giovedì 27 aprile 2017

PREMIO LUNEZIA 2017 RIAPERTE LE ISCRIZIONI ALLA SEZIONE NUOVE PROPOSTE



Più spazio e progetti per gli emergenti.
Radio Rai e grandi autori per promuovere i finalisti Nuove Proposte, inoltre ad uno di questi andrà il premio "Lunezia on Air" da parte de L’Altoparlante




Il Premio Lunezia annuncia una prima svolta nei programmi del futuro. Vista la crescente qualità dei partecipanti alla sezione Nuove Proposte, il progetto è quello di intensificare la promozione dei giovani emergenti, con spazi più ampi durante il Festival e coinvolgimento di grandi autori.

Nel 2018 verrà aperta anche una peculiare sezione interpreti.
Alla luce di questa progettualità la direzione artistica, grazie alla neo collaborazione con Grazia Di Michele, ha dato vita ad una rosa di affermati autori che si impegneranno a offrire promozioni e aiuti artistici ai finalisti del Premio Lunezia Nuove Proposte.
Tra essi Cesare Chiodo, collaboratore di importanti nomi della musica, Mariella Nava, Bungaro, Fabrizio Moro (quest'ultimo offrirà al vincitore l'apertura delle sue serate) e altri Big che la direttrice artistica Loredana D'Anghera si riserverà di comunicare prima della fine di Maggio.

Ricordiamo che questa promozione è riservata a band e cantautori che potranno iscriversi sino al 12 giugno, facendo capo al sito www.lunezia.it.
La direzione artistica è altresì impegnata nella migliore visibilità televisiva del Premio Lunezia 2017, patrocinato dal Ministero della Cultura e che raggiunge il traguardo della XXII Edizione.

Le date centrali della manifestazione prevedono la partecipazione di otto finalisti Nuove Proposte (messi in rotazione da Radio Rai) e sono in programma il 21 e 22 luglio in Piazza Menconi a Marina di Carrara, serate che vedranno anche i Big premiati.
Inoltre anche quest’anno uno dei finalisti potrà aggiudicarsi il premio per la promozione radiofonica di un singolo "Lunezia on Air" messo in palio dall’agenzia di comunicazione musicale L’Altoparlante.

Almeno altre due date collaterali, sempre a Marina di Carrara, saranno annunciate prossimamente e coinvolgeranno altri Big della musica. 

Sito web ufficiale: www.lunezia.it

lunedì 24 aprile 2017

LISA GIORÈ “PARLO DI TE” È IL NUOVO SINGOLO ESTRATTO DALL’ALBUM “LE VIE DELL’INSONNIA”




La cantautrice senese descrive in musica l’iter evolutivo di una storia d’amore: dai primi passi fino alla trasformazione che accompagna i cambiamenti caratteriali dei due protagonisti.




Parlo di te” è la lucida analisi dell’evoluzione di una storia d’amore che è cambiata col tempo insieme alle persone che l’hanno vissuta e che attraversando la scoperta dei difetti dell’altro, le intemperanze caratteriali e tutto ciò che è accaduto negli anni, è maturata fino a diventare un rapporto solido e sereno.



Le vie dell’insonnia” è un album dall’identità musicale eclettica. Una radice pop-cantautorale sfiora in ogni brano rock ed elettronica, swing e folk. Si viaggia fra brani ritmati e pieni di cambi di tempo repentini a altri più eterei e sofisticati, senza perdere mai di vista il senso della melodia.


