Le conferme arrivano da ogni fronte, fino ad arrivare oltre confine, dove Daniele Ronda riesce a portare il dialetto piacentino: a Londra il 4 e 5 maggio scorsi e a Parigi, dove sarà in concerto il 25 novembre. Alcuni brani del primo album Daparte in folk sono stati scelti per la colonna sonora del film L'eredità è dietro l'angolo con Sergio Muniz, Fabrizio Bucci, Gianmarco Tognazzi e Debora Caprioglio, certamente un’ulteriore conferma del talento di Daniele Ronda che affascina per le sue scelte musicali e i suoi testi carichi di immagini, che ben si adattano alle sonorità di un film.

      LA BIOGRAFIA
      LA GIOVENTU', IL POP E LA DANCE
Daniele Ronda nasce a Piacenza il 23 ottobre 1983 e sin da piccolo si appassiona alla musica.  
Il suo talento come autore ottiene presto il dovuto riconoscimento quando due dei suoi brani, "Almeno stavolta" e "L'anno zero", sono scelti da Nek come singoli di lancio per il suo "Nek The Best Of... l'Anno Zero", uscito nel 2003.
Nel 2004 Daniele realizza il proprio singolo d'esordio "Come pensi che io", in rotazione radiofonica dal maggio 2004; brano che lo porta sul palco del Festivalbar dello stesso anno. Nel 2005 altri quattro suoi brani vengono scelti per l'album "Una Parte Di Me" di Nek: "Lascia che io sia", "Notte bastarda", " Va bene così" e "Una parte di me" che dà il titolo all’album. Con “Lascia che io sia” Nek vince l’edizione 2005 del Festivalbar. "Nella stanza 26", ultima fatica discografica dell'artista romagnolo, vede ancora la presenza di tre brani di Daniele: "Cri","Sei", e "Ancora un giorno di te". In questi anni di collaborazione con Nek, le canzoni scritte da Daniele vengono esportate nel mercato latino: in Spagna il gruppo El sueno de Morfeo duetta con Nek su “Para t seria” versione spagnola di “Lascia che io sia”. Nel frattempo Daniele collabora anche con Massimo Di Cataldo, scrivendo per lui la canzone “Amami”.
Nel 2008 Daniele Ronda partecipa come autore al Festival di Sanremo: insieme a Pasquale Panella, scrive per Mietta “Baciami Adesso” della quale sarà anche arrangiatore e produttore artistico. Mietta sceglie di inserire nel suo album anche altre due canzoni di Daniele: “Guardami” e “Con il sole nelle mani” che dà il titolo al disco. 
Nel 2009 Nek inserisce ancora una volta un pezzo di Daniele nel suo album “Un’ altra direzione”. Il pezzo si intitola “Tira su il volume”.  In questo periodo il cantautore piacentino compone successi di caratura internazionale nell' ambito Dance come "Desire" di Dj Molella e molti altri.
Nell' estate del 2010 esce il singolo “Lo so sei tu” che viene presentato in anteprima su Radio Italia, e balza nella top ten dei brani indipendenti più programmati.  Sempre nel 2010 partecipa alla finalissima del festival di Castrocaro, classificandosi terzo; dopo 4 mesi entra nei 10 finalisti di Sanremo Lab, presentandosi al prestigioso concorso con un brano in dialetto piacentino "La nev e il su".

LA MATURITA', IL RITORNO A CASA, IL FOLK E IL CANTAUTORATO
Dopo aver scritto e arrangiato per dieci anni successi di caratura nazionale e internazionale, nel febbraio 2011 Daniele decide di interrompere la sua attività di autore. A 27 anni decide di investire su se stesso e torna a Piacenza. Il ritorno a casa, alle radici, alla sua città, segna e influenza indelebilmente il suo nuovo percorso.
Daniele si chiude in studio e inizia a scrivere centinaia di pezzi e decine di arrangiamenti, fino ad arrivare al momento della svolta, che arriva nel 2011, quando incontra Sandro Allario (grande fisarmonicista bergamasco, con il quale trova il suono inconfondibile da dare al primo disco) e Carlo Raviola (bassista cuneese di valore e grande intenditore di musica indipendente). Entrambi saranno le pietre miliari su cui poggerà e nascerà il FOLKLUB. È così che Daniele Ronda inizia ad occuparsi di quelle che da sempre sono le sue grandi passioni: il folk e il dialetto. Nascono da qui le 12 tracce del suo album d’esordio "DAPARTE IN FOLK" con il quale ha venduto oltre 5000 copie e ha vinto il premio Mei come “Miglior progetto musicale in dialetto dell’anno”. Due gli importanti duetti nel disco, con Davide Van De Sfroos e Danilo Sacco (ex cantante dei Nomadi).
Dopo l’uscita del disco, Daniele Ronda parte per una lunga tournee che lo porta ad esibirsi in tutta Italia. Ma è la data del 31 marzo 2012 al teatro Municipale di Piacenza, che fa registrare il sold out, con centinaia di persone costrette all’esterno della sala,  che lo consacra come uno dei nuovi protagonisti sulla scena musicale del cantautorato emiliano-lombardo.


Ufficio Stampa: Parole & Dintorni, Elena Moretti (339.7983856 – elena@paroleedintorni.it)
Promoradio e Tv: L’Altoparlante, Isabella Rosso (3478572595- isa@laltoparlante.it)

sabato 2 febbraio 2013

AVVOLTE: “Per essere viva" è il nuovo video e singolo contro la violenza sulle donne


Quando la casa da nido protettivo diventa prigione e incubo. 1 condominio. 2 appartamenti adiacenti separati da una sola parete. Nel primo appartamento vive una serena coppia di anziani, con le loro abitudini scandite da sguardi complici di una vita passata insieme. Nel secondo appartamento, si cela, invece, una giovane donna e il suo dramma quotidiano, invisibile agli occhi ma non alle orecchie e ai cuori di chi sa ascoltare.
E una sera apparentemente come tante, la vita della giovane donna, vittima delle angherie quotidiane del marito, subirà una svolta, grazie all’aiuto di persone che vincendo l’indifferenza, le daranno il coraggio di lasciarsi alle spalle quell’immeritato presente.
Perchè per essere viva non le basterà respirare.


