martedì 26 novembre 2013

SINE FRONTERA: "Hombres" è il nuovo singolo estratto dal loro album I TALIANI

L’ispirazione a questo pezzo fa senz’altro riferimento ad un celeberrimo discorso di Charlie Chaplin pronunciato nel film “Tempi moderni”, dove esorta gli uomini a ragionare con la propria testa e a combattere ogni forma di dittatura mentale, e ai condizionamenti mediatici. “Uomini macchina, con macchine al posto del cervello… stattene buono e tranquillo è tutto sotto controllo”. Il brano vede la partecipazione di Albert Ferrèr (voce dei Malakaton)  gruppo spagnolo di Barcellona.


Sine Frontera ci avevano lasciati nel 2009 con l’album “20 Now”, che ripercorreva, i vent’anni dalla caduta del muro di Berlino. Oggi tornanocon un disco che ha il sapore di quell’italianità che ben conosciamo e per la quale siamo famosi nel mondo, ma anche della loro incessante ricerca di contaminazione musicale, che da sempre li contraddistingue.

Non mancano le emozioni, e come sempre le loro canzoni divertono e fanno riflettere l’ascoltatore.
La direzione artistica è stata affidata ad Alberto Benati, fondatore del gruppo Funky “Ridillo”, nel disco compare anche il nome di un altro componente del noto gruppo Funky italiano, il trombettista Claudio Zanoni e la collaborazione con Albert Ferrèr, cantante dei “Malakaton” gruppo spagnolo di Barcellona, nel brano “Hombres” per il quale è stao realizzato anche il videoclip, uscito qualche mese fa, come anticipazione dell’album.

Al via anche il nuovo tour dal 1° novembre infatti partirà un mini tour promozionale che vedrà impegnata la band, nella presentazione del nuovo album  “I Taliani”  nei Club e in Showcase in giro per l’Italia e l’Europa.  


Mini-Bio

E’ nelle notti fredde e nebbiose di un lontano inverno, che inizia questo lungo viaggio, fatto di musica e parole, di palchi “sudati” (tanti!), di sconfitte e di vittorie, di polvere e pazienza.
L’idea Sine Frontera viaggia su un ipotetica linea ferroviaria e raccoglie strada facendo, musiche e storie di posti lontani. Il progetto nasce nel 2001 e il primo album viene pubblicato nel 2003, con il titolo omonimo, nei due anni successivi vincono diversi concorsi e partecipano per la prima volta al M.E.I (Meeting delle etichette indipendenti). Nel 2005 esce il loro secondo album “ Sola Andata” e partecipano a "Mantova Musica Festival" al fianco di artisti di fama consolidata come Roy Paci, Eugenio Finardi,Teresa De Sio e tanti altri. Nel 2007 al ritorno dal tour, terminato ad Oradea (Romania), pubblicano una raccolta “Live Tour” dei loro brani più apprezzati.
Nel 2009 esce “20 Now”e partecipano a “Free Tibet”, in Francia, in concomitanza con l’inizio delle Olimpiadi in Cina. Il loro impegno nel sociale li porta persino a suonare in carcere, per i detenuti del penitenziario Carlo Poma di Mantova. Le loro radici affondano nel territorio ben irrorato del Combat-Folk, ma raccontano anche le storie del mondo. Negli anni hanno portato il loro spettacolo, in gran parte d’Italia ed oltre (Romania, Francia Spagna, Svizzera, Germania, Austria) condividendo il palco con tantissimi artisti Tra cui: Negramaro, Teatro degli Orrori, Modena City Ramblers, Bandabardò e Gang.
 




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giovedì 21 novembre 2013

CIRQUE DES RÊVES: è uscito il singolo estratto dal loro omonimo EP d’esordio

Un sound che sa di prezioso Cognac francese, di Irlanda, di Scozia. Una tradizione antica quanto la musica celtica, che si fonde magicamente con il pop/folk mediterraneo e verace dei protagonisti di una delle band più originali del panorama europeo.


