Il
cantautore partenopeo esce con la sua nuova proposta musicale in linea con il
nuovo rock moderno di matrice americana mescolato conla tradizione sonora italiana. Un groove sempre
più diretto ed istintivo, senza compromessi!
:: SONO
QUI ANCORA«Nella vita
spesso ci capita di pensare a cosa avremmo potuto dire o fare in certe
situazioni. - Afferma Benny - Se
solo avessimo avuto le parole giuste o i giusti sguardi, forse si sarebbe
potuto reagire in modo diverso. Ma la vita non è un programma predefinito: non
voglio più subire tutto quello che accade. Per questo “Sono qui ancora”!»
Per il
singolo “Sono qui ancora” è stato realizzato un videoclip dal regista felsineo
Paolo Bertazza (Memetika). Sempre più diretto ed istintivo, senza compromessi:
sono uscite 12 nuove canzoni inedite legate da un unico filo conduttore con
numerosi ospiti.
Benny Moschini è un cantautore napoletano classe 1982. Da
sempre appassionato di musica, ha studiato canto e pianoforte, per poi lasciare
l’Italia da giovanissimo per viaggiare in tutto il mondo, studiando le usanze e
la musica dei paesi che ha visitato.
Dal 2001 inizia una proficua
attività di DJ che lo porterà ad esibirsi in Costa Smeralda ed in alcuni
prestigiosi club europei. Nel 2005 avviene l’incontro con Carmerita Esposito
della C.E.Production che decide di produrlo come cantautore dal gusto
funky/soul.
Nel 2009 incontra la IRMA
Records e sviluppa così la nuova tendenza al rock che ritroviamo nel brano
“Rabbia”che esce nel 2010 e vola in classifica come uno dei brani più trasmessi
dalle radio indipendenti. Nel 2012 Benny decide di diventare produttore
esecutivo ed artistico di se stesso e anche di altri artisti. Per il suo
progetto ha incontrato l`etichetta San Luca Sound, fondata da Manuel Auteri, e
si avvale della direzione artistica di Renato Droghetti (già in studio con
artisti del calibro di Paolo Meneguzzi, Stadio ed Eugenio Bennato). Dopo alcune
partecipazioni Rai (26 dicembre 2012), esce “Sono ancora qui”, singolo e video
ad anticipare il nuovo album prima dell’estate.
Una società precaria in un brano e un video precario. E’ #Niente in Tasca, il singolo di Carlo Mercadante con il Collettivo Sindrome di Peter Pan
che esce (accompagnato dal suo video “precario”) proprio il Primo
Maggio, giornata dedicata al Lavoro ed ai lavoratori. Un’anticipazione
dell’album 7 briciole lungo la strada che vedrà la luce il 15 giugno.
Il brano, liberamente ispirato al romanzo di
Pietro de Viola “Alice senza niente”, è una piccola storia d’amore dei
nostri tempi che ha per protagonisti due trentenni. Un ragazzo che
veglia sui piccoli sogni di Alice, la fidanzata che affronta la
quotidianità di chi è senza lavoro tra colloqui e delusioni, ma che
ambisce alla conquista delle piccole cose e della “normalità” della
vita: un accessorio da comprare, una casa, una famiglia. La canzone è
stata realizzata con strumenti poveri per dimostrare che si può rendere
il massimo avendo a disposizione solo il minimo senza scoraggiarsi per
la mancanza di mezzi. Chi è precario deve inventarsi la vita ogni
giorno, così come ha fatto Carlo per realizzare non solo questo singolo
ma l’intero lavoro discografico.
In particolare per “#Niente in tasca” Carlo
Mercadante ha suonato il basso in scatola (un rudimentale strumento
realizzato con una scatola di scarpe e dei semplici elastici,
all’interno del quale è stato posizionato un microfono), una bustina di
zucchero (di canna) e “guance a schiaffi”; Mario Giglio un bidone,
bicchieri interi e bicchieri rotti; Giuseppe Scarpato la chitarra (ma
“buona la prima”); Angelo Mazzeo e Glenda Frassi “chitarre vecchie,
zozze e con le corde arrugginite” (così è scritto nei crediti del
pezzo); Enrico Goldoni: viole, violini e violoncelli finti, metallofono e
pianoforte e Gennaro Scarpato la batteria.
“Il brano – si schernisce Carlo Mercadante – è stato
registrato malamente in diverse case con apparecchiature che manco nei
peggiori bar dei sobborghi di Caracas”. Ripreso al TPT studio (Sellano) e
al Musical Dream (Montecatini) da Piergiorgio Faraglia e i suoi gatti,
Luca Montagnani, Alberto la Rosa. Missato da Luca Montagnani e Gennaro
Scarpato”.
Più in generale l’album 7 briciole lungo la strada
è il risultato di una sperimentazione. E’ stato concepito, cioè, come
un album da sviluppare “in diretta”: una canzone al mese, “a rate”, da
mettere in vendita sui canali digitali. Ogni uscita è affiancata da una
fantasiosa promozione, attraverso il blog dell’autore e i social
network, con video ironici, iniziative coinvolgenti e strisce
fumettistiche dedicate ai componenti del Collettivo Sindrome di Peter
Pan. Una scelta che nasce dal tentativo di reinventare i meccanismi
della promozione e della distribuzione.
