giovedì 28 maggio 2015

MICHELANGELO GIORDANO: “LE STRADE POPOLARI” è il disco d'esordio dell’artista escluso da Sanremo per i “troppi voti”





Il cantautore che ha condotto il festival di Sanremo nell'aula del tribunale esce con il suo primo album: un viaggio musicale tra tradizione popolare e contemporaneità.


Guarda qui il video di “Chi bussa alla porta”:



"Le strade popolari" è il nuovo album del cantautore Michelangelo Giordano che include 11 brani scritti dallo stesso cantautore ed arrangiati dal produttore artistico Stefano Pulga (già produttore di Edoardo Bennato ed arrangiatore, tra gli altri, per Gilbert Montagnè). L'album ha una netta impronta cantautorale, arricchito da sonorità etniche mediterranee. Un’attenzione particolare viene prestata da Michelangelo nella cura dei testi di ogni singolo brano dell'album. Oltre a canzoni autobiografiche, sono presenti brani di denuncia e impegno sociale che, il cantautore calabrese, decide di trattare a volte con una pungente ed originale ironia come nei brani "Chi bussa alla porta" e "Il paesino di periferia"; altre volte in modo crudo, schietto e spietato come nel brano "Nella stanza chiusa a chiave" ispirato alla storia di Natascha Kampusch; oppure in "Non cangiunu li cosi" in cui punta il dito contro le criminalità mafiose, l'abuso di potere e l'omertà.
Invece, per parlare d'amore Michelangelo Giordano cerca una maturità dettata da viscerali esperienze personali come nel brano "L'amore ci chiede amore" che diventa un inno universale all'amore.
Nell'album sono presenti anche due brani, "Dolce e amara" e "Sutta a luna", che Michelangelo Giordano dedica alla sua terra d'origine e che rappresentano perfettamente la bellezza ed i contrasti delle terre del Sud.

La Gazzetta del Sud del 16/03/2015: «il CD è profondamente imbevuto di sonorità e di culture mediterranee, e alcuni dei brani sono stati scritti dall'autore in dialetto calabrese.»

Il Gazzettino della Calabria del 16/03/2015: «nel suo nuovo cd sono presenti alcuni brani in dialetto calabrese, Giordano è autore dei testi per un lavoro prettamente cantautorale, ricco di sonorità etniche mediterranee.»


BIO
Michelangelo Giordano, autore, compositore ed interprete di tutti i suoi brani, nasce a Reggio Calabria dove muove i primi passi nella musica.
Nel 2004 frequenta il seminario di composizione tenuto dal CET, dai suoi docenti e dal Presidente e Fondatore Mogol.
Nel 2006 una sua canzone viene selezionata dalla casa discografica Carosello Records per partecipare al Cornetto Free Music Festival dove approda in finale esibendosi all'Alcatraz di Milano davanti alle telecamere di All Music. Nell'estate 2006, Michelangelo, apre alcuni concerti della tournée Passaporto del cantante Gatto Panceri.
Grazie all'incontro con il discografico Piero La Falce, nel 2009 pubblica un singolo con la casa discografica Steam Roller/Halidon.
Nel 2012 è tra i vincitori della selezione on line Sanremo Social e partecipa al programma televisivo di Rai Uno "Sanremo Social Day La Scelta" condotto da Gianni Morandi.
La sensibilità compositiva del cantautore Michelangelo Giordano, viene riconosciuta all'interno del concorso Voci per la Libertà-Una Canzone per Amnesty, dove si aggiudica il Premio Web Una Canzone per Amnesty 2013 per il suo impegno artistico nella tutela dei diritti umani.
L'incontro col produttore artistico Stefano Pulga (già produttore, tra gli altri, di Edoardo Bennato), ha spinto Michelangelo ad una costante ricerca musicale personale che mette completamente a nudo la sua anima.
Nei primi mesi del 2015, fa notizia l'esclusione di Michelangelo Giordano dalle selezioni dell'ultimo Festival di Sanremo di cui hanno parlato vari quotidiani e notiziari nazionali (Il Tempo, Il Giorno, Libero Quotidiano, Ansa, Il Giornale, La Gazzetta del Sud, ecc.) per il coraggio dimostrato dal cantautore calabrese....lo stesso coraggio che Michelangelo cerca quando scrive canzoni di denuncia con occhi attenti al mondo che lo circonda.