Un'atmosfera romantica ed onirica che profuma di lavanda e di campagna francese.
Il suono di un violino che ci tende la mano e ci invita a danzare dolcemente
Un quaderno che raccoglie i nostri pensieri, le nostre parole, i nostri sogni e ci aiuta a non confonderne il senso.
Un treno che sbuffa via, confondendo il suo fumo con le nuvole.


La regia è di Sara Tirelli, direttore della fotografia Simone Mogliè.
Cirque des Rêves è un  progetto che parte dai sogni racchiusi nei cassetti di ciascuno dei sei musicisti che lo compongono, passa  dalle diverse idee ed esperienze musicali  per confluire in una musica “senza tempo”, fatta di fantasia, una goccia di imprevedibilità e magia e di suoni che profumano di spezie, di note che hanno il sapore dello zucchero filato, di zenzero e cannella e dolcetti di marzapane.

I Cirque des Rêves nascono nel 2013 da un’idea di Lisa Starnini, leader carismatica e voce, grazie all’inedito incontro di diverse culture musicali: da un lato la tradizione folk nordeuropea celtica, incarnata alla perfezione dal violinista Edo Notarloberti, dall’altro il verace folk/blues partenopeo che fa da contrappunto a sinuose ed eteree linee vocali. L’uso della lingua francese, inglese e italiana con ricorrente uso di testi fortemente onirici, pone il gruppo fra i più originali e seguiti ensemble.

Mesdames et Messieurs, il circo dei sogni è arrivato in città!

Cirque des Rêves sono:  Lisa Starnini: Voce - Giovanni Ilardo: Chitarre - Giovanni Bruno: Pianoforte e Fender Rhodes - Corrado Calignano: Basso - Alfredo “edo” Notarloberti: Violino - Alessio Sica: Batteria e Glockenspiel

Grazie all’originalità dei brani, al forte impatto visivo dato dalla istrionica presenza scenica e dalla particolare scelta di costumi, i Cirque des Rêves lasciano un'impronta indelebile in numerosi festival europei. Finalmente l’esperienza che come per il circo si forma in continuo itinere, lascia la sua impronta su un disco che ha affascinato una squadra incredibile. Prodotto da Max Gelsi (Elisa, Fossati, Nannini, Vasco), il disco vede la partecipazione di Silvia Smaniotto (corista di Elisa) che ha arrangiato e cantato tutti i cori presenti nei brani e di Riccardo Galardini (chitarrista di Ivano Fossati) che ha contribuito ad arricchire gli arrangiamenti con Oud e Chitarre 12 corde. E’ stato registrato da Massimo Aluzzi (Noa, Giorgia, Laura Pausini, Ron, Mango, De Crescenzo), edito da Gianluca Ballarin (Giorgia, Elisa, Mengoni, Ferro), missato da Sandro Franchin (Sade, Simply Red, Ferro, Renga, Arisa, Chiara), masterizzato da Alberto Cutolo (Mina, Vasco, Guccini, Gualazzi, Black eyed peas, H.I.M., Ramazzotti, Skunk Anansie), con i consigli e gli apprezzamenti di David Richards (co-produttore Queen, David Bowie, Roger Taylor, Brian May, Iggy Pop). I have listened and it is very nice. I like the violin! I love your voice and I love your musicians.”

www.cirquedesreves.it          www.facebook.com/pages/Cirque-des-Rêves


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mercoledì 20 novembre 2013

KINGSHOUTERS: JANE è il secondo singolo del loro album d’esordio YOUvsME

Un disco maturo, rock, cantato in Inglese e sotto la guida di alcune stelle fisse nel cielo della band: Smashing Pumpkins, Placebo, White Lies e 30 Seconds To Mars. Un esordio al fulmicotone vista l’accoglienza della critica e degli addetti ai lavori. JANE è un’esplosione di energia, di musica che riempie l’aria, riportati in un video affascinante e coinvolgente.


You vs Me è amicizia, amore, rabbia, rancore, timore. Racconta ciò che una band di vent'anni vive in ogni istante: un continuo oscillare tra speranze di un futuro che sente già proprio, e paure di perderlo ancor prima di averlo assaporato.
You vs me è voglia di togliersi la maschera, di rompere le illusioni che ci tengono ancorati a una vita incompleta, fatta di compromessi e vie di fuga.
You vs me è contrasto, è gioia di amare gli aspetti inconciliabili di anime opposte, è il desiderio di essere parte di una sola cosa, un desiderio dannoso che sfocia spesso in una rottura incolmabile, in una paura di essere diventati lo specchio della persona che ci ha traditi.