L’Album è prodotto da Carlo Mercadante con la collaborazione e la supervisione artistica di Gennaro e Giuseppe Scarpato.
Cantautore siciliano di Barcellona Pozzo di Gotto.
Nato a Milazzo il 3 settembre del ‘74, di fronte alle isole Eolie, senza
le quali “un” mare non può essere veramente definito come “il” mare. Si
dedica alla scrittura sin da adolescente e frequenta un liceo musicale
per tre anni dedicandosi allo studio del pianoforte ma, è la chitarra il
suo vero “amore”: decide che le sue parole devono stare attaccate a
delle corde come la lampare stanno attaccate a un orizzonte. Nel 2006
fonda i “Sindrome di Peter Pan”. Il loro disco d’esordio è “Sempre
scattando sempre in movimento”(2010), con Ultratempo e Warner Dopo
questa esperienza Mercadante decide di abbinare alla sua attività
musicale, un messaggio di legalità e conoscenza alle problematiche
relative al mondo della musica. I “Sindrome di Peter Pan” diventano nel
2011 un “collettivo” aperto a professionisti e ad esordienti. L’idea è
quella di dare concretezza alla “ricerca musicale”. Ragazzi di talento,
infatti, suonano le sue canzoni accanto a professionisti affermati
(Giuseppe e Gennaro Scarpato tra i tanti). Lo scopo è educare i giovani
al rispetto della professione di musicista partendo dalla formazione,
anche legale. Nasce così “7 briciole lungo la strada”, il secondo album,
con etichetta “Isola Tobia Label”, che ha la caratteristica di essere
pubblicato “a rate”. Una canzone per volta.
“Scherzo
o scandalo”? La Chiesa fa nonostante il magistrale tentativo di
rinnovare la sua immagine con questo pacioccone, ma sorge qualche dubbio
sulla coerenza. L'arrangiamento pop e di facile ascolto viene
supportato invece da un testo critico, impegnativo ma divertente al
tempo stesso. E la musica d'autore torna a far parlare di sé anche se
scomoda, controcorrente e creativa come ai bei tempi!
Il cantautore Fabio Cardullo lancia il suo messaggio diretto e senza fronzoli.
Un
siparietto provocante che propone, in modo ironico ma deciso, il
dialogo tra un uomo comune e il Papa. Domande e risposte di un colloquio
improbabile, un artista che comunica la propria idea attraverso un
linguaggio semplice.
Un
globo terrestre fluttuante tra fumi di scena e angeliche ballerine
mozzafiato, il videoclip Hey Papa è stato realizzato utilizzando un
semplice palcoscenico con pochi elementi simbolici che non hanno nessuna
intenzione esoterica, semmai quella di dissacrare certe credenze. Gli
elementi di scena includono una piramide erbosa che secondo il
cantautore rappresenterebbe il potere della natura, un comune bicchiere
di plastica con la scritta a pennarello 'sacro graal' e il bastone
papale che si trasforma in un punto di domanda dorato. L'artista è
affiancato da Patricia e Alessandra del provocante e suadente duo 'The
Dolls Models'. Le riprese esterne, che lasceranno a bocca aperta più di
qualche fedele, sono state effettuate presso un enorme chiesa incompiuta
alle pendici dei colli Berici in provincia di Vicenza, già teatro di
discussione dopo che la scossa di terremoto in Emilia aveva provveduto a
decapitare l'angelo presente nella sua sommità.
QUESTE LE RIFLESSIONI DEL CANTAUTORE
“Mi
rivolgo al Papa nello stesso modo in cui mi rivolgerei ad un amico del
quale non condivido le scelte, punzecchiandolo e scherzandoci su”.
“Non
pratico religionI in particolare, ma ne condivido gli insegnamenti se
trovo che possano essere utili non soltanto per l'uomo ma per tutti gli
esseri viventi ”
“Vorrei
che noi tutti iniziassimo col venerare e rispettare la prima divinità
concreta che abbiamo di veramente in comune, ossia il pianeta Terra e
poi tutto il resto”
“Questo
è un messaggio rivolto al Papa non ai suoi fans, se vuole dei
chiarimenti che m'inviti pure nei suoi palazzi o castelli...io non c'ho
manco una casa mia!”
“Non
vedo cosa ci sia di tanto scandaloso in questo brano che si avvale
unicamente di elementi reali...se vi riferite alla frase «pistola
buttati dalla finestra che ti prendo io e anche se mi sbaglio ti
prenderà Dio» è lo stesso modo in cui mi rivolgerei ad un amico
sbeffeggiandolo delle sue scelte pur di farlo riflettere”.
“Da
Cristo a Gandhi a Che Guevara...i tentativi di restituire all'uomo la
propria spiritualità e libertà individuale sono stati sempre repressi
con la forza. 'Il francescano' dovrebbe far luce sui fatti di storica
repressione ai danni di popoli che credevano nella natura come fonte di
vita e nell'albero come divinità”.