LINK DELLE PUBBLICAZIONI PIÙ IMPORTANTI USCITE IN MERITO ALLA QUESTIONE:





Francesca Zizzari 

francesca@laltoparlante.it - tel. 328 4161425

lunedì 25 maggio 2015

MARCELLO SUTERA esce col suo nuovo singolo MEMORY




È il secondo singolo estratto che anticipa l’album in uscita a settembre dal titolo “MEMORY 1977 – 2015”


Nel brano ha suonato Alfredo Golino uno tra i batteristi più apprezzati, tanti musicisti collaboratori come Alessandro Altarocca (Tastiere), Nicola Peruch (Pianoforte), Javier Eduardo Maffei (Sax), Angelo Adamo (Armonica) e Luca Mattioni (Percussioni).
Inoltre ha suonato la chitarra un gradissimo Bruno Mariani, produttore di Lucio Dalla e Luca Carboni. Infine i cori sono di Gloria Turrini.

Il brano è stato scritto da Marcello Sutera, Bruno Mariani, Nicola Peruch, Alessandro Altarocca, Javier Eduardo Maffei e Luca Mattioni.



BIO
Marcello Sutera nasce a Cervia il 1 Luglio 1977. Suo fratello maggiore Massimo (noto bassista del panorama leggero italiano che ha lavorato con artisti quali Lucio Dalla, Luca Carboni, Biagio Antonacci, Andrea Mingardi, Gerardina Trovato) gli trasmette la grande passione per il basso, passione che Marcello coltiva come autodidatta, iniziando già da ragazzino a suonare con varie formazioni in giro per i locali di tutta Italia.
Dal 2002 al 2006 è product endorsement per la Fender ; nel 2003 è in “Bagus Spring tour” con Cesare Cremonini; nel 2004 suona con Walfredo Reyes e Nick D’Virgilio; nel 2010 produce e partecipa al progetto EGO, in trio con il pianista Nicola Peruch e la cantante Tanya Michelle, progetto che lo porta ad aprire concerti di Joe Cocker, James Blunt, Randy Crawford, Incognito; nel 2010 produce insieme a Rolando D’ Angeli il singolo dei Four Crackers feat. Kelly Joyce “ Wake up “; nel 2011 realizza il progetto personale “ THE START POINT “ insieme agli amici Nicola Peruch e Alessandro Altarocca, registrando un album con la partecipazione di prestigiosi musicisti di fama mondiale: Gary Novak, Eric Marienthal, Dennis Chambers, Peter Erskine, John Abercrombie, Bob Franceschini, Mark Sherman, Lenny White e con artisti italiani quali Fabio Nobile, Simone La Maida e Giorgio Secco; nel 2012 è in tour con Dennis Chambers, Eric Marienthal organizza da Artemedios e Caprioni eventi e la partecipazione di Eduardo Javier Maffei;
nel 2013 apre il concerto del gruppo statunitense Tribal Tech; nel 2013 suona all’ Hendrix Day di Poviglio (Mo) in formazione con Scott Henderson e Adriano Molinari; nel 2014 è nel tour internazionale con il chitarrista italo-australiano Frank Gambale.
Sempre nel 2014 con il progetto The Start Point accompagna Rassel Peterson.
Ha accompagnato in live session numerosi artisti tra cui: Mario Biondi, Luisa Corna, Franco Califano, Irene Grandi Elisa, Loretta Grace, Kelly Joyce, Vhelade, Karima, Rossella Key, Vanessa Haynes (Incognito), Diego Vilar, Valentina Monetta, Bobby Johnson, David Blank, Gloria Turrini, Carlotta Cortesi, Checco (Giganti), Luana Babini, Werther Rocca, Denny Losito, Tanya Michelle.

Etichetta: Collettivo Funk



Francesca Zizzari 

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ALESSANDRO TUVO: il chitarrista modern-metal esce col singolo SEPTEMBER’S TALES



È l'unico brano "soft" contenuto nel suo Ep "Declaration of ignorance", progetto completamente strumentale.

È un pezzo che si discosta totalmente dal metal, infatti risulterà insolito per la peculiarità per cui è conosciuto Alessandro Tuvo, ma ci teneva particolarmente ad inserirlo nel suo EP in quanto rappresenta il suo unico ed umile modo di dire "grazie di cuore" ad Aldo Settembre, amico di famiglia scomparso di recente, una persona che per lui è stata, fino all'ultimo, un vero e proprio faro, un esempio ed un amico fidato.

Declaration of ignorance” è un EP che nasce dall'esigenza di realizzare un lavoro che Alessandro potesse sentire totalmente suo e che lo rispecchiasse nella totalità.
È composto da quattro brani in cui il chitarrista ha voluto provare a sfruttare le capacità tecniche raggiunte durante gli anni di studio, mettendole al servizio dell'ignoranza, ovvero il modo in cui gli piace definire la parte creativa di un musicista. Da qui nasce il titolo “Declaration of ignorance”.