DICONO DI LEI

Incanto surreale e fantastico con il suo timbro di voce, per questo motivo si respirano ovunque tonalità e sapori di boschi e fiabeschi dipinti...” Red, Sound 36

Le vie dell’insonnia dunque, eccezion fatta per questo e pochi altri passaggi, non si vuole mescolare sugli scaffali dei tanti tutti uguali”. Luca Marsi, Full Song

"Un lavoro sentito e ricco di ispirazione.” Marco Vittoria, Vento Nuovo

"Lisa Giorè dalla sua ha l’incanto di chi conosce ciò di cui parla” Gianluca Clerici, Just Kids Magazine

"Piace al primo ascolto per la leggerezza nel trattare temi pesanti. È questo il segreto della musica pop, e la giovane Lisa Giorè, sembra averlo capito al primo disco. Vedremo in seguito …” Alligatore

"Voce sicura e duttile, testi solidi e intelligenti senza sbavature, musiche e arrangiamenti raffinati, il tutto arriva con naturalezza estrema benché non sia affatto immediato, easy listening per intenderci.” Shake, Grandi Palle di Fuoco

"La Giorè non sceglie mai cose scontate nè tantomeno scrive testi filiformi e snelli per una conversazione popolare: l’intimità e l’introspezione passa anche attraverso metafore e allegorie che delle volte sanno di epico e altre volte di “psichedelicamente” personali.” Exit Well

"È un esordio importante, questo ''Le vie dell'insonnia'', parecchio positivo sul piano musicale come su quello testuale: Lisa Giorè è una giovane promessa del cantautorato nostrano” Music Map

"Alla faccia dell’esordio! Mi sembra l’opera, il lavoro, e l’impegno di una cantautrice navigata ed esperta che ha tanto, ma tanto, da dire e, soprattutto da cantare!” Vanni Versini, Onda Musicale

"Un disco ispirato e sinceramente reale “. Box Musica

"Un album dall’anima eclettica; il pop e lo stile della cantautrice sposano in ogni traccia del disco il rock, con un occhio anche all’elettronica più d’avanguardia, poi a chiudere in originalità vi sono puntate allo swing e al folk. (…) Album consigliatissimo ma attenzione a non rimanerne stregati.” Quadri Project

"Un disco di musica leggera italiana, un lavoro squisito che sceglie con cura il target di pubblico adatto ad un simile ascolto.” Marco Vigliani, Sound Contest

"Un susseguirsi di canzoni ricercate sia a livello testuale, armonico e di arrangiamenti, una fatica che ha sicuramente dell’ottimo per essere un esordio”. Giovanni D’Iàpico, Audiofollia

"Lisa Giorè dimostra di avere le idee ben chiare e di avere tutte le capacità per realizzare le sue idee. Il risultato finale è una passeggiata su sentieri di erba alta a piedi scalzi: una sensazione di libertà contagiosa.” Viva Low Cost

"È un progetto molto ben curato, da cui traspare l’impegno e la passione per la musica della Giorè.” Marco Selvaggio, Musica intorno

"C'è una forte atmosfera creata da un intrigante intreccio di sonorità (quasi) acustiche leggere e delicate.” Clip Bands

"Un disco di matrice pop che sa spaziare dal folk, allo swing, all’elettronica e nel quale ogni brano è una storia a sé. Decisamente un lavoro degno di un orecchio sensibile e attento.” Cinzia Canali, Non Sense Mag

"Le vie dell’insonnia è un disco che vale la pena di ascoltare, ma non solo, è un disco con cui è molto facile fare amicizia e condividere momenti della quotidianità” Eleonora Montesanti, La Musica Rock