Fabio Cardullo, cantautore vicentino classe 1977 si avvicina alla musica
all'età di 10 anni attraverso il pianoforte per poi passare alla
chitarra e proseguire con lo studio del canto. Inizia ad esibirsi in
pubblico nel 1995 con alcune formazioni di musica originale in veste di
chitarrista e compositore e nel 2000 decide di dedicarsi interamente al
suo progetto di cantautore che lo porterà ad esibirsi in numerosi locali, festival e teatri (ad es. Festa Liberazione a Roma; Festival Monteciorock e Riviera
Folk Festiva a Vicenza; Meeting del Mare a Salerno; Festival
InstradArte a Treviso; per citarne alcuni) raccogliendo consensi per il
suo stile pungente ma scorrevole che attraverso simpatiche composizioni
narra ed espone tematiche sociali e sentimentali profonde, con ironia ed alcuni tocchi d'elegante irriverenza. Realizza
fin da subito un paio di Demo cd e nel 2008 arriva il primo EP
ufficiale autoprodotto 'Il paradiso è qui' contenente cinque brani tra i
quali 'Il topo nell'acqua' con la quale il cantautore aveva già
partecipato nel 2005 alla finale del premio della critica di
VicenzaNetMusic 2005. A maggio 2012 presenta il nuovo album 'Metterò la
testa a posto' contenente 13 brani in chiave acustica di rinnovata
ispirazione che vedono tra l'altro la partecipazione di numerosi
musicisti della scena vicentina.In contemporanea esce 'Siepe Quadrata',
il nuovo eclettico videoclip visibile su Youtube con la partecipazione
degli attori Gaetano Cazzola e Antonella Dal Chele, soggetto di Fabio
Cardullo, costumista e attrezzista David Riganelli, riprese di Luigi De
Frenza e Ernesto Posenato, fotografia e montaggio Luigi De Frenza
Expiria.com. Alla fine del 2012 esce l'inaspettato videoclip
autoprodotto 'Quando nevica' girato tra tetti di case innevate e
suggestive montagne.
"Le
sue canzoni sono pillole indorate che smascherano con eleganza e
musicalità luoghi comuni e ipocrisie per dare voce ad un'idea musicale
visionaria dall'etica forte e l'immagine gaia. Il suo repertorio si
avvale di sonorità che spaziano tra Pop Rock, Ska, Reggae ed eleganti
ballate"
Il
cantautore ligure d’adozione rispolvera, la “Canzone sociale”,
associandola al vecchio 45 giri, facendo quindi uscire due canzoni a
tema incise insieme alla band Sottosuono, affrontando subito uno dei più
scottanti: il lavoro!
Presentazione - La nuova Canzone Sociale È giusto raccontare dell'amore. L'amore è il motore del mondo, la forza che muove gli animi delle persone. Ci sono persone che però non hanno tempo di pensare all'amore. Ci sono persone che nutrono un sincero amore per la vita. Ma non è ricambiato. L'impegno sociale, in quest'ottica, è anch'esso una forma di amore. In difesa degli aggrediti. C'è
stato un tempo in cui i cantautori avevano una voce forte, e si
potevano fare ascoltare. Era un tempo di crisi, in cui servivano delle
opinioni guida. Sembra che questi tempi siano tornati. Bisogna farsi
trovare pronti per non unirsi al rimpianto del padre di tutti i
cantautori, Fabrizio De Andrè, che nel suo capolavoro La domenica delle salme
si rammaricava di ciò che non è stato fatto, facendo parlare i delusi:
“Voi avevate voci potenti, lingue allenate a battere il tamburo. Voi
avevate voci potenti, adatte per il vaffanculo”. Accettiamo la lezione.
Non creiamo altri delusi. Facciamoci sentire di nuovo.
SIDE A: Operaio alla catena di montaggio “È
un mondo complicato per chi è nato senza soldi. Ha tutti contro e manca
chi può togliere gli sbagli. E il guaio è che adesso l'operaio ha
moglie e figli. E un mucchio di richieste dello Stato e dei suoi fogli”. Oggi
si dice che non c'è lavoro. Ma se non c'è più qualcosa che c'era fino a
qualche tempo prima, vuol dire che quella cosa è scomparsa o che è
stata presa da qualcuno? E allora che cosa vogliamo fare? Che cosa siamo
disposti a fare? Si tratta di aggressione o di legittima difesa? Questa
canzone parla di uno a cui a un certo punto non è andato più bene
questo stato di cose. E ha deciso di cambiarlo. La canzone si chiama
Operaio alla catena di montaggio. SIDE B:Thyssen È
la storia di persone che faticano ad arrivare alla fine del mese,
persone a cui prima è stato rubato il tempo per vivere, e poi la vita
stessa. Turni massacranti per cercare di tirare fuori le risorse
necessarie ad affrontare i problemi di ogni giorno: il cibo, i vestiti,
l'affitto. Storie vere, ad esempio di “chi si doveva sposare da anni e s'era deciso da poco”, e “ora non ha compleanni, vive in album di foto”.