BIO
Inizia gli studi musicali nel 2006, presso la scuola civica di Voghera. Appassionatosi allo strumento, a due anni di distanza, decide di iscriversi alla Rock Guitar Academy, sotto gli insegnamenti del Maestro Roberto Fazari, al CCR®; per poi passare successivamente all’MCR® di Donato Begotti, il suo corso per la carriera, nel quale si diploma nel 2013. Nel 2008 si diploma al corso Digidesign Protools 101 e frequenta il corso Protools 110.
E' attualmente insegnante presso la Rock Guitar Academy e la scuola di musica TryStudio.
E' coautore, assieme a Donato Begotti dei metodi didattici “Extreme Metal Grooves” e “Chitarrista Metal da Zero!”, appartenenti alla collana dei libri della Rock Guitar Academy, distribuito da Volontè & Co.
In passato, ha collaborato con svariati progetti cover e inediti in tutto il nord Italia, tra i più importanti: Sameplace (Inediti pop-rock), People of the sun (Rage against the machine tribute band), SickCity (Coverband rock), Lisa meets Jack (inediti bossa/pop), duo acustico con all'attivo un EP autoprodotto “Block notes”, My hidden phobia (inediti rock/metal), band con all'attivo due dischi.
Attualmente invece si parla di Alessandro Tuvo solo project: progetto autoprodotto di inediti strumentali il cui primo EP "Declaration of ignorance" è rilasciato dalla etichetta Audioferox.
Ancora, Shake well before (inediti metalcore), molto presente nel settore live con all'attivo un disco distribuito da Redfild records e due EP. Destro & Tuvo acustic duo: duo acustico di tributo ai Pearl Jam e Burn the priest: Lamb of god tribute band.
Collaborazioni con Valentino Negri, Drupi, Volti criminali.
Ha maturato una grande esperienza live, sia in Italia sia in Europa. Negli ultimi 3 anni ha svolto più di 250 esibizioni.
E’ titolare del Trystudio, studio di registrazione in cui svolge il ruolo di produttore e arrangiatore per progetti inediti e coverband. Dal 2012 lavora come compositore di colonne sonore.
Endorsement e dimostrazioni: tiene clinic e seminari in tutta Italia e partecipa come dimostratore ad alcune delle più importanti fiere Italiane MIS (Bologna), SHG (Milano), Guitar Friendzy (Caltanissetta) ecc..

Etichetta: Audio Ferox / Paige



Francesca Zizzari 

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mercoledì 20 maggio 2015

PER TE è il secondo singolo estratto dall'album CANZONI SEGRETE, il nuovo lavoro dei TEMPI DURI dopo 30 anni di silenzio



La band di Verona, originariamente prodotta da Fabrizio De André per l'etichetta discografica FADO, è tornata con un disco di inediti e
con la ristampa dello storico album CHIAMALI TEMPI DURI (remastered) e un cofanetto (digitale) dedicato agli affezionati che permette di scaricare entrambi gli album ad un prezzo speciale


Col nuovo singolo “Per te”, si avrà l’impressione di aver già sentito questa canzone, in quanto una demo della stessa è stata utilizzata per circa 2 anni come colonna sonora di uno spot commerciale TV (Bauli). “PER TE” è una sublimazione quasi dantesca dell’amore fisico.

Il cofanetto digitale contiene 21 brani (i 12 del nuovo album CANZONI SEGRETE ed i 9 del vecchio CHIAMALI TEMPI DURI REMASTERED) ed inoltre conterrà un digital booklet di 25 pagine che riassume la storia della band e comprenderà per intero i libretti digitali dei 2 album.


DICONO DI LORO

  • l’occasione preziosa per riscoprire lo storico primo disco dei Tempi Duri, ma anche per lasciarsi sorprendere dalle nuove canzoni di Carlo Facchini, la cui ispirazione è sempre vivissima” Salvatore Esposito, Blogfoolk
  • Anni di silenzio e anni di ricerca, anni di vita e anni che raramente possono venir raccontati soprattutto da chi oggi si trova tra le mani il peso di tanta eredità artistica, umana e spirituale” Paolo Tocco, Ok Music
  • pop rock d’autore, accenni di folk, eleganza e pulizia nella musica come nei testi, songwriting degno della grande tradizione cantautorale italiana, questa è l’estrema sintesi di “Canzoni Segrete”, con cui I Tempi Duri si riaffacciano romanticamente nella musica italiana. E lo fanno in grande stile: a ben vedere, almeno nel mondo delle sette note, i tempi sono tutt’altro che duri” Piergiuseppe Lippolis, Music Map
  • Un disco leggero ma non superficiale, un disco profondo ma non pesante, un disco intriso di storia e di dettagli, di sagome pregiate piuttosto che di quella preziosa eredità che oggi dovremmo conservare con gelosia” Marco Vittoria, Vento Nuovo
  • Canzoni segrete è un album creato all’insegna dell’unicità e della profondità concettuale” Quadri Project
  • Un bel disco con tante sfumature e tanti punti che lo rendono particolare in tutti i punti di vista” Causa ed effetto
  • un ritorno degno di nota, di quelli che va sottolineato a dovere. (…) Un disco prezioso da vivere prima ancora che da sentire” Paolo Mosca, Full song
  • il loro inconfondibile marchio che resta moderno e immutato, resto antico di cultura italiana e contemporaneo di un pop artigianale.” Marco Pinti, Outune
  • Poesia semplice ma di grande effetto. Disco elegante, d’altri tempi ma attualissimo nei temi trattati, lontanissimo da quel modo di fare e concepire la musica che imperversa oggi.” Sisto Siniscalco, Clapbands
  • è un disco che marchia a fuoco il ritorno di una band che ha recuperato la voglia di raccontare e di raccontarsi attraverso la musica.” Viva Low Cost
  • Quest’album è una fonte inesauribile di creatività che ci dà speranza in questi tempi duri che stiamo attraversando.” Roberto Basilico, Off Topic