Etichetta: Volume! Discografia Moderna
Distribuzione: Boxtune/Believe Digital



BIO
Elisa Giorello, in arte Lisa Giorè, nasce a Siena nel 1986. Bassista per ripiego, cantante per ostinazione, cantautrice tardiva, è cresciuta immersa nella collezione di musicassette e cd della madre, sviluppando una precoce predilezione per i lavori di Alice, Franco Battiato e Matia Bazar. A quindici anni inizia a studiare musica partendo dalla chitarra, per poi scegliere il canto moderno come materia principale già l’anno seguente ed aggiungendo infine lo studio del basso elettrico dieci anni dopo, durante un momento di crisi personale in cui aveva deciso di abbandonare il canto. Scrive i primi inediti intorno al 2010, ma il progetto legato a questi si arena più volte fino ad essere abbandonato. Nel 2014, decisa a riprendere in mano i brani rimasti incompiuti, ricomincia la ricerca di musicisti disposti a collaborare, in seguito alla quale arriva l’incontro con il chitarrista Leonardo Montalbano, seguito dal batterista Nicolò Grascelli e da Debora Porciello, pianista e flautista con cui la cantante collaborava già da tre anni: nasce così La Fabbrica di Polvere, la band con cui il progetto di inediti riuscirà finalmente a trovare una concretizzazione. Dal 2016 in poi decide di presentarsi come solista utilizzando per la prima volta lo pseudonimo Lisa Giorè, pur continuando a collaborare in studio e nei live con i tre amici: a settembre è uscito il primo album le vie dell’insonnia, una raccolta di dieci brani che raccontano gli anni di un’evoluzione avvenuta attraverso turbolente tempeste cerebrali.


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Website: www.lisagiore.it
Facebook: facebook.com/lisagiore
Twitter: twitter.com/lisagiore



giovedì 20 aprile 2017

LA DIFFERENZA “TIRA A CAMPARE” È LA REINTERPRETAZIONE DELLA CELEBRE COVER DI E CON EDOARDO BENNATO CHE ANTICIPA L’USCITA DEL NUOVO ALBUM “IL TEMPO NON (D)ESISTE”



La band abruzzese, con alle spalle una solida esperienza forgiata da un’animata attività concertistica e da un ventaglio di risultati da classifica, propone la rivisitazione di un brano del ’74 che si adatta perfettamente a tematiche sociali di grande attualità.



Quando Edoardo Bennato scrisse “Tira a Campare” per Napoli le cose erano molto diverse. Ma le canzoni, quando sono importanti come questa, vivono di luce propria abbracciando altre storie e sfilandosi dalla narrazione originaria per poi sconfinare verso nuove malinconie senza chiedere permesso, prestando così la voce persino a chi al tempo della prima pubblicazione non era ancora nato.
Ed ecco come una dedica d’amore contrastato ad una città diventi la più attuale delle ferite, con una generazione in bilico tra la rabbia del dover andar via e la riflessione sul restare, la più impietosa possibile.
Quel “c’è ancora un po’ d’umanità” del finale del brano ora non potrebbe che esser letto con acuminata ironia, resta comunque il dubbio di un mondo che sente di non avere scelta, e che la vita, quella vera, sia necessariamente altrove, come chiosava qualcuno.




Lontani anni luce dall'emulazione rigorosa di repertori di big shots della musica italiana, i ragazzi de La Differenza si propongono con un live intenso e sorprendente, zeppo di materiale divulgato tra i '70 e gli inizi dal duemila, letto però con lo spirito di chi pubblica canzoni mai sentite prima.
Il loro album in uscita in maggio per Smr/Universal, “Il Tempo Non (D)Esiste”, prodotto da Stefano Severini & Raffaele Zaccagna, è così un richiamo allo splendore del repertorio meno noto di alcuni tra i più grandi artisti del periodo, una ricerca mai pedante ad uso delle nuove generazioni, seppur priva di compiacimento nostalgico.