LA MUSICA ROCK: maturo, decisamente sull’alternative rock, risulta inoltre essere un disco piacevole da sentire, che scorre veloce senza mai annoiare
ROCKAMBULA: Il disco suona preciso, tecnico e potente quanto serve per ricordarci che anche in Italia si possono produrre lavori capaci di competere con la musica internazionale mainstream del momento.
THE WEBZINE: Quanti dischi mediocri sono usciti in questo genere nell’ultimo lustro? Un’infinità. You vs Me non è tra questi ed è già un risultato di cui gioire…
MUSIC LIKE: tracce ben assortite tra melodie assai accattivanti e una linea vocale che è perfettamente in linea con lo stile del disco…
COLORI VIVACI MAGAZINE:  i brani sono un sacco fichi, catchy, ma non solo:  di sicuro in macchina il sabato sera ci sta a pennello. Enjoy!!!
MY REVIEWS: Sonorità moderne, il continuo gioco dei contrasti, la dicotomia luce/ombra, che affiora alternando sound differenti, coerenza stilistica…
BLOGFOOLK: si caratterizza per sonorità pop-rock dai toni dark, per la cura con cui è stato registrato e per la qualità degli arrangiamenti…
CAUSA ED EFFETTO:  ottimi arrangiamenti, musica coinvolgente, pezzi orecchiabili, intensi e ricchi di spunti. Da ascoltare e riascoltare per farsi coinvolgere in un viaggio interiore, in sogni che diventano musica, e viceversa…
GRANDI PALLE DI FUOCO: un lavoro coeso, ben confezionato, di sicuro impatto, ampiamente godibile,  sotto la guida di alcune stelle fisse nel cielo della band…
MUSIC MAP:  un prodotto di questa portata non sfigurerà nel confronto con le migliori realtà europee indie rock. Più che un augurio, è una certezza. AUDIOFOLLIA: hanno molte cose da dire,e lo fanno bene,con passione,garbo intimista e attitudine. Dalle sonorità moderne che sposano melodia e feeling con una eccellente vena compositiva ed esecutiva…
EXTRA MUSIC MAGAZINE:  Questo caratteristico gioco di chiaroscuri attecchisce bene nella tempesta elettrica creata dai Kingshouters. Non male, decisamente…
K D COBAIN: un disco che guarda indiscutibilmente oltremanica, alla new wave antica e moderna, agli umori dark, pur con una vena pop abbastanza marcata…

I KINGSHOUTERS sono una rock band formatasi a Bergamo nel 2010. Il nucleo originario vedeva insieme un cantante/chitarrista ed un batterista che sono, innanzitutto, due amici e due fratelli: Roberto e Leonardo De Franceschi. L’affinità di gusti dei due fratelli li porta a provare ed elaborare le prime idee di ciò che avrebbero voluto divenisse la loro band. Ecco quindi che, nel 2011, l’incontro con il bassista Paolo Ceresoli porta i Kingshouters ad avere un assetto più completo e definito. Uno stimolo nuovo alla realizzazione del primo demo di una band che, nel frattempo, inizia a fare esperienza su molti palchi. Nel 2012, la crescita è evidente e apprezzata anche dagli addetti ai lavori che li premiano con le vittorie all’Ambria Music Festival e a Nuovi Suoni Live. È proprio grazie a quest’ultima vittoria che la band inizia un nuovo percorso evolutivo importante sia a livello umano che tecnico grazie al lavoro di studio per la produzione del primo album della band sotto la guida artistica di Michele Clivati (chitarrista e produttore dei Nena and the Superyeahs già al lavoro anche con Dolcenera, Denise, Francesco Sarcina e molti altri). Ancora una volta, è l’esperienza a suggerire di aggiungere un nuovo strumentista che possa rendere ancora più completo e compatto il suono della band. L’obiettivo viene raggiunto con l’arrivo di Giorgio Assi che alla band porta non solo la sua esperienza come chitarrista e vocalist ma anche come produttore nel progetto techno/house Axis. Nel 2013 i Kingshouters sono pronti a farsi conoscere attraverso il loro primo album intitolato YOUvsME. Grande attenzione dalla critica, e il singolo Friend rimane3 mesi nell’airplay, con diverse settimane di permanenza fra i top 30 della indie music like. Intanto il tour estivo ha toccato molte tappe con diversi festival e arricchite dall'apertura a Marlene Kuntz e Lo Stato Sociale. In arrivo le date del tour invernale.


