martedì 25 dicembre 2012

Il nuovo video di Pino Scotto: Angus Day


A pochi mesi dalla pubblicazione del doppio album “CODICI KAPPAO” accompagnata dai due precedenti singoli MENO MALE CHE ADESSO NON C’E’ NERONE e  PINO…OCCHIO!, PINO SCOTTO presenta il nuovo video di“ ANGUS DAY (FOREVER YOUNG)”, terzo singolo estratto, che vede la collaborazione di Mike Terrana alla batteria e Kee Marcello alla chitarra.

Regia: Saverio Luzzo

ANGUS DAY è un brano dal forte sapore Metal/Rock e dal grande impatto sonoro che evidenzia tutte le qualità tecniche di questi straordinari musicisti e la carica esplosiva del frontman Pino Scotto.


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giovedì 20 dicembre 2012

'Giangi in tuta di Nylon' è il nuovo singolo di Pico

Interpretato anche da Mangoni (Elio e le storie tese), che nel video interpreta il protagonista: un supereroe moderno che si definisce tale in virtù del suo alcolismo!


Coscienza cosmopolita nata e cresciuta tra le nebbie tossiche di Milano, con il fermo desiderio di creare ossigeno. Adoratore d’ogni forma d’arte e di bellezza sin dalle elementari, quando la nobile volontà di divenire guardia forestale fu cauterizzata dai miei primi passi nel catartico mondo della recitazione – che seguitò a cullarmi nel suo morbido velo per una decade e mezza. Parallelamente la mia anima di fanciullino comprendeva le scosse dell’impulso all’espressione, riservando un’importanza primaria alle facoltà immaginative che sublimava nella precoce creazione di valide opere in prosa (ricordiamo “Se fossi un pesce…” e “I genitori dovrebbero”) e a fumetti (“Hunter: gli attacchi dei Samors” è senza dubbio il più celebre). Il senso di potenza fu compensato dalla scintilla della consapevolezza dell’ignoranza socratica, che mi condusse volenteroso alla lettura e all’ammirazione dell’opera dei grandi. La musica dal canto suo, assumendo molteplici forme che andavano cangiando di ciclo in ciclo, m’accompagnava benevola nella scoperta del sublime: in principio furono i Beatles, grazie ai quali cominciai molto piccolo ad approfondire la lingua inglese; dischi su dischi si sovrapposero progressivamente alle musicassette dello Zecchino d’Oro (che mai rinnegherò!): il primo cd che acquistai coi miei soldini, alla tenera età di undici anni, fu un best dei Black Sabbath. Conobbi dunque, in concomitanza col progredire della rabbia adolescenziale, tutta la potenza dell’hard rock e l’energia del punk, gettando le solide radici d’una situazione che vede oggi il mio bagaglio musicale pregno nella sua maggior parte di composizioni che precedono la mia nascita. Alice Cooper! Jimi Hendrix, Who, Led Zeppelin, Doors, Sex Pistols, Ramones, Clash, Stranglers, Tom Waits, David Bowie, AC/DC, Iron Maiden, Kiss, Queen, Metallica, Steve Vai… Solo alcuni fra i tanti nomi che si sono imposti in me al punto da creare molteplici microdogmi dell’orecchio.  Ciononostante la mia curiosità congenità mi riservò la facoltà di esplorare quasi tutti gli universi paralleli, dal jazz al reggae, dal blues alla classica, finchè inciampai nel gradino marmoreo del tempio pagano dell’hip-hop. N.W.A., Wu Tang Clan, Tupac e Notorious B.I.G., anche Eminem, dai… In alcuni trovavo una forza espressiva unica e spontanea, un’acutezza distruttiva paragonabile in un certo senso alle bottiglie che si prendeva in faccia Johnny Rotten ai concerti. In altri, ora in quasi tutti, prevaleva invece l’infantile buffonaggine autocelebrativa, con tanto di spot alla società dei consumi e delle apparenze, belle fighe, belle auto, belle catenazze. Li ho attraversati, fuoriuscendone illeso ed arricchito. Contro ogni mia previsione, la somiglianza alle competizioni aediche dei moderni contest di rime improvvisate m’affascino a tal punto che ne appresi le tecniche e la pignoleria metrica, sorvolando sulla zarraggine che pare intrinseca all’hip-hop; benchè anche la scena italiana m’abbia elargito delle soddisfazioni… Tre più uno, come in ogni numerologia religiosa; le mie fasi del gusto: Raige e Zonta in Tora-Ki, Kaos, Ghemon Scienz e, diverso e superiore, Caparezza (quest’ultimo, con Frank Zappa ed Elio e le Storie Tese, insegna qualcos’altro di fondamentale: il valore purificatorio di ironia e goliardia).
Finchè la rabbia adolescenziale si esaurì con l’adolescenza, e proprio quando iniziai ad avvertire maggiormente la necessità di dedicarmi al mio Dio interiore, alla mia crescita spirituale, tolsi le bende dagli occhi rendendomi conto che i meravigliosi slogan di Bob Marley contenevano ben più di quello che avevo inteso precedentemente, che il reggae è un canto spirituale, veicolo d’una religione senza chiesa: dopo essermi dedicato per qualche anno al suo studio feci mia la morale Rastafarai, rendendola il perno del mio personalissimo sincretismo, profondamente influenzato dalla saggezza di tutte le culture mistiche.
Oggi considero l’arte un sublime strumento di catarsi, alambicco dell’opera alchemica collettiva.
 A mia volta sarò strumento dell’arte, sempre più specchio e sempre meno filtro.