Finire come ingranaggi di un meccanismo infernale, agnelli sacrificali
sull'altare del profitto. Questa canzone è un attacco all'ingiustizia e
vuole suonare sempre, anche fuori dagli anniversari, per ricordare la
storia delle persone distrutte dal fuoco dell'acciaieria Thyssenkrupp a
Torino nella notte tra il 5 e il 6 dicembre 2007. Si chiama Thyssen.
_____ Il cantautore Eugenio Ripepi ha esordito con l'album La buccia del buio (CNI). Dell'album
Ripepi ha scritto testi e musiche e curato la produzione artistica,
affidando la sezione ritmica del disco a personaggi del calibro di Ellade Bandini alle batterie (Fabrizio De Andrè, Francesco Guccini, Paolo Conte); Marco Fadda alle percussioni (Ivano Fossati, Eugenio Finardi); Luca Scansani
al basso elettrico (Enzo Jannacci, Ivan Graziani). Il primo singolo "La
luce scalza",tratto da "La buccia del buio", in rotazione su Isoradio
Rai, network nazionali e radio private, si è posizionato tra i primi 25
della classifica nazionale indipendenti e tra i primi 15 con il
videoclip del brano. Il secondo singolo estratto, "Scarpe di colla", ha
spostato l'attenzione sui temi della lotta e dell'impegno, consolidati
con il nuovo attuale progetto sulla rinascita della Canzone Sociale,
condiviso con la band dei Sottosuono, con cui l'autore incide e
collabora stabilmente. Nato
a Reggio Calabria il 20 Aprile 1979, Eugenio Ripepi inizia la carriera
artistica come attore di prosa diplomandosi alla Scuola del Teatro Stabile del Veneto nel 2000. 23enne arriva ad Imperia, città che lo svezzerà come musicista autodidatta e lo accoglierà come cittadino adottivo. È
regista di diversi allestimenti e direttore artistico di stagioni di
spettacoli in cui figurano importanti personalità del teatro italiano. Le
esperienze di palcoscenico si contaminano con il cinema, ambito in cui
si muove con diverse realtà produttive, come per il progetto Dark Resurrection di Angelo Licata e con Macaia Film di Simone Gandolfo. Consegue
una laurea in Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo
nel 2006, un’ulteriore laurea di specializzazione in Scienze dello
Spettacolo due anni dopo, ed è dottorando di ricerca in Arti, Spettacolo
e Nuove Tecnologie all’Università di Genova nel 2010. Nello stesso anno
inizia la carriera di docente con il Corso in Canzone e Pop Music
dell’Università di Genova (presentando incontri con Simone
Cristicchi, Francesco Baccini, Gian Piero Alloisio, Pepi Morgia, Gian
Piero Reverberi, Rosario Bonaccorso, Lorenzo Monguzzi). Eugenio
alterna la scrittura musicale a quella letteraria e giornalistica: ha
diretto la rivista culturale Artwhere per l'Eco della Riviera; è nella
redazione di Bravonline e corrispondente di riviste web. Ha pubblicato
due libri di componimenti poetici (La luce scalza nel 2002 e Eredi del punto su tele di carne nel 2004 con prefazione di Giuseppe Conte), e sta per pubblicare un terzo volume di poesie ed i suoi studi accademici sul cantautore Piero Ciampi e sul Teatro-Canzone. Si è esibito su palchi prestigiosi, come in Asti Musica a fianco di Eugenio Finardi, Jethro Tull, Morgan, New Trolls.
La data zero del suo live elettrico ha chiuso le manifestazioni
organizzate dal Comune di Imperia. E' stato premiato con la menzione
speciale al concorso letterario InediTO nella sezione Testo-Canzone e la Targa “Eugenio Ripepi - Premio per la Cultura e lo Spettacolo”, nell’ambito del decennale della testata Sanremo News come “Personaggio che ha segnato negli ultimi dieci anni la storia della Riviera Ligure”. Si è esibito al MEI di Casa Sanremo. È stato invitato a partecipare con un suo showcase all'ultimo Premio Bindi. Attualmente i videoclip di Eugenio Ripepi sono in rotazione oltre Italia nelle reti televisive e nei siti web del Kurdistan,
per uno scambio culturale che prevede un duetto in lingua curda scritto
a quattro mani con Goran Salih, star del Medio Oriente. Ripepi sta portando avanti il movimento culturale Nuova Scuola Genovese,
il cui fine, afferma il cantautore, è “chiedere all'artista in questi
tempi di necessità un contributo che vada al di là di un jingle
pubblicitario”.
Nuovo Ep per la band bergamasca che è un concentrato di energia, ironia ed esperienza. Tour in Italia, Francia e Gran Bretagna. Il sound unico e coinvolgente è dato dalla fusione di rock elettronica, pop e attitudine dance.
"Zugzwang",ovvero "obbligato a muovere", è il titolo che racchiude e sintetizza il significato del nostro ultimo lavoro in studio. Zugzwang è la sintesi, in 5 brani, di 6 anni di esperienze e lavoro dove il rock degli inizi e l'electro dell'ultimi lavori si fondono e si sviluppano in un qualcosa di nuovo.