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lunedì 18 novembre 2013

VANDA RAPISARDI: PASTA CU LI SARDE la 'ricetta' della giovane cantante siciliana in equilibrio tra tradizione e jazz



LA PASTA CON LE SARDE  ha attirato l’attenzione oltre che del TG5 (che gli ha dedicato un servizio nell’edizione delle 20.00) anche di Fiorello che su twitter, facebook e in varie interviste ha dichiarato: “Vanda Rapisardi è bravissima, una cantante eccezionale”.
Qui la vediamo ospite di Fiorello nella sua “Edicola”  dove ha cantato tre brani tratti dal suo CD “Assabinirìca“



La cultura trapanese, la musicalità antica e sanguigna della lingua sicula, le sonorità jazz: un incontro inusuale quanto fecondo e suggestivo che fanno di “Assabinirìca”, primo album da solista di Vanda Rapisardi, un viaggio tra la nuova e la vecchia Sicilia.
E’ un lavoro raffinato e particolarissimo in cui le composizioni originali, tutte in dialetto, s’intrecciano al recupero di famosi temi della tradizione siciliana, di antiche filastrocche e suggestive poesie che spesso, nonostante la distanza temporale, denunciano tematiche decisamente attuali.
Al fianco della cantante siciliana, quattro giovani promesse del jazz italiano: Domenico Sanna al pianoforte, Jacopo Ferrazza al contrabbasso, Fabio Sasso alla batteria e Simone Alessandrini al sax.






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MIMMO EPIFANI : MOSSE MOSSE MOSSE è il singolo tratto dal nuovo album 'Pe' i ndò'




“Pe’ i ndò” è il nuovo lavoro di Mimmo Epifani, grande virtuoso del mandolino e della mandola, dotato di una voce straordinaria, già al fianco di Roberto De Simone, Eugenio Bennato e Ambrogio Sparagna.

“Pe’ i ndò” è anzitutto una festa che coinvolge, trascina, commuove.



Nella festa (che qualcuno definirebbe un cronotopo, una specie di isola spaziotemporale) il “normale” corso del tempo viene bloccato, sospeso, alterato e si aprono tempi e spazi nuovi, sconosciuti, sorprendenti: si evade dalla cronologia e si riesce persino a viaggiare, anche da fermi. La festa – come la musica, anzi grazie alla musica – può diventare essa stessa un viaggio, un vagabondaggio infinito fra cose, persone e sentimenti.

Proprio come avviene in questo caso: e infatti il restare e l’andare, le radici e la viandanza sono – fin dal titolo del lavoro e naturalmente nella title track, che è un vero inno programmatico, di grande forza evocativa – temi e immagini ricorrenti in questa festa (portatile) a cui Epifani ci ha invitati.

Per di più, non è una festa qualsiasi: a guardar bene, si tratta di un vero e proprio carnevale di suoni, voci e ritmi, di una sfilata di allegorie musicali nelle quali l’anima della civiltà contadina e le tradizioni – popolari e colte – del Sud d’Italia vengono rilette in una chiave attuale e creativa, “piùchemediterranea” e di respiro internazionale.

Nel carnevale, si sa, trionfano il travestimento, la parodia e l’ironia; bisogna saper prendere le distanze da sé e farsi altro (anche questo è un modo di viaggiare): solo così il giogo dell’identità diventa un gioco, libero, sorridente. Ecco perché Epifani effettua anzitutto un trattamento ironico, quasi parodico, dei materiali di una tradizione popolare diventata “luogo comune”, li desacralizza e, in qualche modo, li profana; così, facendosi beffe di un’autenticità pietrificata, paradossalmente la trasforma in un oggetto vivo e proprio in questo modo la realizza, cioè la rende reale, attuale, pulsante.