BIO
I Tempi Duri, band originariamente prodotta da Fabrizio De André e Dori Ghezzi per la Fado, nasce nella prima metà degli anni ottanta tra le città di Verona (città di 3 dei 4 musicisti della band) e Genova, città natale di Cristiano De André.
Il nome della band, in cui oltre a Cristiano militavano Carlo Facchini (voce ed autore di quasi tutti i brani), Loby C. Pimazzoni e Marco Bisotto è un omaggio ai Dire Straits. Sia nel loro primo singolo che nel successivo album Chiamali Tempi Duri, registrarono la canzone omonima Tempi Duri, un brano originale in italiano che, dal punto di vista musicale, ricordava Sultans of Swing. I Tempi Duri parteciparono, come gruppo di supporto, a tre tour di De André del 1982: tour invernale, tour europeo e tour estivo de L'Indiano.
Carlo Facchini conobbe Fabrizio De André durante l'incisione in studio del brano Una storia sbagliata. Colse quell'occasione per cantare dinanzi a Fabrizio le canzoni Tempi Duri, Regina di Dolore, Elena e Trenta Nodi (mai incisa). Lo fece nonostante il braccio sinistro infortunato e fasciato, accompagnato alla chitarra da Massimo Bubola. L'esibizione spinse De Andrè ad invitare Facchini in Sardegna con lui ed il figlio Cristiano. Fu in quell'occasione che germogliò il rapporto con Cristiano, sfociato poi nella nascita dei Tempi Duri e con l'entrata nel progetto dell'eclettico e talentuoso chitarrista Loby C. Pimazzoni e del batterista Marco Bisotto.
Inizialmente fu anche ipotizzato un duo Facchini - Cristiano De Andrè, ma quest'ipotesi tramontò quando Fabrizio De André e Dori Ghezzi decisero di produrre i Tempi Duri con la Fado, la loro etichetta discografica.
Il primo album inciso dal gruppo, intitolato Chiamali Tempi Duri (1982), fu anche l'unico disco di una band prodotta da Fabrizio De Andrè. A causa delle difficoltà nel reperire un bassista, fu Carlo Facchini a suonare un quattro corde fretless che si trovava in studio al momento delle incisioni. L'album vendette 40mila copie, un ottimo risultato per l'epoca. Il gruppo andò in tour con Fabrizio De André per tre volte. Facchini partecipò anche ad un quarto giro di concerti insieme a Massimo Bubola. Tutti e quattro i tour furono dedicati al disco L'indiano e si tennero dal 18 agosto al 13 settembre 1981, dal 24 gennaio al 21 febbraio, dal 2 marzo al 24 aprile (unico tour europeo di Fabrizio) e dal 4 agosto al 7 settembre 1982.
De André stesso li aveva proposti a Ravera per partecipare a Sanremo con il brano Tempi Duri. Dopo essere già stati ammessi, i Tempi Duri furono esclusi all'ultimo momento dalla competizione a causa di un particolare burocratico segnalato da un'etichetta discografica concorrente; la mancata incisione di un disco precedente a quello in concorso entro il termine del 31 marzo precedente la manifestazione.
Prima dell'album fu inciso un 45 giri contenente i brani Tempi Duri e In una notte così. Nell'anno successivo, il 1983, i quattro lavorarono con Mauro Pagani su un altro 45 giri contenente Jekyll e Gabbia.
I Tempi Duri, oltre a suonare in oltre 100 concerti, si esibirono anche in due edizioni del Festivalbar e presentarono i loro brani in alcune trasmissioni televisive, tra cui Mr. Fantasy condotto da Carlo Massarini, Azzurro 83 di Vittorio Salvetti, Tutti insieme con Gianni Morandi, Superclassifica Show condotto da Maurizio Seymandi, Discoring con Jocelyn, Domenica musica e due puntate di Blitz.
Nonostante il materiale per il secondo album fosse già stato composto, Carlo Facchini fu costretto a partire per la leva. Questo fatto fu anche preludio per lo scioglimento del progetto, avvenuto a luglio del 1985.
Dopo oltre 30 anni di blackout quasi totale (eccetto una brevissima reunion di due giorni allo Studio Metropolis per la registrazione del brano di Carlo Facchini “Con le nostre mani”), i Tempi Duri riprendono sorprendentemente la piena attività nel 2014, effettuando 3 uscite contemporanee in un solo giorno: quella del nuovo album Canzoni Segrete, la ristampa dello storico album Chiamali Tempi Duri (1982) remastered e la pubblicazione sul canale digitale del cofanetto CANZONI SEGRETE Deluxe Edition che racchiude entrambi gli album luogo il 27 gennaio 2015.