Zugzwang vuole essere un manifesto musicale contro la staticità, contro chi non rischia, contro chi non si mette mai in discussione o lo fa ma senza mai cambiare nulla.
Lo Zugzwang si verifica quando non ci sono mosse vantaggiose possibili. Nel difficile contesto sociale e politico attuale, "muoversi" per una propria convinzione, senza nessun vantaggio tangibile, crediamo rappresenti il modo migliore di agire. Muoversi per non restare in balia degli eventi ma, anche e soprattutto, per creare e rafforzare con maggior determinazione le proprie idee e la propria identità.
Nel flusso di suoni e pensieri di Zugzwang è nato il singolo "We Are Not A Nation"(WANAN): un brano di contrapposizione leggibile su più livelli. Così come viviamo in una nazione non nazione, WANAN è un singolo electro "non electro", realizzato da una band unita sotto un'unica bandiera e pensiero comune ma che tiene sempre a sottolineare le differenze e le idee musicali di ogni singolo componente, dando così connotazioni e sfaccettature diverse ad ogni brano.
WANAN è tutto ed il suo contrario. We Are Not A Nation urla e sancisce in maniera ancora più definita l'identità della band: electro, rock e con l’innata attitudine a far ballare e coinvolgere il pubblico.
Da quando si sono formati nel 2006, i NATS hanno fatto molta strada: lo testimoniano le vittorie nei più importanti concorsi nazionali (Operazione Soundwave 2008 su MTV, Heineken Jammin' Contest 2008, Ypsigrock Contest 08, Emergenti 2007, Sconcerti 2007 e Nuovi Suoni Live 2007), i numerosi festival italiani ed internazionali a cui hanno partecipato (Coca-Cola Live @ MTV, Give It a Name, Heineken Jammin' Festival, Cube Festival, Ypsigrock Indie Festival) oltre alle importanti aperture fatte dalla band per artisti del calibro di The Cure, John Legend, Afterhours, Morgan, Planet Funk, Marlene Kuntz, Silverstein, Story of the Year, Vanilla Sky, Bluvertigo, Bedouin Soundclash, Art Brut e molti altri.
Nel corso del 2009 i NATS hanno pubblicato 3 singoli per conto di Sugar Music e hanno intrapreso un tour italiano (oltre 40 concerti in tutto il Paese), a cui si sono aggiunte nel gennaio 2010 le date del primo tour Europeo della band che ha toccato anche Francia e Gran Bretagna.
Nonostante il successo e gli impegni i NATS non si sono fermati, e le nuove esperienze hanno portato la band a sviluppare, dalla primavera successiva, un progetto parallelo dedicato alla musica elettronica: i ChokoDiscoManiac, subito vincitori di diversi contest a livello internazionale (fra cui vanno citati "Scratch My Back", curato da Peter Gabriel, "Quiet", dell'etichetta Svedese Playground) e autori dei remix ufficiali di “Your Body” di Christina Aguilera, “Money For The Weekend” di Alberta Cross e molti altri. Un' altra estate ricca di concerti in Italia ha accompagnato la band alla fase di lavoro in studio in vista dell'uscita del loro primo album, “Electric Lane”, su Etichetta/Editore Metatron, Distribuzione Venus. L’album è disponibile in tutti i negozi di musica dal 1° Settembre 2011 ed è arrivato dopo la promozione di due singoli: “A Little of You” (singolo+video, uscito 1° Marzo 2011), “Relax” (uscito nel Giugno 2011). Ad Ottobre 2011 è stato presentato il terzo singolo (+video) estratto da “Electric Lane” ed intitolato “Punk Mission”. Durante l’estate 2011, “Electric Lane”, ha iniziato a riscuotere consensi anche all’estero (Breakthrough Artist su Grooveshark, selezionati da Indaba Music, rotazione radiofonica, inserimento in compilation e parte di produzioni TV negli USA) che hanno portato la band ad essere pubblicata nel Autunno 2011, in Scandinavia, dall’etichetta Svedese Electric Fantastic Sound). Dalla fine di Ottobre 2011, la band è di nuovo in tour in tutta Italia con due spettacoli: elettrico ed il nuovissimo acustico. A Giugno 2012, l’uscita di “Happy Children”: cover di un brano di P.Lion realizzata con la produzione di Roberto Vernetti. Nel 2012, i NATS sono stati scelti come apertura ufficiale in 5 concerti dei Planet Funk ed hanno suonato su oltre 50 palchi in tutta Italia.
Discografia:
“It's Yeah Time” - 2008 – Ep Autoprodotto
“Nella Tua Mente” - 2009 – Singolo + Video – Sugar Music
“Jungle Drum” - 2009 – Singolo + Video – Sugar Music. Il Video di “Jungle Drum” è “Alice Sotto Terra” - 2010 – Singolo – Sugar Music
“A Little Of You” – 2011 – Singolo + Video – Metatron.