Etichetta: Smr/Universal



BIO

La Differenza è al quinto album, la maggior parte dei quali pubblicati con Major Companies. Grande esperienza live anche al di fuori dei confini italiani e tanti risultati di classifica con alcuni singoli tratti dai loro precedenti lavori. La Differenza è stata seconda classificata a Sanremo Giovani nel 2005, esperienza interessante e molto particolare. Dal 2016 è tornata a collaborare con Stefano Severini, il produttore storico della band, nel progetto di divulgare in modo attuale composizioni di grandi artisti e materiale che sembra attualissimo malgrado gli anni. L’album di prossima pubblicazione per Smr/Universal, dal titolo Il Tempo Non (D) Esiste”, è appunto una finestra sullo splendore del repertorio meno noto di alcuni tra i più grandi artisti del panorama musicale italiano, un delicato lavoro di ricerca e approfondimento ad uso delle nuove generazioni, seppur privo di compiacimento nostalgico, che vede la partecipazione di artisti del calibro di Edoardo Bennato, Enrico Ruggeri, Ron, Eugenio Finardi, Alex Britti, Alberto Fortis, Omar Pedrini, Garbo e Tony Cicco della “Formula 3”. La band è composta da Fabio (voce, chitarra e piano), Jakka (tastiere e sequenze), Mattia (chitarre), Davide (batteria) e Francesco (basso). Fabio e Mattia dal 2009 sono componenti della Nazionale Italiana Cantanti.


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mercoledì 19 aprile 2017

MICHELE CRISTOFORETTI “L’ALBUM DELLE POSE” È IL NUOVO SINGOLO ESTRATTO DAL DISCO D’ESORDIO “MUOVITI”


Il timbro graffiante, che è ormai marchio di fabbrica del rocker trentino, si presta ora ad una canzone di intima profondità che celebra all’ennesima potenza il pop/rock melodico italiano.

Il racconto di quella serie di atteggiamenti assunti da una persona in un periodo rivoluzionario riguardante il proprio essere ed il mondo che lo circonda. Questo il leit motiv del nuovo pezzo di Michele Cristoforetti.

«Quando ho scritto quel primo verso non avrei mai immaginato di metterlo in musica (…) Avevo rotto il ghiaccio con me stesso, mi ero scoperto completamente, accendendo tutte le luci». Michele Cristoforetti





Le tematiche dell’amore, della dipendenza, dell’analisi sociale e personale e dello scorrere del tempo, fanno del nuovo album del musicista, un lavoro artistico maturo ed ideologicamente eclettico. Si passa infatti da momenti narrativi caratterizzati da uno sguardo più generalista ad angoli di intimità carichi di sentimento. A fare da culla sonora al tutto è quel pop/rock melodico italiano capace traghettare l’emotività di chi lo ascolta verso le stanze più recondite della propria sensibilità.

HANNO DETTO DI LUI

Tutto l'ascolto scivola con un piglio decisamente impegnato sul piano emotivo, un suono che tende a rendersi pulito e mai arrogante (…) “Muoviti” è un buon ascolto che racconta di se.” Paolo Tocco, Deapress

"
Un bel pop italiano dalla facciata mainstream con andamenti “cubani” e spiritualità rock da main stage con le chitarre firmate da un guru della scena italiana.” Box Musica

"Non possiamo non citare come prima cosa in un disco che si fa bello di pop nel più classico stile letterario italiano da anni e anni a questa parte. Elettronica quanto basta, quasi trasparente, un mood sincero di musica suonata e di chitarre che strizzano l’occhio a radici di rock…e, inaspettatamente, l’ascolto restituisce un sapore intimo e quasi solitario.” Loud Vision
"Da un passato consumato di band di provincia, tra cover di lusso di buon rock che ha fatto la storia di molti adolescenti degli anni '80, direi che il pop di Michele Cristoforetti oggi esce maturo e decisamente ricco.” Paolo Polidoro, Musicalnews


"Cristoforetti porta a casa un disco che di pop si nutre e di riflessioni personali – anche particolarmente profonde – si fa bello.”
 Alessio Primio, 100Decibel

"Michele Cristoforetti fa scorrere lungo lo stivale il suo morbido e intelligente pop d’autore.” Blog Della Musica

“Un album il cui percorso e la cui scrittura spiega e pieno quanto sia bello il concetto di umiltà, semplicità e onestà intellettuale”.
 Stefano Rossoni, Sound 36

"la musica di Michele Cristoforetti fa del pop con il cuore di chi non ha la presunzione di essere o di avere più di chissà chi…ed il gioco è fatto. Semplice, con i mezzi e con la pelle che si ritrova”. 
Marco Vittoria, Vento Nuovo