Nel quasi-rap di “Mosse mosse mosse”, nella quasi-ortodossa “Pizzica mbriaca” e in “That’s tarantella” (tre potenziali singoli tutti da ballare) avviene tutto questo ed Epifani può definire con precisione il suo approccio: la sua è una “versione scorretta di una musica maledetta”, qui si offre un menu tanto sgangherato quanto gustoso, come si canta, anzi si dice, in mezzo ai suoni e ai ritmi dell’autoironica “That’s tarantella”.

Questo stesso gioco, poi, si fa tanto più coraggioso e irriverente quanto contagioso e trascinante negli altri brani dell’album. E così la pizzica, la taranta, le tammurriate, la scuola napoletana del ‘700 si “mettono in maschera” e si travestono, incontrandosi, misurandosi e mescolandosi con tanti altri Sud, reali-immaginari-fantastici: il forrò, il fado e il klezmer di “Scaminante” e “A nott”, le venature balcaniche (quasi un omaggio all’etnoprog degli Area di Demetrio Stratos) e afro (addirittura pseudo-soukous) della bucolica “Pasquella”, gli echi country-raga di “Imu venuti”, addirittura il bhangra di “Core core” con cui si chiude l’album.

Prima, però, ci sono ancora spazio e tempo per una ballata struggente e poetica, l’elegia di “Naufrago”, che trasforma un’assenza in presenza e riporta al centro del discorso l’andare e il tornare, la nostalgia, il viaggio incerto e l’approdo sognato.

Così, alla fine, non si può non pensare alle parole con cui Gianni Celati conclude le sue Quattro novelle sulle apparenze:
“[…] per andare dove? Dove? Ma chi può dirlo dove un uomo sta andando? Spesso si crede di saperlo, ma è un errore. Tutto quello che si sa è che bisogna continuare, continuare, continuare come pellegrini nel mondo, fino al risveglio, se il risveglio verrà”.

Ecco: “Pe’ i ndò”, “per andare dove” – la festa, il viaggio, l’inno e l’elegia, le maschere, l’ironia, il tempo strano, il qui e l’altrove, le tarantelle senza tarantella – è davvero un risveglio per la musica popolare di questo paese assonnato.


SITO artista http://www.mimmoepifani.it/




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LEON: BELLISSIMA è il secondo singolo dal suo album d’esordio COME SE FOSSI DIO



Dopo il debutto del cantautore valdostano con un disco dalle sonorità taglienti ecco il nuovo singolo



Lei è magrissima, ma continua a vedersi grassa, vergognosamente grassa.

Ora che il ragazzo l'ha lasciata, smette definitivamente di mangiare.
Un pezzo struggente in cui amore e distorsione della realtà si uniscono a denunciare i folli criteri estetici di una società malata.





ROCKERILLA: Un artista vero che ha tirato fuori un disco d'esordio bellissimo. Un disco da comprarne due copie.
ROCKAMBULA: Personaggio indubbiamente controverso e fuori dal tempo, diretto come una freccia puntata in fronte
KDCOBAIN: Il coraggio di osare, di mettere da parte falso perbenismo e ipocrisie ha pagato
TERAPIE MUSICALI: Ha tracciato paesaggi meno claustrofobici, adulterato l'innocuo pop e virato su liriche volutamente provocatorie. Dirette. Senza filtri.
LA MUSICA ROCK: Un tentativo di ribellione perseguito per tutta la durata del disco. Una voglia di trasgressione dichiarata e rincorsa
MUSICZOOM: Un album esistenziale, pervaso da un sentore di tragedia imminente e di decadenza morale.
THE WEBZINE: Un artista destinato solo a crescere, e che difficilmente mancherà l’occasione di lasciare ulteriori segni nel panorama dello Stivale
MUSIC MAP: Sorprendente. Il suo narrare la vita a ruota libera, senza inibizioni ed usando il cervello, non può che essere salvifico e benedetto.
GRANDI PALLE DI FUOCO: Un sound lo fi però sempre di impatto, convulso, oscuro ma sempre accessibile
FUORI LE MURA: una promessa di innovazione ben concepita e strutturata, sicuramente non rimarrà una meteora nell’underground italiano, pronto a farsi strada con brani intelligenti e attuali.
CAUSA ED EFFETTO: Ben suonato, ricco di spunti interessanti e di un sound curato e dinamico. I testi sono profondi e passionali. Un disco che sa farsi ascoltare. Proposta interessante.
XTM: Abile nello sfruttare riferimenti musicali incrociati  per ottenere melodie sporche, a tratti contorte, sempre vagamente venate di uno spleen che ne costituisce il tratto distintivo
DAFEN PROJECT: Mette in mostra le proprie capacità musicali. Percezione spesso non politically correct, assolutamente e volutamente personale. Si muove sicuro.
CLAP BANDS: Affilate le armi della ribellione, del sarcasmo e della provocazione che vengono trasferite in un esordio onesto e a tratti tagliente.
FASCINO ROCK: Cercate un album d’esordio che colpisce allo stomaco?