“Electric Lane” - 2011 – Album – Metatron. Disco in ascolto su Rolling Stone Magazine
“Relax” – 2011 – Singolo - Metatron
“Punk Mission” – 2011 – Singolo + Video – Metatron. Singolo selezionato per MTV New Generation
“Happy Children” – 2012 – Singolo + Video - Emmeciesse
La band veneta è in uscita con il nuovo album in italiano.10 brani schietti e sinceri che narrano della nostra vita di periferia: amore, amici, bar, sogni e desideri di 4 ragazzi.
Il
brano nasce dall'idea di fare ironia su molti comportamenti esagerati
che hanno i ragazzi nell'approccio con le ragazze e sulle conseguenti
reazioni femminili. Il maschio spesso pecca di volgarità dovuta ad un
ipersensibilità dell'ormone che sconvolge tutto il suo pensiero, mentre
la donna si prende troppo sul serio. L'idea di partenza che viene resa
palese nel video è molto semplice : sarebbe bello immaginare come
sarebbe se fosse tutto al contrario.
“Siamo
nati e cresciuti nello stesso quartiere, a Cazzago di Pianiga VE.
Suoniamo insieme da quando siamo piccoli e da sempre condividiamo tutto,
portando avanti la nostra passione con una completa autoproduzione.
Non abbiamo la fortuna di avere dei magnati alle spalle ne tantomeno
grossi paraculi tra i nostri contatti, procediamo da soli da sempre.
Quando da piccoli i gestori non volevano farci suonare nei locali per
paura della nostra giovane età, abbiamo cominciato ad organizzarci i
nostri festival che furono da subito un successo a livello di presenze e
di interesse da parte del pubblico. Gli stessi gestori che ci
rifiutavano cominciarono a chiamarci nei loro locali, poi si sparse la
voce....e adesso siamo qui. Dal 2007 Sciukka e Gossosparty suonano anche
con i Rumatera, il gruppo più seguito negli ultimi anni in veneto e in
totale espansione a livello nazionale. Pippo è il tour manager dei
Rumatera ed Eulo è uno dei pilastri della nostra etichetta "La grande
V", nata per gestire ancor meglio la fertile realtà musicale della
nostra zona, che abbiamo fatto nascere e che vogliamo far crescere il
più possibile. Insomma, a noi piace fare le cose in famiglia. Abbiamo
tutto da perdere, ormai non si torna indietro, e proprio per questo
abbiamo la grinta di chi ci ha buttato tutto nel suo sogno. Il resto è
Biografia”.
Nell'inverno
2007 Gossosparty (Giorgio Gozzo), Sciukka (Luca Perin) e Pippo (Filippo
Perin) cominciarono a scrivere dei pezzi mescolando rock e pop dal
sapore statunitense con la nostra lingua nazionale. Registrarono i primi
provini presso il loro studio casalingo chiamato UMIDIFICA
STUDIOS. Tutti e 3 sono nati e cresciuti nella stessa via e hanno
cominciato a suonare insieme durante l'infanzia. In quel periodo
suonavano con i Budregassi (pop/rock in lingua inglese) e Sciukka e
Gossosparty cominciavano la loro avventura con i Rumatera (punk-rock in
dialetto veneto). Felici di sperimentare l'uso dell'italiano scrissero
una trentina di pezzi, che cominciarono a girare tra gli amici con
effetti molto positivi. "Non sapevamo bene cosa farne di queste canzoni,
è stata più un'esigenza, una curiosità, un desiderio di crescita e
sperimentazione artistica" dicono. Circa un anno dopo conoscono
Beniamino Fenzi, un giovane talentuoso compositore di Mestre con cui
cominciano a lavorare al primo album.
"Il nome HILIMONI è
stato in parte suggerito da Erik Zuin, pittore, musicista e formidabile
matematico della Riviera del Brenta, con il quale da sempre
collaboriamo. Fuori dalla nostra sala prove è pieno di piante di limoni,
a noi piace limonare e poi…i limoni non fanno cagare, quindi è un buon
auspicio per iniziare una nuova avventura. Abbiamo aggiunto HI
soprattutto perché gli da una freschezza quasi tropicale, rende il nome
unico e volendo si può usare anche senza l'articolo davanti, diventa un
singolare, il gruppo è una cosa sola."
Nell'ottobre
2009 i Budregassi decidono di prendere una pausa mentre i Rumatera
continuano ininterrottamente il loro lavoro. Questo evento lascia il
tempo a HILIMONI di diventare un progetto sempre più concreto.
Sciukka,
Beniamino, Gossosparty e Pippo cominciano a registrare altri provini e
lavorare in sala prove, fino a che, grazie al loro amico e produttore
Cristian Milani, che in precedenza aveva collaborato alle registrazioni
di "filling memories" dei Budregassi e l'album d'esordio dei Rumatera,
arrivano all'orecchio del Produttore Roberto Vernetti. Colpito
soprattutto dalla forte personalità di questi ragazzi, riscontrabile nei
testi delle canzoni, Roberto decide di co-produrre artisticamente la
band assieme a Cristian Milani, entrambi proprietari del SOLO studio di
Vercelli. HILIMONI cominciano così, nelle valli Piemontesi, il lavoro di
pre-produzione e registrazione dei brani. Verso fine estate 2012 entra a
far parte della band Davide Eulogi prendendo il posto di Beniamino alla
chitarra solista. Il 2013 sarà l'anno che vedrà HILIMONI affacciarsi
al panorama musicale italiano. Felici di portare un contributo artistico
alla scena musicale Veneta prendono accordi con la grande V per
iniziare a proporre i loro brani.