"Muoviti” è un lavoro parecchio ispirato, e una conferma è rinvenibile nei testi, vero punto di forza del disco, mentre le melodie accattivanti ma senza eccessi contribuiscono a farne un prodotto valido sotto tutti i punti di vista." Piergiuseppe Lippolis, Music Map

"Muoviti un disco che, nonostante la sua facciata patinata, rivela particolari di una personalità e un’umanità fragile, incerta e reale, come la voce non pulitissima e per niente neutra nella dizione che, in qualche modo, riesce ad affascinare. E poi c’è quel bellissimo e sottile velo di malinconia che mette in luce la sincerità di un musicista che parla al proprio pubblico prima come uomo e poi come personaggio di scena.” Alessandro Riva, Musicletter


Etichetta: Stivo Records
Management: Onda Musicale Promotion (www.ondamusicalepromotion.it)

BIO
Michele Cristoforetti si affaccia al mondo musicale nel 2005 quando inizia a suonare la chitarra nel garage di casa con un paio di amici. L'anno successivo forma una prima band formata da due chitarre, basso e batteria, che propone cover rock italiane.
Nel 2008 la band prende il nome Kascade e inizia a suonare in molti locali della provincia trentina, mettendosi in evidenza grazie alla buona tecnica ed ad una personalità distinta nelle interpretazioni. Nel frattempo la band cambia più volte il suo assetto, acquisendo una connotazione sempre più professionale e completa, e in questo periodo vengono sperimentate sonorità e idee rappresentative per la band. Inizia così il percorso solista di Michele Cristoforetti portando racconti di vita attraverso versi e melodie intimi ed intensi. Il 2013 è l'anno dell'ultimo lavoro come hard rock band, che peraltro ottiene un ottimo riscontro da parte della critica specialistica. Michele sente che è arrivato il momento di mettersi in prima persona per trasmettere i messaggi e le atmosfere con la massima personalità e coerenza artistica. Nasce quindi il "progetto musicale Michele Cristoforetti" che, grazie al sostegno di Onda Musicale, si affaccia al panorama musicale nazionale attraverso delle canzoni che riusciranno a catturare l'interesse e la curiosità di molti grazie a melodie accattivanti e a testi di notevole spessore. Nell'estate 2016 il brano "Sigaro Cubano" vede la preziosa collaborazione di Maurizio Solieri, chitarrista storico di Vasco Rossi. Solieri partecipa alla produzione del brano e compare nel videoclip di un vero e proprio "richiamo alla ricerca della felicità in elementi alla portata di mano". Segue, a fine anno, l'uscita di "Muoviti", disco d'esordio da solista, dal quale Cristoforetti estrae   i singoli “Il Mio Tempo”, “Sigaro Cubano”, “Capita che” e "L'Album delle Pose". Il ricavato della vendita di "Muoviti" viene devoluto ad Athena Onlus Trentino.



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martedì 4 aprile 2017

ANDREA LORENZONI “MONDO CLUB” È IL NUOVO ALBUM DEL CANTAUTORE BOLOGNESE USCITO IL 23 MARZO



Un disco che affronta i temi della libertà e del futuro attraverso un doppio profilo emozionale che vede toccare freschezza e profondità allo stesso tempo.



