mercoledì 29 dicembre 2021

GEDEM “Anormal” è il nuovo disco del giovane rapper, un viaggio tra i dualismi.

 Un viaggio fra i dualismi partendo dai conflitti per arrivare alla paralisi.



Release Ep 3 dicembre 2021


“Anormal” è la coesistenza tra i conflitti interiori e quelli esteriori. È la consapevolezza di essere insoddisfatti, costantemente alla ricerca di una verità. 

«Siamo il risultato di tanti modelli che emuliamo, inconsciamente, ogni giorno, i difetti sono errori di sistema che ci rendono singolari. Questo disco è ogni mio errore, ogni mio difetto, ogni mio dettaglio, nudi agli occhi di tutti. Sono io, non quello che vorrei essere, non quello che gli altri vogliono che sia» racconta Gedem 

“Anormal” è un percorso, un viaggio, in cui la rabbia viene assimilata e fatta arte.


L’intero disco e i suoi 14 brani sono basati sui rapporti dualistici di causa ed effetto che accoppiano i brani nei concetti di conflitto, speranza, tempo, verità, biografia , squilibrio e paralisi. 


Proprio sul primo concetto - conflitto - si svela il dualismo fra la title track “Anormal” e il suo opposto “Non vi sopporto”.


CAUSA: ANORMAL 

Hai passato gli ultimi 3 anni di vita in un contesto in cui ció che sei non è mai abbastanza per gli  altri, di contro gli altri non sono mai abbastanza per te: insoddisfazione. Cominci a chiederti se sei la persona giusta nel posto sbagliato o la persona sbagliata nel posto giusto. Chi puoi biasimare a questo punto? È reale il problema o è tutto nella tua testa? La verità è nel mezzo. Vedono una tela, ma è bianca ed io non esisto. 


CONSEGUENZA: NON VI SOPPORTO Il modo migliore di comprendere il problema è combatterlo. Quando l’arte nasce dal silenzio ha bisogno di far casino, cercando sempre una guerra dopo una pace. 


Ogni brano è stato "tradotto" visivamente da artwork realizzati da artisti emergenti.


Etichetta: Autoproduzione

Release Ep 3 dicembre 2021


Contatti e social 


INSTAGRAM @gedem.it 

OFFICIAL SITE www.gedem.it

SPOTIFY urly.it/3gzhq


BIO


Gabriele Di Marzio, classe 2000, è un giovane artista foggiano che si è fatto strada nell’ambito della scena rap/hip hop foggiana e pugliese con la pubblicazione dell’album “Face 2 Face”, prodotto da Giorgio Di Dio, e di un singolo, “Mirror”, prodotto da Antonio Bosco e Feliciano Chiriaco. Ha aperto concerti di artisti come Claver Gold e Inoki ed è stato selezionato da Mezzosangue per la partecipazione all’Hurricane Tournament tenutosi a Bari l’8 dicembre 2019. 

Amante dell’old school, le sonorità del progetto variano dal rap funky dei primi anni 2000 a quelle più dure e moderne dell’ultimo periodo, lasciando spazio a ritornelli R&B, come Poison, che gode della collaborazione con Francesca Sevi, in arte Missey.


SYNESIS “What The Hell Is This World” è il singolo d'esordio del duo rock.

 Un incoraggiamento alla presa di coscienza sull'attuale situazione globale, un grido di dolore e ricerca di giustizia. 



Sulle piattaforme digitali dal 31 dicembre


I Synesis scelgono l’ultimo giorno dell’anno per pubblicare il loro primo singolo “What The Hell Is This World”, un invito alla presa di coscienza dentro una situazione contemporanea complessa, che grida il proprio dolore e la volontà di giustizia.

Il brano vuole ispirare chi ascolta a una riflessione, attraverso la cruda e realistica, descrizione delle criticità della società attuale, incoraggiando la difesa di un’autentica libertà a cui tutti possono aspirare. 


A caratterizzarlo toni forti e suoni d’impatto, che vogliono trasmettere la forza della giustizia, morbida poesia di una chitarra che vibra, narra, svela, emoziona. I Synesis sono Aken Ankil, chitarrista e compositore e Matthew mcCastles, cantante. 


I "Synesis", termine greco dai molteplici significati, tra i quali "comprendere per discernere", affermano che questo brano é solo il primo di una lunga serie di singoli rappresentativi del loro progetto: la ricerca della verità ed il miglioramento della civiltà umana e della sua casa natale, il pianeta Terra. 