Etichetta SAIFAM



martedì 19 maggio 2015

MARDI GRAS: “I HAVE A DREAM” É IL PRIMO SINGOLO ESTRATTO DAL LORO TERZO DISCO “PLAYGROUND”





Un brano d'amore, in cui il ruolo più importante è la consapevolezza di se stessi. “I have a dream” è il sogno, ma anche la volontà di essere quelli che realmente si vuole essere, senza sovrastrutture o maschere imposte.


Il singolo “I have a dream” è il primo estratto dal nuovo album dei Mardi Gras che esce per l’etichetta discografica Aereostella/Et-Team dal titolo “Playground”. Quattordici episodi sonori nel parco giochi della band. Un album con influenze letterarie oltre che musicali: Il Book of Kells, John Fante, Stevenson, ma anche i Superfriends della DC Comics, compongono un disco dai sapori agrodolci, registrato tra Roma, Parma e Milano, concluso negli Abbey Road Studios di Londra.
C’è uno spazio a cielo aperto dove i bambini possono giocare spensierati, un posto dove gli adulti possono rivivere, per qualche attimo, l’infanzia, gli odori, i colori dei ricordi più belli. Il duplice significato del verbo “Play” raccoglie in sé l'idea del divertimento legata alla creazione musicale.
Scritto, arrangiato ed eseguito da: Claudia Loddo (voce), Andrea Casini (basso), Fabrizio Fontanelli (chitarra acustica), Mauro Lopez (batteria), Alessandro Matilli (pianoforte e tastiere) e Simone Sammarone (chitarra elettrica). Hanno inoltre suonato: Emanuele Cefali (chitarra elettrica) e Danilo Filippino (batteria) in “Are we ready for the sun?” e “Alys”. Ospite speciale: Mundy nel brano “Road song”.