Un disco maturo, rock, cantato in
Inglese e sotto la guida di alcune stelle fisse nel cielo della band: Smashing
Pumpkins, Placebo, White Lies e 30 Seconds To Mars.
Friend: Negli
scontri e nelle lotte che affrontiamo nella nostra vita sprechiamo tempo
inseguendo i nostri fantasmi. Ci spaventa ciò che non conosciamo. La forza di
vivere che può darci un amico ci fa crescere, ci fa conoscere noi stessi e
aspirare a qualcosa di alto. Pur essendo consapevoli che le nostre strade si
divideranno e saremo costretti ad abbandonarlo, la sua luce rimarrà fino alla
fine dentro di noi, come parte indelebile della nostra esistenza.
You vs Meè amicizia, amore, rabbia, rancore, timore. Racconta ciò che una band di
vent'anni vive in ogni istante: un continuo oscillare tra speranze di un futuro
che sente già proprio, e paure di perderlo ancor prima di averlo assaporato.
You vs meè voglia di togliersi la maschera, di
rompere le illusioni che ci tengono ancorati a una vita incompleta, fatta di
compromessi e vie di fuga.
You vs meè contrasto, è gioia di amare gli aspetti inconciliabili di anime
opposte, è il desiderio di essere parte di una sola cosa, un desiderio dannoso
che sfocia spesso in una rottura incolmabile, in una paura di essere diventati
lo specchio della persona che ci ha traditi.
I KINGSHOUTERS sono una rock band formatasi a Bergamo nel 2010. Il nucleo
originario vedeva insieme un cantante/chitarrista ed un batterista che sono,
innanzitutto, due amici e due fratelli: Roberto e Leonardo De Franceschi.
L’affinità di gusti dei due fratelli li porta a provare ed elaborare le prime
idee di ciò che avrebbero voluto divenisse la loro band. Ecco quindi che, nel
2011, l’incontro con il bassista Paolo Ceresoli porta i Kingshouters ad avere
un assetto più completo e definito. Uno stimolo nuovo alla realizzazione del
primo demo di una band che, nel frattempo, inizia a fare esperienza su molti
palchi. Nel 2012, la crescita è evidente e apprezzata anche dagli addetti ai
lavori che li premiano con le vittorie all’Ambria Music Festival e a Nuovi
Suoni Live. È proprio grazie a quest’ultima vittoria che la band inizia un
nuovo percorso evolutivo importante sia a livello umano che tecnico grazie al
lavoro di studio per la produzione del primo album della band sotto la guida
artistica di Michele Clivati (chitarrista e produttore dei Nena and the
Superyeahs già al lavoro anche con Dolcenera, Denise, Francesco Sarcina e molti
altri). Ancora una volta, è l’esperienza a suggerire di aggiungere un nuovo
strumentista che possa rendere ancora più completo e compatto il suono della
band. L’obiettivo viene raggiunto con l’arrivo di Giorgio Assi che alla band
porta non solo la sua esperienza come chitarrista e vocalist ma anche come
produttore nel progetto techno/house Axis.
Nel 2013 i Kingshouters sono pronti a farsi conoscere
attraverso il loro primo album intitolato YOUvsME. Un disco maturo, rock,
cantato in Inglese e sotto la guida di alcune stelle fisse nel cielo della
band: Smashing Pumpkins, Placebo, White Lies e 30 Seconds To Mars.
Il FIM è la Fiera Internazionale della Musica
organizzata in Liguria all'interno dell'Ippodromo dei Fiori di Villanova
d'Albenga, in un'area di quasi 200.000 mq. nel cuore della Riviera dei Fiori. Unica nel suo genere in Italia, il FIM concentra tutto il necessario per
fare musica. Due giorni di incontri, dimostrazioni, concerti, eventi, strumenti musicali,
esposizioni, discografia, masterclass, seminari, concorsi, idee e talenti.
Una
fiera dove la musica è protagonista. Laboratori, mostre, workshop,
dibattiti, dischi, show-case, seminari, jam session, merchandising , e tanto
altro in una miscela esplosiva di grandi eventi. Due giorni di musica
full-time. Un luogo di incontro fra artisti, musicisti professionisti e
cantanti, endorser, gruppi musicali, cover band, docenti ed allievi, critici
musicali, deejay, liutai, professionisti del settore, tecnici del suono,
manager, produttori, editori, scuole di musica e case discografiche. Un punto
di riferimento per gli appassionati e per gli esperti del settore riuniti in
un'unica kermesse per presentare e condividere esperienze e passioni.
Il FIM è la fiera della musica più grande d'Italia. Con
184.000 mq. destinati al pubblico è una delle manifestazioni fieristiche più
qualificate del settore e il più importante momento di incontro e confronto tra
operatori del settore, esperti ed appassionati.