Autoproduzione

Release singolo: 31 dicembre 2021

Radio date: 4 gennaio 2021



CONTATTI E SOCIAL 


Instagram https://www.instagram.com/synesisrockband/

Facebook https://www.facebook.com/Synesis-107460028456620

Twitch https://www.twitch.tv/synesisrockband

Spotify https://open.spotify.com/artist/1MOM8HtBcV7OC0YrVdpPT6?si=BARAMnIfQWymsP0stnTevQ&utm_source=copy-link&nd=1




BIO


Aken Ankil e Matthew mcCastles, chitarrista e cantante, si conoscono fin da bambini e dall’età adolescenziale fino alla maggiore età, tra il 2012 e il 2019, hanno seguito in maniera autonoma la loro carriera musicale ricca di soddisfazioni e divertimento, vincendo concorsi e premi locali con la loro precedente rock cover band. 

Nel 2019, Aken decide di lasciare tutto e dopo due anni di ritiro, sacrificio e lavoro sulla propria musica, nel 2021propone a Matthew mcCastles l’idea di un nuovo progetto che coinvolga esclusivamente la loro personale arte.

Avendo a cuore la propria riservatezza, i due artisti al momento decidono di non rivelare altro riguardo la loro vita privata, ma invitano i loro ascoltatori a seguire il loro percorso avendo modo così di poterli conoscere meglio tramite le loro creazioni.


venerdì 10 dicembre 2021

BARDOMAGNO “Hanno ucciso Carlo Magno” è il nuovo singolo che omaggia un classico pop degli anni ‘90 e una delle figure storiche più importanti d’Europa

  Storia e cultura popolare si fondono ancora una volta con il linguaggio tipico della community di Feudalesimo e Libertà

In radio dal 10 dicembre

 

Nonostante siano passati 1200 anni dalla scomparsa di Carlo Magno, l’Imperatore e i suoi insegnamenti permangono nei cuori e nelle orecchie. “Hanno Ucciso Carlo Magno” vuole infatti, rimembrare le gesta degli ultimi giorni del primo sovrano che unì l’Europa sotto un’unica egida, quella del Sacro Romano Impero. Per rendere giustizia al nome di Carlo, i BardoMagno hanno scoperto un antico tomo impolverato su cui un quasi ormai dimenticato musico dal nome di Massimus Spezza Ali, compose una canzone per onorare il vecchio sovrano. 

Reinterpretando così quella melodia in chiave folk rock/pop, i BardoMagno vogliono far danzare e brindare le genti all’Imperatore oggi così come allora.

Hanno Ucciso Carlo Magno è stata scritta e composta dalla gorgogliante voce di Valerio Storch (NANOWAR OF Steel), noto Abdul il Bardo e dal ferreo pugno di Feudalesimo e Libertà. Vanta inoltre l’ormai fissa collaborazione del Gran Calippo d’Oriente alias Maurizio Cardullo, al basso/cittern/cornamuse, e di Fra’ Casso da Montalcino ovvero Edoardo Sala, entrambi ex folkstone, alle funamboliche percussioni e ritmiche. Il tutto musicato appositamente per immergersi nella nuova modernità medievale Made in Aquisgrana.

Feudalesimo e Libertà è la community nata su Facebook quasi dieci anni fa e giunta a contare più di 700 mila followers. Nei fatti la più grande community sul Medioevo d’Italia. 

Con un taglio sempre ironico la pagina rilegge accadimenti della vita quotidiana in chiave medievale e da questo progetto nel 2019 è nato BardoMagno, la band della community, ma sarebbe il caso di dire «gli istrionici menestrelli de lo Imperatore». 

«Che fine ha fatto Carlo Magno? Nessuno tra lo volgo lo sa. V’è chi narra che a farlo fuori sian stati i Sassoni. V’è invece, chi narra sia stato qualche venditore di vin brulè vendocatosi per qualche sgarro». 