La produzione del primo album da solista di Andrea Lorenzoni, di cui è autore e compositore di tutti i brani, gode della collaborazione artistica del fonico e produttore artistico Michele Postpischl (Ofeliadorme). Le influenze della musica del cantautore spaziano dal pop al rock ma il tutto è rielaborato in maniera personale, con un continuo spirito di ricerca, di scoperta e con la prospettiva di mettersi in dialogo con un numero ampio di persone. Il titolo Mondo Club richiama la “ballabilità” di alcuni brani del disco e la bellezza del “guardare il mondo dall'alto”, riuscendo a coglierlo come un unico grande club di persone. Un lavoro moderno sulla libertà, che si prende la licenza poetica di esprimere a proprio modo un pensiero, ma rispettando sempre l'ascoltatore e manifestando la grande speranza nel futuro. Un album che racconta e osserva morire una generazione, guardando al domani con occhi razionali e disincantati ma lucidi di emozione. Una voce originale ci racconta, con stile diretto, delle storie vicine e lontane, attraversando l'allegria e l'introspezione, spingendoci non solo a identificarci ma anche a metterci nei panni degli altri, superando le paure. Sono canzoni “di una vita” che dimostrano freschezza e che possono connotarsi come classici moderni: musiche pop che suonano “diverse”, grazie agli arrangiamenti, a tratti nudi e dimessi. Una diversità autentica ed elegante che potrebbe lasciare traccia nel tempo, oltre il breve periodo. Negli arrangiamenti dei pezzi si sentono echi d'oriente, che si materializzano nei suoni di tabla, sitar e armonium, a indicare un mondo musicale sempre più aperto ai popoli.



Ascolta qui il disco Link Privato
Guarda qui il video del primo singolo estratto 'Canzone'

TRACKBY TRACK

. Compagna con figli - È una canzone che parla di un uomo innamorato di una donna separata con figli. Le contraddizioni e le insicurezze dell'amata si riflettono in una musica dal sapore estivo, che a suon di chitarra e di voce ci porta sotto il sole della Spagna.

. Canzone - Il pezzo è un elogio rivolto alla forma canzone. I brani che ascoltiamo durante la giornata ci accompagnano nella vita di tutti i giorni, la descrivono e la cambiano attraverso le emozioni, diventando per noi qualcosa di inconfondibile. Il “tu” del testo è quindi indirizzato alla canzone, come se questa fosse una persona che ci è sempre affianco. 
. La stagione televisiva
È una brano che racconta di una giovinezza cresciuta davanti ad un televisore, un'epoca ormai definitivamente chiusa ma che ha lasciato un segno. I riff di tromba e sassofono riproducono le sonorità delle sigle televisive degli anni 80/90: i quiz, i cartoni animati.

. Balla più che puoi
L'ambientazione del brano è un Club in cui si balla e dove i ragazzi, dimenando i propri corpi tra i fumi dell'alcol, sfogano i piccoli grandi dolori delle loro vite. Un ragazzo ci prova con una ragazza, nella speranza di trovare nei suoi baci la propria salvezza: la musica diventa così un sogno stroboscopico che trova nel ballo e in una serata in discoteca la possibilità di reagire al mondo.

. Il nostro prato
In un'atmosfera sognante, su un prato ideale fra le colline, una coppia di giovani si sdraia per parlare e per fare l'amore. L'ambiente che li circonda è meraviglioso. La musica accompagna questo racconto con effetti sonori brillanti. In particolare sentiamo il suono di tabla e gli assoli di armonium indiano e di sitar. Gli strumenti musicali orientali colorano gli arrangiamenti dell'intero disco ma in questo brano emergono in maniera più evidente, evocando un sentimento di eros e di riflessione.

. Libertà
In questo brano il “club” è rappresentato dal mondo intero visto dall’alto. La tensione verso una vita di pace fra gli uomini genera riflessioni e prese di posizione. Forse c'è una strada possibile per un'umanità migliore, una strada che passa attraverso la libertà di ciascuno di noi.

. Settembre
Per molti di noi settembre è un mese che rappresenta un nuovo inizio dopo la pausa estiva. Il brano dunque eleva quei trenta giorni a “primo mese dell'anno”: un settembre che diventa simbolo di cambiamento, spesso radicale. Ed è proprio questo il valore che assume per i protagonisti descritti nel testo.