Il
FIM offre a tutte le aziende che gravitano attorno al mondo della musica, la
possibilità di esporre i propri prodotti e le proprie idee permettendo di
entrare in contatto con realtà parallele altrettanto desiderose di collaborare.
Il FIM è un grande mercato di due giorni dove lo scambio di idee e la
collaborazione sono il punto di partenza per realizzare nuovi business.
L’occasione della fiera è un momento per intrecciare nuove collaborazioni,
esibire i propri prodotti e concludere buoni affari grazie ad un palcoscenico
internazionale che accoglie investitori, appassionati e semplici curiosi uniti
dallo stesso interesse per la musica.
Essere espositori del FIM significa venire in contatto diretto con migliaia di
musicisti professionisti e appassionati di musica, studenti, distributori,
endorser, costruttori e venditori di strumenti musicali, discografici,
produttori, manager e operatori del settore.
FIM offre uno strumento di lavoro unico al mondo per far conoscere e trovare
sempre nuove strade commerciali.
CATEGORIE MERCEOLOGICHE
STUMENTI MUSICALI
1. Negozi di Strumenti Musicali
2. Liutai e Costruttori di Strumenti Musicali
3. Hardware e Software per la Musica
PRODUTTORI
4. Case Editrici Musicali
5. Etichette Discografiche
6. Studi di Registrazione e di Mastering
EVENTI
7. Agenzie di Spettacolo
8. Organizzatori di Eventi
9. Concorsi Canori, Contest Musicali
10. Talent Show
MEDIA
11. Portali Web e Social Network Musicali
12. Emittenti Radiofoniche
13. Emittenti Televisive
14. Stampa Specializzata
15. Produttori Video
FORMAZIONE
16. Scuole di Musica e di Canto
17. Corsi di Perfezionamento
18. Scuole di Danza
TECNOLOGIA
19. Hi-Fi e Impianti Audio
20. Produttori e Duplicatori di Dischi e CD
21. Dispositivi Multimediali
ASSOCIAZIONI
22. Associazioni e Centri Musicali
23. Fondazioni concertistiche
24. Sindacati, Istituzioni, Fondazioni
25. Teatri e Cinema
26. Cori e Orchestre
EQUIPMENT
27. Prodotti per l'Acustica
28. Arredamenti per Teatri e Studi
29. Services Audio e Luci
La
giovanissima rock band vicentina arriva al suo esordio con un album al
fulmicotone intriso di rock e di testi che denotano una maturità ed un talento
fuori dal comune.
Presentazione
album
1991 è il titolo sia del primo singolo,
presentato nel maggio scorso, sia dell’album di esordio dei Bad Black Sheep,
giovane rock band vicentina che ha voluto così dedicare il primo lavoro all’anno di nascita di tutti
e tre i suoi componenti. (Filippo
Altafini voce solista e chitarra,Teodorico Carfagnini basso e
seconde voci,
Emanuele Haerens batteria).
Una scaletta di 12 brani originali che
propone un rock italiano, segnato dalle influenze della musica americana degli
anni ’90, declinato su testi che descrivono le difficoltà, la solitudine e la
mancanza di fiducia nel futuro della generazione nata al tempo della prima
guerra in Iraq.
Se all’orrore della guerra, mascherata da
strumento di pacificazione democratica, sono dedicate “1991” e “Didone”, il
tema dell’immobilismo, dell’ipocrisia comoda, capace di sconfinare nelle
collusioni mafiose, e di tarpare sogni e aspirazioni, si ritrova invece in
quasi tutti i brani dell’album.
Anche con l’unica cover del disco,
Cuccurucucù di Battiato, oltre all’omaggio alla grande musica italiana di
autore, si intravede ancora la nostalgia (o l’invidia?) per la giovinezza,
ricca di stimoli forti, ma anche di grandi prospettive, della generazione dei
loro genitori.
I Bad Black Sheep sono Filippo Altafini
(chitarra e voce), Teodorico Carfagnini (basso e cori) e Emanuele Haerens
(batteria e cori).
Suonano insieme dall’inizio del 2006 e, da
subito, decidono di evitare le facili tentazioni delle cover band giovanili per
sviluppare testi e musica propria.
Le influenze musicali che li segnano sono,
marcatamente, quelle punk rock e grunge degli anni ’90, attualizzate dal modello contemporaneo dei Foo Fighters. I testi, tutti in italiano, raccontano i
dubbi e le incertezze di una generazione lasciata crescere con pochi
riferimenti, anche ideali, e poche, credibili, prospettive.
Dal 2006 al 2012 partecipano a concorsi
nazionali ed ottengono numerosi riconoscimenti (Emergenza Festival, Rock
Targato Italia, Different Music For Different People, Musica nel sangue,
JesoloMusicFestival, Sotterranea Rock, Riverock, ecc.).
Nel Dicembre 2010 entrano in studio con
Sandro Franchin, loro attuale produttore artistico e manager.
I Bad Black Sheep hanno all’attivo circa
100 esibizioni live e la registrazione di 10 brani raccolti in due Ep.
Il loro primo album 1991 esce nel febbraio
2013, ed è pubblicato e distribuito da Valery records.