Etichetta: Feudalesimo e libertà Records

Radio date: 10 dicembre 2021

 

Apparizioni televisive e collaborazioni:

 

ITALIA’S GOT TALENT

 

CERVEZA E LATIFONDO con MINIMAD e DON ALEMANNO

 

LINK SOCIAL 

SPOTIFY http://bit.ly/BardoMagnoSpotyBio 

YOUTUBE http://bit.ly/BardoMagnoYouTubeBio 

FACEBOOK https://www.facebook.com/BardoMagnoBand/ 

 

Chi è BardoMagno

BardoMagno è il progetto musicale di Feudalesimo e Libertà, una community nata su Facebook nel dicembre 2012 che conta ad oggi più di 700 mila followers, raccogliendo gran parte degli appassionati di storia, videogames e fumetto, può essere considerata la più grande community sul medioevo d’Italia.

“Servendo et seguitando” gli ideali del sistema feudale, BardoMagno è la diretta espressione della voce de “Lo Imperatore” fatta in musica, cosicché “financo lo più analfabeta delli villici possa istruirsi via auricolae allo soave et rassicurante pugno di ferro imperiale".

Ad aprile del 2019 è uscito il loro album di debutto “VOL. I”, in collaborazione con la Black Dingo production che trasla in chiave satirica i più noti brani della tradizione musicale italiana oltre a proprie composizioni. La loro opera prima è un concentrato di musica folk rock dai testi in neo-medievale.

 

Chi è Feudalesimo e Libertà

La community di Feudalesimo e Libertà nata su Facebook in occasione delle elezioni politiche del 2012. Feudalesimo e Libertà ha fin da subito avuto grande successo per aver introdotto un nuovo modo di fare satira e umorismo sul web: fingersi un finto partito politico che proponeva soluzioni feudali – spesso contradditorie e volutamente enfatizzate - a problematiche odierne. Un grande gioco di ruolo nel quale i “sodali” di FEL vengono quotidianamente coinvolti grazie all’utilizzo dell’ormai tipico linguaggio “neo-volgare”, e all’universo dove i cliché tipici del “Medioevo” vengono valorizzati per evidenziare gli eccessi e le incongruenze politiche o di costume dei nostri tempi.

Feudalesimo e Libertà può vantare un pubblico particolarmente affiatato e affezionato al brand, tanto da consentire di vincere per due anni consecutivi (2016 e 2017) il premio per la Miglior Community e come Miglior Pagina Facebook (2013) ai Macchianera Awards, gli “Oscar della Rete” italiani. Feudalesimo e Libertà è presente anche su Instagram e Twitter, raccogliendo altre decine di migliaia di seguaci.

Fuori dai social, FEL raccoglie una larga platea di affezionati che partecipa alle attività lungo tutto il territorio italiano: dal raduno di FEL a Milano, all’Etna Comics di Catania, passando per Padova, Bologna, Lucca, Napoli e diverse città in cui vengono proposte festival del gioco e del fumetto.

 

FACEBOOK https://www.facebook.com/feudalesimoeliberta/

INSTAGRAM https://www.instagram.com/feudalesimoeliberta/

WEBSITE https://www.feudalesimoeliberta.com/

MELINA “Come hai detto?” è l'inno all'inadeguatezza che anticipa il primo Ep della cantautrice

 Un inno all'inadeguatezza, all'incomunicabilità ed ai sogni ad occhi aperti



In radio dal 10 dicembre


“Come hai detto?” racconta la voglia di non scendere a compromessi con la superficialità e le chiacchiere. Un autoritratto ironico caratterizzato dalla presenza di molti effetti sorpresa, a sottolineare il bizzarro scontro tra sogno e realtà. Al centro del brano l’idea di non riuscire ad affermarsi, comunicare, restare ancorati al presente. Lontano dal chiacchiericcio e dalla superficialità c'è chi preferisce lasciare la mente libera di vagare, di fantasticare, di visualizzare, di immaginare, di ricordare. Una canzone dedicata a chi, se non ha niente da dire, preferisce andare via piuttosto che cimentarsi in discorsi vuoti. Il tutto raccontato sul delicato equilibrio di un suono che nasce dall’improvvisazione, attinge al jazz con armonie pop e abbraccia ritmi di influenza latin


«Alcune persone fanno fatica a restare ancorate alla realtà non perchè non vogliano ascoltare, ma perchè sono sovrastate dalle sottotrame emotive del momento, dal loro flusso interiore e da ciò che di pancia l'altro sta trasmettendo. Questo brano è dedicato a tutti quelli che si riconosceranno nelle mie parole. » Melina.  