BIO
I Mardi Gras vengono da Roma. Il nome del gruppo deriva dall’ultimo album in studio dei Creedence Clearwater Revival, oltre ad essere il Carnevale di New Orleans, un caleidoscopio di musica, colori ed energia. Italiani ma da sempre con l’orecchio e il cuore rivolti verso i songwriters americani, irlandesi ed inglesi, i Mardi Gras hanno la voglia di raccontare storie, sentimenti e movimenti dell’anima. Un percorso che negli anni li ha fatti evolvere da gruppo acustico ad una vera e propria rock band coccolata dalla stampa italiana e irlandese. Playground (2015) è il terzo disco della formazione romana, prodotto dalla Et-Team per l’etichetta discografica Aereostella/Fermenti Vivi e masterizzato presso gli Abbey Road Studios di Londra da Simon Gibson (The Beatles, Keane, U2, Robbie Williams, Il discorso del Re). Un campo giochi sonoro dove la band fa proprie tutte le sue influenze e le rielabora tra ballads, rock, funky e brani intimisti. Ospite speciale è Mundy uno degli artisti irlandesi più noti. Ma i Mardi Gras provengono da un album come Drops made (2006, Goodfellas), “sette piccoli quadretti classici e senza tempo” (Rockerilla) e da Among the streams (2011, Route 61 Music), in cui il blend di irish rock, (ospite molto speciale sull’album è Liam O’Maonlai definito da Bono “La voce soul bianca più bella del mondo” che figura nella trasposizione in musica di una poesia di W.B.Yeats) country e americana ha portato l’album ad essere uno degli album del 2011 secondo la stampa e la critica specializzata. Le svariate esperienze sui palchi italiani e irlandesi anche al fianco di artisti come i Frames (Glen Hansard), Mundy, Jack Savoretti, Siobhan O’Brien, Tko, Billy Bragg, Giorgio Canali, Paolo Benvegnù e Noah and the Whale, li hanno imposti come una band dalla “sanguigna passionalità liberata soprattutto dal vivo” (Federico Guglielmi). Le due canzoni di protesta dei Mardi Gras “The wait” (contro la pena di morte) e “Scarecrow in the snow” (sulla paura del diverso indotta dai politici per scopi elettorali) sono ambedue ospiti del sito “Songs of the times” di Neil Young, una raccolta di “peace and protest songs” che il cantautore canadese ha stilato dopo l’11 settembre. I due brani dei Mardi Gras “Feel alright”, e “Your constellation” sono stati inclusi nel cd next vol.2 di Hit Mania 2013 (Universo/Universal) mentre “Alys” è la colonna sonora di un cortometraggio di Sante Sabbatini della CSC Production, cortometraggio in finale al David di Donatello 2014. Nel 2013 i Mardi Gras hanno inoltre suonato al Sziget Festival a Budapest presentando anche i nuovi singoli usciti, brani che sono entrati nella Indie e Video Music Like di Audiocoop tra i più visti e ascoltati nelle radio indipendenti italiane.
Marzo 2015: Esce per l’etichetta discografica Aereostella/Et Team il disco “Playground”. Quattordici episodi sonori nel parco giochi della band. Prodotto da Ettore Diliberto l'album è scritto, arrangiato e interpretato da: Claudia Loddo (voce), Andrea Casini (basso), Fabrizio Fontanelli (chitarra acustica), Mauro Lopez (batteria), Alessandro Matilli (pianoforte e tastiere) e Simone Sammarone (chitarra elettrica). Un album con molte influenze letterarie oltre che musicali: Il Book of Kells, John Fante, Stevenson, ma anche i Superfriends della DC Comics, compongono un disco dai sapori agrodolci, concluso negli Abbey Road Studios di Londra. Ospite speciale Mundy (voce in “Road Song”) uno dei cantautori irlandesi più amati e conosciuti. Hanno inoltre suonato: Emanuele Cefali (chitarra elettrica) e Danilo Filippino (batteria in “Are we ready for the sun?” e “Alys”)
Il primo singolo è "I have a dream" dove appunto i Mardi Gras rendono omaggio oltre che a Roma, alle loro influenze di ogni tipo, in cartelli dove Bukowski, Mishima, Burroughs, ma anche Verdone, Ghostbusters, Ritorno al Futuro e la Sardegna trovano spazio in un viaggio on the road carico di suggestioni.


Line up:
Claudia Loddo: voce
Andrea Casini: basso
Fabrizio Fontanelli: chitarra acustica
Mauro Lopez: batteria
Alessandro Matilli: piano & tastiere
Simone Sammarone: chitarra elettrica

Etichetta: Aereostella/Et-Team



Sito ufficiale: www.mardigrasmusic.it


















Francesca Zizzari 

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mercoledì 13 maggio 2015

IL BOOM: neonata band di 4 elementi che punta a coniugare il jazz alla musica d’autore, esordisce con l’album “COSI’ COME CI VIENE”




Dieci brani originali, scritti interamente da Eugenio Ciuccetti per i testi e da Raffaele Rinciari per le musiche, in cui si mescolano ritmo e poesia, ironia e provocazione.



Il jazz incontra la musica d’autore. Questo è Il Boom, progetto discografico nato nel 2015 dalla collaborazione tra il musicista Raffaele Rinciari - accompagnato dal proprio storico trio composto da Michele Lazzarini (Sax e Flauti), Alessandro Cassani (Contrabbasso) e Donato Tarallo (Batteria) - e l’autore e produttore Eugenio Ciuccetti (etichetta Bazee).

Rinciari e Ciuccetti non si accontentano “solo” di fare un disco tra milioni di altri. Sentono piuttosto di avere qualcosa di concreto da dire e su cui far riflettere, sia con le note che con le parole. In poche, entusiasmanti, settimane scrivono tutti i brani del loro primo album insieme, muovendosi con audacia tra Fred Buscaglione e Giorgio Gaber, Paolo Conte e Rino Gaetano. Il risultato è un mix effervescente in cui si mescolano atmosfere jazz un po’ retrò a ritratti più tipicamente cantautorali.