Leon è cresciuto fra la solitudine delle montagne valdostane, nell'estremo angolo nord ovest d'Italia, in una gabbia fatta di montagne, brina e spleen annegato nell'alcool.
Ma non si è mai dato per vinto, non ha mai deposto le armi della creatività, della provocazione, del sarcasmo. Si vis pacem para bellum: guerra alla mediocrità, al politicamente corretto, al conformismo del gregge.
Così Leon si agita come un pazzo nella gabbia per oltre XV anni attività musicale: milita in più di XV gruppi nei quali scrive oltre L canzoni, collabora con decine di artisti valdostani (1)  e nazionali (2) , suona in decine di locali tra Valle d'Aosta, Piemonte e Lombardia e calca numerosi festival del nord ovest italiano(3).
Dal MMIX viene affiancato da un  profeta dell'Apocalisse musicale, Pietro Foresti, produttore che si è fatto le ossa a Los Angeles (4) e che ha prodotto il suo primo album solista, dal titolo provocatorio e controverso:  “Come se fossi dio”.


1.         Tra i tanti Davide Mancini, Los Bastardos, Elettrocirco, Noir Ensemble Trio, El Negro.
2.        Tra cui Alessandro Ranzani dei Movida, Valeria Rossi, Dario Pirovano dei Dari.
3.        Tra cui due apparizioni sul prestigioso palco principale di Tavagnasco Rock, nel MMVIII e nel MMXII,
4.        Tra i suoi credits Tracii Guns – Guns n' Roses e L.A.Guns












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venerdì 15 novembre 2013

IPERSENSIBILITA': il "singolo dei singoli" di OTTODIX

A due anni dal fortunato, fantascientifico e longevo album "Robosapiens" la band festeggia i suoi primi 10 anni con una raccolta di singoli, un particolarissimo libro e due inediti. E ovviamente un tour.


Alessandro Zannier (alias Ottodix), musicista, autore ed artista visivo, torna prepotentemente sulla scena electropop italiana con "I Fantasmi Di Ottodix" (001 Edizioni), prima vera (auto)biografia dell'artista e dell'omonima band; un prodotto tra arte, musica e letteratura, oltre che un tour condiviso assieme al super-drummer-dj Mauro Dix, il chitarrista Toni Massari e il tastierista Rocco Prete.
L'opera è composta da un inquietante libro di racconti illustrati, ispirati agli album pubblicati finora e un cd di 17 singoli contenente ben due inediti, tra i quali l'hit "Ipersensibilità", a promuovere l'intera operazione.

"Ipersensibilità" è la caratteristica che contraddistingue l'adolescenza, le grandi cause della giovinezza e quel modo di amare perdutamente, cause, cose e persone fino a consumarsi, per poi magari abbandonarle. L'autore maliziosamente si rivolge a una giovane ragazza, ma forse anche al ragazzo che non è più, ora che ha "la pelle dura". Ma l'ipersensibilità è anche l'elisir di giovinezza di ogni artista, per questo Ottodix con questo ambiguo brano, tutto sommato ci suggerisce di preservarla più a lungo possibile. "Dopo anni dietro la trincea, ho finito la diplomazia e il mio cuore chiede solo un'eutanasia" oppure " Dopo tutte le promesse infrante ed il crollo di ogni garanzia, qualche piccola vendetta è una terapia" sono solo alcune tra le stoccate di fioretto contenute nel testo, come sempre caratteristica che in Ottodix fa la differenza.