Composto e arrangiato da Carmen Lina Ferrante, registrato allo studio Spectrum di Roberto Passuti, Mixato e Masterizzato da Filippo Bubbico (Soundvillage Studio Records), con Diana Paiva Cruz alla batteria, Sergio Mariotti al basso, Giovanni Ghizzani al pianoforte, Federico Privitera alla tromba, Joele Gerardi al trombone e Matteo Valentini al sax contralto. 


Autoproduzione

Radiodate: 10 dicembre 2021


Social


Instagram: https://www.instagram.com/melina_carmenferrante/

Facebook: https://www.facebook.com/Melina.CarmenFerrante




BIO

 

Carmen Lina Ferrante alias Melina, nasce nel 1996 a Canosa di Puglia (BT) e vive e studia a Bologna dal 2016. Durante la sua vita si è dedicata a tutte le arti: ha studiato Tip Tap per 3 anni, danza classica e contemporanea per 15 anni, ha partecipato come attrice in vari spettacoli del collettivo teatrale della sua città e disegna. Il filo conduttore della sua vita però è sempre stata la musica, respirata in famiglia grazie ai suoi genitori. 

Cresciuta tra le note dei cantautori italiani e della musica popolare salentina, si è avvicinata allo studio della musica ad 11 anni, prima con il direttore d'orchestra Salvatore Sica, poi con il pianista jazz Pietro Lomuscio e la cantante Floriana Casiero.

Dopo aver studiato canto moderno, ha scelto di dedicarsi all’improvvisazione vocale con Gianna Montecalvo per poi accedere al conservatorio G.B. Martini di Bologna, dove, con la docente Diana Torto, ha conseguito il Diploma Accademico di I Livello in Canto jazz. Parallelamente agli studi accademici ha seguito un percorso individuale di tecnica vocale ma soprattutto di profonda crescita artistica con Albert Hera, specializzato in circlesinging e one man band, con il quale dal 2019 fa parte del gruppo vocale “Real Circle Project”. Con quest’ultimo ha cantato al Moncalieri jazz festival 2019, ha partecipato al convegno "La voce artistica" di Ravenna per la presentazione del microfono a sei dimensioni della Sound6d ed ha preso parte all’opera "Beatrice", composta e diretta da Roger Treece (arrangiatore di Bobby McFerrin candidato a 3 Grammy Awards) con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, Rita Marcotulli, Pino Insegno e Alessia Navarro.

Durante gli anni ha suonato in duo, trio, quartetto, big band jazz ed orchestra classica, con band pop, soul e funky, per svariati eventi, locali e associazioni, tra cui Binario 69, Guasto Village, Cantina Bentivoglio Bologna jazz festival, Moncalieri jazz festival, Italian Swiss jazz Festival, Bologna Festival, Iuc Concerti alla Sapienza e Ferrara Musica.

Nel 2021 ha partecipato al concorso nazionale Chicco Bettinardi per nuovi talenti del jazz italiano vincendo il primo premio della sezione cantanti. Sempre nel 2021 ha registrato il suo primo EP di inediti “Esiste!” dando il via al suo progetto solista “Melina”: influenzata dal pop jazz italiano e da artisti come Agnes Obel, Barbatuques e Tune Yards, ricerca una sonorità che sappia esprimere in modo essenziale, originale e profondo la sua introspettività giocosa e colorata. 


lunedì 6 dicembre 2021

PREMIO CITTA' DI QUILIANO: 10 e 11 dicembre Premio per la Canzone d'Autore Emergente in provincia di Savona con ospiti Vasco Brondi, Mauro Ermanno Giovanardi, Gianluca De Rubertis, Federico Sirianni ed Helle

  Presentazione pubblica al Media Center della cittadina in provincia di Savona venerdì 10 dicembre alle ore 17


   


Dopo il contest nazionale che ha individuato ben 43 artisti pre-selezionati tra le moltissime proposte musicali provenienti da tutta Italia e anche dall’estero, sono stati individuati i 12 artisti che si esibiranno al PREMIO CITTA’ DI QUILIANO, venerdì 10 e sabato 11 dicembre al Teatro Nuovo di Valleggia, Quiliano (SV), per concorrere all’assegnazione del “Premio nazionale per la Canzone d’Autore Emergente”.