Il nuovo video del brano "Per essere viva" (suonato con i sardi Sikitikis) tratta una piaga sociale che non ha tempo né confini, è endemica e non risparmia nessuna nazione o paese: la violenza sulle donne.
Diretto dal siciliano Francesco Dinolfo che ha scritto a quattro mani la sceneggiatura insieme al regista teatrale Enrico Seimandi.
Il piccolo cast del video vanta la partecipazione di nomi di grande prestigio, dagli attori cinematografici e doppiatori Anna Bonasso e Gianni Bissaca agli attori teatrali Roberta Maraini e Christian Castellano.
Le riprese si sono svolte nel suggestivo Castello di Marano Ticino (NO).
Il progetto trova il suo spazio all'interno de "L'essenziale è invisibile agli occhi", uscito il 7 Maggio in tutti i negozi d'Italia.
Un disco duro e tagliente sul filo delle corde di chitarre che sanno essere struggenti e delicate. Un segno di maturità completa, nella forma e nei contenuti, che dispensa con attenzione una ricetta azzeccata di timbriche originali e della migliore tradizione rock nostrana. La quarta fatica della band torinese garantisce forti scosse emotive: merito di un sound ricco di sfumature a dispetto della strumentazione essenziale, di testi "letterali" ricercati ma non ermetici interpretati con austera autorevolezza, nel complesso, di un songwriting rock che al giorno o alla notte preferisce la stimolante ambiguità del crepuscolo.
Il nuovo lavoro, uscito per Triciclo/Sounday e distribuito Venus è stato subito accolto a braccia aperte da tutta la critica locale e nazionale.
Registrato da Fabio Lombardo presso il Musiclab Studio di Settimo Torinese (TO), mixato dallo stesso Lombardo e da Gianni Condina (Subsonica) e masterizzato al Turtle Tone Studio di New York, il quarto album vanta la prestigiosa partecipazione di Lydia Lunch, Roberto Angelini, Sikitikis, Franz Goria, Luigi Napolitano e tanti altri. In occasione dell’uscita del nuovo disco, la band ha realizzato il video/corto “Nessuna rete”, che tratta il delicato tema delle morti bianche. Con la regia di Marco Danieli, questo superlativo lavoro d’impegno civile è stato diffuso nel mese di Maggio in 30.000 copie distribuito gratuitamente su DVD con la rivista XL di Repubblica. Il trailer del video è stato proiettato grazie a Movie Media in 377 sale cinematografiche di tutta la penisola per tutto il mese di Maggio per 41.700 passaggi. Grazie ai consensi riscontrati per la realizzazione di “Nessuna rete”, l’1 Dicembre 2012 gli Avvolte riceveranno il premio speciale Pivi al Medimex 2012 insieme agli storici Area.









RECENSIONI DISCO 
IL MANIFESTO  riescono a essere pienamente convincenti.
XL scavano nel suono come farebbe un chirurgo col bisturi nella carne. Voto 7.
LA STAMPA Un segno di maturità completa, nella forma e nei contenuti
IL MUCCHIO SELVAGGIO garantisce forti scosse emotive
BLOW UP Fuori da ogni retorica, è commovente.
ROCKERILLA trame avvolgenti che supportano in maniera perfetta testi incentrati su problematiche sociali.
LA MUSICA ROCK un album che conferma in pieno le aspettative.
TELEVISIONE PIRATA Un disco indispensabile da avere, una band che bisogna andare a vedere!
LOUDVISION le tracce trattengono l'attenzione fin dall'inizio e l'unica cosa che interessa è sapere come andrà a finire.
ROCKGARAGE la più calibrata fusione tra rock moderno ed alternative
TERAPIE MUSICALI  la caduta nel vortice sonoro, sulfureo e luciferino, si fa inarrestabile.
GROOVE BOX tornano con questo nuovo album più maturi e consapevoli del loro talento
GRANDI PALLE DI FUOCO  Grande album poggiato su una struttura armonica eccezionale, ricca di soluzioni efficaci e arrangiamenti davvero pregevoli
HARD SOUNDS un album a dir poco intenso
LSD MAGAZINE  Istantanee carpite al quotidiano coabitano con il gravare di inquietudini sbucate dallo scrigno dell’inconscio.
STORDISCO undici tracce eleganti e vigorose...energia purissima
DISTORSIONI 11 tracce ermetiche, metafisiche ma potenti. Un opera, più che un semplice disco
BUSCADERO Curatissimo ed assai bello. Dategli un ascolto!
SHIVER fanno parte di quel contingente sonico pronto a mandarti in orbita. Diabolicamente bello.
SOUND36 questo potere comunicativo è merce rara, qualcosa che rende una band veramente matura.
MUSICA ROVINATA I brani scorrono bene uno dopo l'altro, tutti molto buoni.
WASABI I testi sono ottimi, senza compromessi
ROCKSHOCK ci guidano alla scoperta di mondi che superano la percezione superficiale
SON OF MARKETING  A condire la gradevolezza del disco, oltre l'ottima scrittura, ci sono una serie di partecipazioni degne di nota
ITALIA IN MUSICA Album consigliatissimo, musicalmente perfetto.
IYEZINE il risultato finale è un lavoro assolutamente personale e originale.
ROCKON si emancipano verso un rock, per certi versi tenebroso