Il singolo è uscito nelle radio il 30 settembre ed è disponibile dal sito di Discipline l'EP contenente anche versioni e remix differenti dei più rappresentativi brani di Ottodix. Il videoclip sarà firmato dal Vittorio De Marin.

La band, sempre più seguita e apprezzata anche live nei club italiani, dopo aver presentato in anteprima assieme ai Baustelle al Suoni Di Marca Festival 2013 il nuovo live, è partita per il suo tour il 28.09.2013 dal MEI di Faenza.



BOOK editore "I Fantasmi Di Ottodix"

VISUAL ART:


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giovedì 14 novembre 2013

RAMONA: il singolo “LE PAROLE PIÙ SEMPLICI” anticipa l’album omonimo

In rotazione radiofonica il brano pop dalle venature rock “LE PAROLE PIÙ SEMPLICI”, primo singolo estratto dal disco omonimo della cantautrice ticinese RAMONA, in uscita ad ottobre.
Il brano “LE PAROLE PIÙ SEMPLICI” (Eden Music), scritto dalla stessa Ramona, racconta l’ennesimo addio per seguire una passione che da sempre l’accompagna, la musica. «Per quanto si possa amare intensamente una persona o un luogo arriva sempre il momento in cui è necessario allontanarsene, almeno per me – racconta Ramona – Perché come una calamita vengo attirata dalla musica e chiedo a chi mi ama di essere compresa per tutti i miei arrivi e perdonata per tutte le mie partenze».


RAMONA si avvicina alla musica fin da giovanissima e, nel corso degli anni, quella che nasce come una passione si trasforma in una vera e propria carriera musicale. La sua voce è conosciuta principalmente in Svizzera, dove Ramona vanta una carriera ventennale, insieme alla sua band Elisir, coronata nel 1997 dal terzo posto al concorso Eurosong.
Nonostante le diverse interruzioni del suo percorso artistico, Ramona ha sempre portato avanti la sua passione per la musica, arrivando ad aprire nel 2011, insieme a Dante Brancatisano (titolare della casa discografica EdenMusic) e  Ivan De Clemente (fonico), Il Villaggio della Musica, una scuola di canto dove segue e motiva i ragazzi nel loro percorso artistico formativo.

giovedì 7 novembre 2013

ALESSANDRO CENEDESE: UN CAFFÈ CON TE il singolo che anticipa 'RomA'

'Un caffè con te'  è una canzone "donna" che si confida in musica. "Le tue cuffie vecchie" sono una sorta di "quella tua maglietta fina"..un feticcio femminile e musicale assieme.
Alessandro Cenedese dopo un'esperienza decennale con la band L.ego di cui è stato fondatore e cantante  ritorna con un disco da solista.
La collezione "RomA" non è propriamente un album ma una collezione appunto che raccoglierà tutte le produzioni che verranno concepite e prodotte durante la sua permanenza a Roma. La Capitale viene vissuta come una sorta di esilio Dantesco e diventa il primo vero concept da solista. Cenedese infatti metterà insieme il materiale semplicemente da un profilo facebook e da un canale youtube definendo questa lattività un "artigianato digitale".


Il video (regia Paolo Marchione) è stato concepito grazie ai primi contatti avuti in questa città. La romanità che traspare vuole essere di un luogo visitato, vissuto e abbandonato.
Alessandro Cenedese: Fondatore e cantante della band L.ego (2002-2012) con cui realizza 3 album, dal 2013 inizia una carriera solista con lo pseudonimo di  "Mandron", sorta di alter ego da utilizzare per le produzioni più alternative. L'attività di autore/compositore e producer sono da sempre accompagnate da progetti che lo vedono in prima linea come promoter e organizzatore di eventi (emergenza live festival-suonica live contest). Trevigiano di origine si trasferisce a Roma nel Febbraio 2013 e decide di "continuare a fare musica".



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