BIO
RAFFAELE RINCIARI
Compositore e arrangiatore - diplomato presso il Conservatorio di Perugia e poi formatosi presso la Civica scuola di Jazz, il CPM e il Centro Europeo di Tuscolano di Mogol - Raffaele Rinciari ha dedicato tutta la sua vita alla musica, scrivendo brani per cantanti emergenti, suonando presso i migliori locali jazz della scena milanese, incidendo dischi per Fonit Cetra, Wea e Poligram, realizzando colonne sonore e musiche per documentari televisivi, cartoni animati e produzioni cinematografiche.
Suoi, tra gli altri, un brano del film Cado dalle Nubi di Checco Zalone, la musica dello Spot Mediaset premium (2010) con Claudio Amendola e Vanessa Incontrada. E ancora quelle per i programmi tv Overland (Raiuno) e Magnifica Italia (Canale 5). Sempre in tv ha avuto modo, nel corso degli anni, di accompagnare in qualità di pianista artisti come Mango, Ron, Morandi, Vanoni, Lavezzi e partecipare a trasmissioni di successo come Scherzi a Parte, Kalispera e Medicine a confronto.
Nel 2015 poi l’incontro con Eugenio Ciuccetti ed i suoi testi. Da qui una nuova scommessa, quella di presentarsi al pubblico in prima persona anche come interprete dei propri brani. Una scelta non scontata né banale che, non a caso, arriva solo al culmine del proprio percorso artistico e della propria maturità professionale.
Rinciari e Ciuccetti non si accontentano “solo” di fare un disco tra milioni di altri. Sentono piuttosto di avere qualcosa di concreto da dire e su cui far riflettere, sia con le note che con le parole. In poche, entusiasmanti, settimane scrivono tutti i brani del loro primo album insieme, muovendosi con audacia tra Fred Buscaglione e Giorgio Gaber, Paolo Conte e Rino Gaetano. Il risultato è un mix effervescente in cui si mescolano atmosfere jazz un po’ retrò a ritratti più tipicamente cantautorali.
Nasce così il primo disco de Il Boom che viene pubblicato ad aprile 2015 con il titolo di: Così come ci viene. Contemporaneamente, con il regista Fabio Tartaglia, viene realizzato anche il videoclip del primo singolo dal titolo Jazz Club.


EUGENIO CIUCCETTI
Poeta ed autore, Eugenio Ciuccetti affronta la prima significativa esperienza in ambito discografico nel 1997, partecipando con il compositore Gianluca Borgogno alle selezioni per Sanremo con il brano Se questo non è amore (prodotto dal M° Lucio Fabbri per Sony).
Vive e lavora per alcuni anni negli Stati Uniti come Associate Producer, Writer e Senior Editor per il network americano CNN.
Insieme al musicista Davide Perra ha dato vita all’etichetta indipendente Bazee, curando in particolare i progetti discografici dell’artista Alessia Luche (sia come autore che come produttore).
A settembre 2013 ha ricevuto il premio speciale della giuria (sezione poesia inedita) nell’ambito del Concorso Letterario Internazionale Giovane Holden. A novembre dello stesso anno gli è stato invece assegnato il primo premio ex aequo del Concorso Mario Pannunzio (sempre per la sezione poesia).
Nel 2014 un suo testo è stato finalista del 
premio Fabrizio De André e alcuni suoi versi sono stati inclusi nell’Enciclopedia della poesia contemporanea edita dalla Fondazione Mario Luzi. Lo stesso anno è stata inoltre pubblicata la sua terza raccolta di liriche e aforismi dal titolo In parole povere (Aletti Editore).
Nel 2015, come autore e produttore, ha lanciato con Raffaele Rinciari il progetto Il Boom, firmando tutti i testi del primo disco della band dal titolo: Così come ci viene.

Etichetta Bazee















Francesca Zizzari 

francesca@laltoparlante.it - tel. 328 4161425

“C’É ANCORA TEMPO” è il primo singolo estratto dall’omonimo ep di VITTORIO MERLO, il cantautore-bibliotecario milanese residente da 20 anni in Lussemburgo



Il brano come il disco, invita a riprendersi il proprio tempo, a ridiventarne padroni. Una visione ottimista in un mondo che va ormai troppo di fretta.


In un periodo di crisi, per molti apparentemente senza prospettive, in cui spesso si va troppo di fretta, questo nuovo lavoro di Vittorio Merlo vuole essere un richiamo a fare due passi indietro per dedicarsi a se stessi e trovare la forza per ripartire. C'è ancora tempo per una chiacchierata ma anche per una dormita, per una passeggiata o per leggere un libro, e se guardandosi allo specchio, si scopre che non siamo quello che vorremmo, c’è ancora tempo per andare a cercare una meta perduta, per staccare una foto, per una ritirata o addirittura per rifarsi la vita. C’è ancora tempo per ogni cosa… dipende solo da noi, dal saperlo ritrovare: il tempo.

Anche nel secondo brano “Petra e il tempo”, dedicato alla figlia Petra che tra l’altro suona l’oboe nel pezzo, si parla del proprio rapporto con il tempo. Petra sin da bambina ha scelto di avere il suo di tempo e non quello imposto dagli altri. La sua calma e la sua tranquillità ci hanno insegnato a viaggiare nel tempo senza diventarne schiavi.
In questo viaggio che facciamo, possiamo anche dedicare il nostro tempo al mare, grande nostalgia di Vittorio in Lussemburgo, e farci un giro nel Mediterraneo con “Buongiorno Buonasera” il brano che Merlo ha proposto in versione solo digitale due anni fa riscuotendo molto successo in rete e nel circuito indipendente.
Sospesa nel tempo, calma e lenta, “Girasoli” chiude l’EP ancora con ottimismo, anche quando si devono affrontare momenti di sofferenza personale, alla fine: “il sole asciugherà il dolore, cresceranno nuovi girasoli”.