Ecco l’elenco:


Ella Nadì (Eleonora Cappelluti) da Torino;

Donix (Donatella Scarpato) da Pollena Trocchia (Napoli);

Massimiliano D'Ambrosio, da Roma

Innocente (Giorgio Innocente), da Salice Salentino (Lecce)

Fran (Francesco Paolo Somma), da Castellammare di Stabia (NA)

Juri Mattia, da Palestrina (RM)

Emma Pescio, da  Vado Ligure (SV)

Roberto Pezzini, da Gubbio

Nicola Paltrinieri, da Arezzo

Marco Francia, da Cairo Montenotte (SV)

Noma (Greta Dressino), da Finale Ligure (SV)

Christian Gullone, da Sanremo (IM).


La manifestazione ha come obiettivo la valorizzazione di cantautori e gruppi emergenti, promuovendo artisti rappresentativi delle tendenze in atto nella canzone italiana. In sala sarà presente una prestigiosa giuria con produttori, giornalisti e cantautori di fama nazionale.


Novità assoluta di questa edizione l'istituzione del Media Center che verrà allestito presso la Biblioteca Comunale in Piazza Costituzione, sempre a Quiliano, e che sarà aperto al pubblico con ingresso libero venerdì 10 alle ore 17.00 per la presentazione degli artisti e della giuria, e sabato 11 alle ore 11.00 per un altro incontro con i protagonisti della manifestazione.


Nelle due serate saranno ospiti anche prestigiosi protagonisti della canzone d’autore italiana: tra cui Vasco Brondi (Le Luci della Centrale Elettrica) a cui verrà consegnato il premio “Un Autore per la Musica Italiana”, poi Gianluca De Rubertis e Mauro Ermanno Giovanardi.


Venerdì 10 sarà ospite anche Federico Sirianni, considerato tra i più importanti eredi del cantautorato genovese, che verrà premiato per il suo nuovo album “Maqroll”.


Tra gli altri ospiti sarà presente Helle, cantante e producer bolognese vincitrice del "Premio Lunezia New Mood" per le nuove proposte.


Durante la manifestazione si esibiranno anche Anna Luppi, vincitrice della scorsa edizione, e Jacopo Perosino, vincitore lo scorso anno del premio per il miglior testo, oltre ad alcuni artisti locali che hanno recentemente avuto un successo di respiro nazionale: Arianna Manca, Jacopo Ottonello e Marco Caudullo.


A condurre le serate Sabrina Calcagno e Silvia Paonessa.


L’evento è organizzato dall’Associazione Culturale E20, in collaborazione con la “Rete dei Festival”, con il patrocinio della Città di Quiliano e del “M.E.I. – Meeting degli Indipendenti” e la direzione artistica di Roberto Grossi.


La serata di venerdì 10 è a ingresso libero (su prenotazione, fino a esaurimento posti), mentre per la serata di sabato 11 è previsto un biglietto di € 12.00.



Per prenotazioni si può scrivere alla email e20associazioneculturale@gmail.com oppure telefonare al numero 335 6671370


Facebook https://www.facebook.com/Premio-Nazionale-per-la-Canzone-dAutore-Emergente-175949839230622/ 



EVENTO FB https://fb.me/e/4s7BXlyJu 


CISCO: "Per sempre giovani" è il toccante ricordo in musica delle giovani vittime della strage del Salvemini del 6 dicembre 1990.

 Il brano è contenuto in “Canzoni dalla soffitta” disco con cui il cantautore emiliano celebra i 30 anni di carriera


 



In radio dal 6 dicembre


Il 6 dicembre 1990 un aereo in avaria abbandonato dal pilota precipita nell’aula di una scuola superiore di Casalecchio di Reno. Muoiono 12 ragazzi e un tredicesimo si suicida poco tempo dopo, ma quella strage che porta il nome dell’Istituto Salvemini in cui accadde, è rimasta impunita e senza memoria. Lo scorso anno, in occasione dei trent’anni dai fatti, Cisco e l'associazione delle vittime si sono incontrati. Ne è nato un brano che racconta gli avvenimenti con gli occhi di un sedicenne degli anni Novanta. Lo stesso titolo della canzone è stato scelto per il documentario girato dal giornalista Stefano Ferrari e per la grafic novel pubblicata a ricordo delle vittime.  