. L'introverso canta
Chi sta cantando è l’introverso, che per mezzo della musica, e soprattutto grazie all'amore che Sofia prova per lui, riesce a superare le proprie timidezze. Con questa donna l'introverso scopre l'entusiasmo di sentirsi uomo e trova fiducia in se stesso. L'introverso parla poco, ti parla con lo sguardo e “sta in silenzio dentro te”. Questa canzone è nata nel 2010 in una versione rock e nel crescere ha lentamente preso la forma attuale.

. Lucia
Lucia è la ragazza desiderata dal cantante: una donna che stava insieme ad un uomo infedele e che ora si è sposata con un altro ragazzo. Il nuovo compagno è molto casalingo, l'opposto del precedente, sicuramente sembra più affidabile e fedele. Lucia però continua a parlare del suo amore precedente. Il cantante corteggia Lucia, ma non sa come leggere i segnali che lei gli manda, sbaglia, nel tempo matura. Ma quella donna continua a piacergli e lui continua a corteggiarla. Questa canzone dallo stile molto diretto e dal ritmo incalzante esprime sonoramente la vitalità decisa di un desiderio.

. Pioggia
In questo brano si respira l'aria umida di una città piovosa. Siamo in casa e intanto fuori continua a piovere; il cielo è dolcemente malinconico ma a tratti opprimente. Si cerca di ritagliarsi uno spazio di tranquillità in cui pensare alle cose che ci fanno stare bene e che ci danno serenità: ecco apparire una sigaretta, una donna, il vino e poi un amico, una musica

. Una generazione
Il cantante, insieme a Flavia, guarda fiducioso al futuro. Descrive una generazione che cede il passo a quella nuova. L'entusiasmo generato dall'amore per la ragazza, il piacere galvanizzante della seduzione e della passione, spinge la voce che canta a vedersi protagonista della nuova epoca che sta arrivando.

. Tu dove sei
Le figure femminili (la compagna con figli, Flavia, Elisa, Lucia, Samanta, Sofia) popolano l'intero disco in maniera ossessiva, fino all'approdo dell'ultimo brano, intimo, in cui la voce chiede: “tu dove sei”? La donna è una delle immagini principali del disco, un totem cangiante che è oggetto di desiderio e quasi di studio. L'atmosfera raccolta del brano è alla ricerca di un “inarreso ideale”. Si sta parlando di un ideale di donna, o semplicemente della donna “giusta”, certo, ma forse non si tratta solo di questo: forse si parla più in generale della nostra aspirazione costante alla realizzazione dei nostri desideri. Quella forza sempre nuova e mutevole che ci spinge ad andare avanti nonostante tutte le difficoltà. I momenti di sconforto arrivano per tutti e il “tu dove sei?” tradisce uno scoramento malinconico. Questo però non toglie nulla all’inamovibile speranza nel futuro, speranza in noi stessi e negli altri, che permea il senso ultimo del testo

Autore: Andrea Lorenzoni
Compositore: Andrea Lorenzoni
Etichetta: iMusician

BIO
Andrea Lorenzoni è cantautore e poeta di Bologna, nato il 13 agosto 1985. Ha avuto esperienze in diverse formazioni musicali cittadine (su tutte i Divanofobia), esibendosi dal vivo in un centinaio di occasioni, presentando repertorio originale e vincendo diversi concorsi per band rock emergenti. Nel 2012 ha pubblicato la raccolta di poesie Parlo dentro per le edizioni Prufrock Spa e in questo momento ha terminato la scrittura di un nuovo libro di componimenti. L’impegno etico della sua produzione artistica è coerente all'attività di insegnante di sostegno nella scuola elementare. La personalità unica e poliedrica che dimostra è influenzata dalla sua storia personale: nato da madre bolognese e padre pakistano (prendendo il cognome della madre). Nelle creazioni di Lorenzoni ci sono dei temi ricorrenti: la conoscenza di noi stessi, degli altri, l'integrazione, il movimento, gli opposti, il cambiamento e il desiderio. Mondo Club è un album pop ed è il suo primo disco solista.




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