Questo nuovo lavoro di Vittorio Merlo è distribuito a partire dal 7 marzo su tutte le principali piattaforme musicali digitali ed è stato realizzato con la collaborazione musicale e gli arrangiamenti di Riccardo Zappa, la partecipazione di Patrick Bessire all’accordéon e di Petra Merlo all’oboe. Ogni canzone è accompagnata da un videoclip, realizzato dallo stesso Vittorio e disponibile in streaming su YouTube.

La SACEM lussemburghese (equivalente della SIAE italiana) ha riconosciuto il valore culturale del progetto con un sostegno economico e il progetto è stato anche in parte finanziato dalla raccolta fondi (crowdfunding) lanciata con successo da Vittorio Merlo su Eppela.com a fine 2014 che ha trovato diversi sostenitori in tutta Europa.

Il progetto viene presentato in anteprima europea in Lussemburgo il 7 marzo da “Culturando”, un luogo aperto di recente nel quale la cultura e il vino italiani si incontrano per soddisfare le esigenze dei tanti amanti delle nostre atmosfere nel Granducato, al centro dell’Europa, dove Vittorio vive con la sua famiglia da più di 20 anni.

Il CD sarà presentato in Italia a Milano da Eataly il 27 marzo, sul palco di quello che una volta era il Teatro Smeraldo, a due passi dal quartiere di Brera-Garibaldi, dove Vittorio è nato e cresciuto.

L’intero ep “C’è ancora tempo” è ascoltabile su soundcloud al seguente link:

BIO
Vittorio Merlo coniuga la sua attività di bibliotecario presso la Corte di giustizia dell’Unione europea con la passione per la canzone d'autore, che lo porta a esibirsi in concerti e rassegne musicali in Italia e in Europa. Nei primi anni '80 ha tenuto alcuni concerti a Milano e dintorni per poi trasferirsi per ragioni professionali in Lussemburgo con la sua famiglia (è sposato e ha 5 figli). Dal 1999 al 2003 Vittorio Merlo ha ottenuto un clamoroso successo su MP3.Com: le sue sono state le canzoni italiane più ascoltate del sito pioniere della musica online con oltre 250.000 ascolti. Grazie a questo successo in rete Vittorio ha pubblicato due CD che hanno avuto un buon riscontro di pubblico e critica: “Ho sognato Bruno Vespa” nel 2005 con la produzione di Vince Tempera e “Aicha.it” nel 2007 con Marco Guerzoni.
Sia la stampa nazionale che quella internazionale si è interessata del "Caso Merlo". Nel 2012 la casa editrice austriaca Veritas ha chiesto al cantautore milanese l’autorizzazione per pubblicare la sua canzone “Ferrari”, dedicata alla Rossa di Maranello e pubblicata nel suo primo CD, in un libro di testo di italiano per le scuole superiori austriache con un CD audio allegato. Il libro è stato pubblicato in alcune migliaia di copie e ristampato più volte e il Corriere della Sera ne ha scritto in un articolo intitolato “Vittorio Merlo, cantautore da studiare”.
Nel 2013 ha pubblicato il singolo digitale "Buongiorno Buonasera" accompagnato da un secondo brano intitolato "Girasoli" entrambi realizzati in collaborazione con il chitarrista Riccardo Zappa, la canzone è stata presente per alcuni mesi nella classifica delle produzioni italiane Indie e Vittorio l'ha presentata su RaiUno a UnoMattina e in molte altre radio e televisioni nazionali ed europee.
A fine 2013, stimolato dal successo e dall'emozione suscitata nei concerti dalla sua canzone dedicata al padre e pubblicata all'interno del suo primo CD, Vittorio ha realizzato nel 2013 un videoclip di "Avrei bisogno di parlarti" e rilanciato la stessa canzone in rete con un grande consenso da parte degli internauti. Il video ha ricevuto nel 2014 diverse menzioni e riconoscimenti tra i quali la Menzione speciale al Festival del cinema di Napoli CortiSonanti consegnata personalmente a Vittorio dal sindaco della città partenopea Luigi De Magistris.

Il progetto con Riccardo Zappa continua ora nel 2015 con la realizzazione di altri due brani inediti che fanno parte, insieme alle due canzoni precedenti, del nuovo CD in uscita nel marzo 2015 intitolato “C’è ancora tempo”.

















Francesca Zizzari 

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