Il brano è contenuto in “Canzoni dalla soffitta” l’ultimo album del cantautore emiliano, un lavoro che nasce dai rapporti con gli altri nel momento esatto in cui l’idea stessa del contatto con le persone è stata messa in discussione. In questo nuovo progetto discografico di Cisco ci sono gli amici di sempre, la voglia di parlare alle nuove generazioni, raccontando loro di chi ci ha lasciato e, allo stesso tempo, è un disco che scava a fondo nella storia musicale del suo autore, a 30 anni di distanza da quel febbraio 1992 in cui salì per la prima volta sul palco con i Modena City Ramblers


Dicono di “Canzoni dalla soffitta”


«C’è spazio per la nostalgia con Riportando tutto a casa o in cover in cui vengono omaggiate le spoglie di Tom Joad e i fiori morti degli Stones, così come anche il ricordo di Erriquez non può non provocare il classico groppo in gola: forse ogni tanto è utile ritrovare la purezza e l’ingenuità di quei pomeriggi passati a cantare sotto il palco di Piazza San Giovanni». Rumore


«Più che un disco è una vera esperienza alla quale non posso rinunciare, fosse solo per il prezioso valore che la memoria porta con se. “Canzoni dalla soffitta” e “Live dalla soffitta” sono un disco solo, un’opera in due momenti unici, un prezioso viaggio di memoria, di storia, di nostalgia e di fragilità». Indie roccia


«Cisco ha fatto le cose in grande e in questi due dischi ci trovate tutto il suo universo musicale ed umano, un lavoro in bilico tra una serena nostalgia e una grinta futura. Canzoni dalla soffitta che spazzano via la polvere, per volare libere». Il popolo del blues


C e P Cisco produzioni

Edizioni Impronta 

Radio date: 6 dicembre 2021

Release album: 29 ottobre 2021


CONTATTI E SOCIAL


WWW www.ciscovox.it

Facebook https://www.facebook.com/ciscobellotti

Instagram https://www.instagram.com/stefano_cisco_bellotti/




BIO


Stefano Bellotti, in arte Cisco (nato a Carpi, il 29 luglio 1968), è un cantautore italiano di musica folk rock.

Nel 1992 entra a far parte di una band appena formatasi, i Modena City Ramblers, e ci rimane fino al finire del 2005, collezionando oltre 1.200 date in Italia e in Europa e vendendo circa un milione di dischi.

Con i Modena realizza 8 album: “Riportando tutto a casa” (1994), “La grande famiglia” (1996), “Terra e libertà”(1997),  “Raccolti” (1998),  “Fuori campo” (1999),  “Radio Rebelde” (2002),  “Viva la vida y muera la muerte!” (2004) e “Appunti partigiani”(2005)
Nel 2006 inizia la sua carriera da solista pubblicando il disco “La lunga notte”, a cui seguono “Il mulo” nel 2008, “Fuori i secondi” nel 2012, “Matrimoni e funerali” nel 2015, “I Dinosauri” nel 2016 questo  in collaborazione con gli amici “ex Ramblers”, Giovanni Rubbiani ed Alberto Cottica. 
Sono inoltre usciti nel 2009 l'album live “Dal vivo - Volume uno” e del 2013 il “Dal vivo – Volume due”.
 È del 2019 l’ultimo lavoro musicale “Indiani & Cowboy” registrato in Texas ad Austin insieme a Rick del Castillo, produttore americano.

Nei 15 anni di carriera da solista si susseguono concerti in piazze e feste popolari e tour nei teatri e nei club di tutt’Italia. Per citarne alcuni: del 2007 è il “Venite a vedere tour”, del dicembre 2009  è il tour “'40 anni, storie di Ramblers, d'innocenza, d'esperienza in una formazione inedita insieme a Giovanni Rubbiani e Alberto Cottica, tutti e tre ex Modena City Ramblers; del 2014 è il tour “Oh Belli Ciao” di presentazione dell'autobiografia romanzata scritta a quattro mani con l'amico Carlo Albè che lo accompagna sul palco in uno spettacolo di musica e parole. Nell’autunno-inverno del 2016 c’è una mini tournée de “I Dinosauri” a seguito dell’uscita dell’album omonimo con i due amici ex Ramblers. Tra la fine del 2017 e i primi mesi del 2018 Cisco è impegnato in un fortunato tour teatrale che lo vede sul palco a proporre i suoi pezzi che meglio si prestano alle melodie “in acustico” assieme alle trombe di Simone Copellini e alle chitarre di Max Frignani.

Nell’autunno 2018 è nuovamente nei teatri italiani a fianco dello scrittore Carlo Albè con lo spettacolo di teatro-canzone dal titolo “Adda Venì Baffone”.