          pico.fm

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mercoledì 12 dicembre 2012

MANNEQUINZ è il nuovo singolo di Osvaldo Supino




Controverso, discusso, eccentrico, è l’unica web star italiana ed è riuscito a conquistare in breve tempo la ribalta mediatica, telegiornali compresi. Il più cliccato e discusso in rete, unico italiano nominato 3 volte ai BT Digital Music Awards in Inghilterra. Quattro volte nella Top10 dei più scaricati su iTunes, numerose volte alla prima posizione dei più visti su YouTube, Current e Vimeo. 100.000 utenti unici mensili al sito ufficiale. Il singolo è anche il prescelto al promo contest di Zimbalam, l’aggregatore digitale che distribuisce a livello mondiale la musica di artisti senza contratto discografico.

Mannequinz è un pezzo pop internazionale con influenze elettro dance, caratterizzato da un beat prepotente e un'energia contagiosa in perfetta sintonia con lo stile di Osvaldo e le hit attualmente al top delle classifiche. 
"E' sempre un piacere creare con Osvaldo ed è eccitante vedere il risultato finale del suo lavoro" ha dichiarato l’autore del brano Charlie Mason: "La sua testa è like a funhouse mirror". Ogni volta è un'avventura scoprire come vede e sente le cose"

Un ritorno atteso quello di Osvaldo, scandito da un effetto virale, causato dalla copertina realizzata da Stefano Oliva, in cui il cantante è fotografato nudo su uno skateboard in atmosfere estive. Dal momento della pubblicazione della foto su twitter infatti, la copertina ha fatto il giro di tutto il web collezionando centinaia di post, provando nuovamente l'indiscussa maestria di Osvaldo Supino nel catalizzare l'attenzione di pubblico sempre più veloce ed esigente.
Anticipato da una grande attesa sul web e ben 12 teaser introduttivi, Osvaldo Supino ha pubblicato anche il video di “Mannequinz”.  Diretto da Roberto Chierici e girato a Milano, la produzione del video ha richiesto 6 giorni di riprese, 5 differenti location per un lavoro che non solo mantiene intatti gli alti standard di cura dell’immagine di Osvaldo, ma sorprende ancora una volta con una trama divertente ed accattivante. Un’esplosiva miscela di riferimenti e citazioni al mondo pop partendo dalla Gag autoironica in macchina di Osvaldo con il fratello Giovanni Pio e il suo cane Jack, all’inseguimento di una drag queen interpretata da La Wanda Gastrica durante un coloratissimo party che trasforma il videoclip in un vero e proprio cortometraggio da guardare e riguardare. QUI: http://www.youtube.com/watch?v=MprVmdKAZ0I

Il video di “Mannequinz”  arriva alla conclusione dell’”Here I Am Tour” che ha portato l’artista per la prima volta a esibirsi in numerose capitali europee, tra le quali Londra il 7 luglio scorso dove è stato il primo italiano nella storia a esibirsi in Trafalgar Square per il World Pride. Ottimi risultati anche in classifica: L’ultimo Ep “HERE I AM” e i recenti 4 singoli hanno debuttato nella top10 dei più scaricati di iTunes.  Biografia Estesa: http://www.osvaldosupino.com/biography.htm

LE PROVOCAZIONI E I RECORD
° 1 milione di views sul proprio canale You Tube LINK
° Il video di GET SEXY:Osvaldo seduce e avvelena un prete. Il video è stato rilasciato durante lo scandalo chiesa-pedofilia) LINK
° Il video di LOL: il bacio gay. Osvaldo è stato il primo artista italiano a mostrare un bacio gay in un videoclip
LINK
° Londra. Osvaldo il primo cantante italiano nella storia sul palco di TrafalgarSquare – LINK ARTICOLOLINK VIDEO
° Unico italiano con 3 nomination ai Bt Digital Music Awards LINK


Sito ufficiale: www.osvaldosupino.com       Pagina Facebook: www.facebook.com/osvaldosupino
YouTube: www.youtube.com/osvaldosupino     Twitter: www.twitter.com/osvaldosupino

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GABRIELE FINOTTI & MISFATTO e il progetto UNDICI EROI MORTI




Un album dalla marcata cadenza rock, che vuole essere un concept di denuncia e di speranza. Un progetto che uscirà tradotto in inglese e stampato in vinile .