È dell’autunno-inverno 2019 la nuova avventura sul palco di teatri e club di tutt’Italia “Combat Folk Tour”, progetto musicale nato per festeggiare la maggiore età del disco “Novecento”, pubblicato da Cisco e la Casa del Vento nel 2001, assieme a lui sul palco Luca Lanzi, musicista e cantante della Casa Del Vento, e Francesco “Fry” Moneti, violinista dei MCR. 

Impossibile non citare l’esibizione al Concerto del Primo Maggio a Roma nel 2009, da solo col suo bodhrán davanti ad un pubblico di 800 mila  persone.

Cisco ha inoltre collaborato in spettacoli e concerti con: la Casa del vento, Ginevra Di Marco, la Bandabardò, le Mondine di Novi, i Nomadi, Giulio Cavalli e il “The Liberation Project ideato da Dan Chiorboli insieme a Phil Manzanera (Chitarrista dei Roxy Music).

Durante tutto il periodo del primo lockdown della pandemia, tra marzo e maggio 2020, si collega attraverso i suoi canali social di Facebook e Instagram, quasi quotidianamente regalando “Le canzoni dalla soffitta”, brani tratti dal suo repertorio e alcune cover, in acustico, voce e chitarra, ottenendo uno straordinario numero di visualizzazioni e contatti.


venerdì 3 dicembre 2021

VITTORIA “California” è il singolo dalle sonorità synth pop con cui la cantautrice toscana parteciperà a Sanremo Giovani 2021

 Un brano dove la giovane artista parla del suo rapporto con la musica attraverso sonorità synth pop contemporanee



in radio dal 3 dicembre


Dopo aver vinto il concorso Area Sanremo, Vittoria si è aggiudicata anche un posto nella nuova edizione di Sanremo Giovani 2021, la trasmissione Rai che darà la possibilità a due dei dodici partecipanti, di calcare il palco del Festival di Sanremo.

«“California” l’ho scritta durante un viaggio poco prima del primo lockdown e racconta del mio rapporto dualistico con la musica. Ho immaginato due figure: California e Gaultier. California è la parte esteriore di me e delle mia musica, quella che spesso traspare, la parte più sciolta, divertente ed esuberante; mentre Gaultier richiama la mia parte più fine, intima e nascosta, quella che davvero riesce a trasmettere la mia arte.

Un grazie enorme va a Mirko Mangano, il mio produttore, che riesce con me a creare il mondo sonoro che avevo immaginato fin da subito.

Sono veramente felice di poter cantare questa canzone a Sanremo Giovani poiché è un brano che mi rappresenta fino in fondo ed essendo anche il mio brano d’esordio, personalmente è una bella soddisfazione.» Vittoria

 

Etichetta: Rusty Records


Produzione: Media Wave - Mirko Mangano


Radio date: 3 dicembre 2021

 

LINK SOCIAL

Instagram www.instagram.com/vijctoria/?hl=it 

 

BIO

Vittoria Sarti, in arte VITTORIA, nasce a Pontremoli il 27 ottobre 2003. Fin dalla tenera età, comunica attraverso l’Arte; prima col disegno e arti figurative,successivamente con la musica e nella scrittura. Impugnare una chitarra o una matita diventa la sua quotidianità. 

Durante il percorso di formazione artistica,le influenze musicali che la segnano maggiormente sono il punk, l’R&B e l’hip-hop lasciando comunque spazio ad ascolti più ampi e diversi.  Partecipa fin da giovane a manifestazioni canore che l’hanno fatta crescere artisticamente, fino al Cantagiro 2019 dove vince nella categoria “New Voice” aggiudicandosi la realizzazione di un brano in studio di registrazione.

La scelta dello studio cade sulla Media Wave di Massa e così avviene l’incontro con il suo attuale produttore artistico Mirko Mangano. È con lui che Vittoria comincia un vero percorso artistico professionale arrivando al suo primo contratto discografico con l’etichetta Rusty Records.  Vittoria scrive e compone i suoi brani e grazie alla sinergia col suo produttore i pezzi prendono forma e sostanza esattamente come la sua identità artistica.

Il primo brano che vede la luce è “California” con il quale vince “Area Sanremo 2021”. Scelta dalla commissione Rai,  Vittoria  è fra i quattro artisti che parteciperanno a Sanremo Giovani 2021 la trasmissione RAI che darà la possibilità a due dei dodici partecipanti di calcare il palco del Teatro Ariston per l’edizione 2022 del Festival di Sanremo.