Dopo il singolo La vendetta del perdono  arriva il secondo brano in uscita per radio e web
INCUDINE canzone di stampo rock ‘70 con influenze psichedeliche, ma con il rigoroso richiamo alla melodia di un Battisti mai morto. Nel brano, uno degli UNDICI EROI MORTI, la triste e consapevole fine di un eroico amore morto nel momento  del suo più fresco inizio.

IL PROGETTO-UNDICI EROI MORTI
11 è il numero della svolta. 11 è il numero che si associa alla frase “apri gli occhi”.
11 sono tutte le forme gemelle del nostro corpo e della natura.
Undici eroi morti è l’album che unisce le parole di un rocker in continuo conflitto con la realtà guerrafondaia che lo circonda e la voglia di esprimere in libertà l’urlo del rock più sanguigno. In Italia sembra tutto a posto ed anche i nostri morti nelle missioni di pace, o presunte tali, sembrano tratte da una fiction o da un film, ma non dalla crudele realtà.
In Italia scorre tutto in maniera irreale finché non ci si accorge di una falla che è sempre stata aperta, ma nessuno vuole colmare. Siamo il paese delle dighe che si rompono.
Ma gli undici eroi morti non sono tutto ciò. Sono forse gli eroi di guerra?
Non lo so, forse … Ma nel terzo millennio, almeno nel mondo occidentale, i militari scelgono liberamente la loro strada, a differenza di neanche tanti anni fa, infatti, il servizio di leva in Italia non c’è più solo dal 1 Gennaio 2005.
Gli undici eroi morti probabilmente sono i civili innocenti che non scelgono il loro destino di morte, anche se mai esplicitamente l’album musicale gioca a carte scoperte. Le parole di Finotti non sono tratte da un telegiornale e nemmeno da una lampante dichiarazione d’amore. I numeri sono troppo importanti in questo progetto per essere svelati solo adesso, e non tra qualche anno. Chi sono questi 11 Eroimorti? È un messaggio o una risposta? I numeri costituiscono il destino della nostra vita? Gli eroi sono innocenti o colpevoli?                 

                                 
Gabriele Finotti & Misfatto
Gabriele Finotti è di Piacenza e inizia a suonare la chitarra a 12 anni.
I Misfatto nascono a fine anni 80, e alla fine del 1993 hanno già 2 dischi realizzati, “Quel che resta” (che contiene la prima versione della storica Beatrice) e “La bestia Nera” ( che contiene l’inedita Primogenita, canzone che parla di Piacenza, la città crocevia fra 4 regioni). Nel 1993 i Misfatto prima maniera sono uno dei giovani gruppi emergenti del nord Italia e vantano intensi live nei centri sociali e locali. Nel ‘94, dopo un concerto di apertura ai Nomadi al mitico Fuori Orario di Reggio Emilia, il primo cantante lascia la band e la voce ufficiale del gruppo diventa Alessandro Chiesa, partner artistico di Gabriele Finotti. Nel 2000 esce il terzo lavoro, dal titolo Misfatto e composto da 8 brani. Nello stesso anno i Misfatto aprono concerti a vari artisti. Nel frattempo Finotti si laurea alla facoltà di Farmacia di Parma, città che come Piacenza conosce l’irruenza live dei Misfatto.  Autore e compositore musicale, Finotti,nel 2001, conosce l’editrice Maria Chiara Ferri ed entra nel catalogo editoriale Level 49,  ed il loro rapporto artistico - produttivo  sfocia in  alcuni album:  2006 “Invisible”, 2010 “Caosduemiladieci”. Come scrittore Finotti esordisce nel 2008 con il libro di 69 poesie CAOSDUEMILA, che ha Zona come casa editrice letteraria e Level49 musicale.  Questo in realtà è un vero e proprio progetto iniziato già concettualmente dall’artista ad inizio terzo millennio.  L’ opera è accompagnata da un cd musicale, che vede la partecipazione di noti personaggi dell’ambiente musicale italiano come MELODY CASTELLARI, FIORETTA MARI, FIORDALISO ed ENRICO RUGGERI, che prestano la loro voce recitante ai sottofondi musicali poetici surreali del cd.   Caosduemila viene presentato alla fiera del libro di Torino 2009 da Finotti e dall’interlocutrice Silvia Tessitore, riscuotendo successo fra i critici, tra cui Mario De Luigi, che gli dedica ampio spazio sul suo Musica e Dischi. Il progetto è inoltre completato da videoclip che arricchiscono la rappresentazione dell’intera scaletta live, costituita dai brani di Caosduemila e da alcuni brani meglio riusciti dei Misfatto. In uscita a Novembre 2011 (11-11-11 ) il nuovo lavoro di Gabriele Finotti & Misfatto, con il titolo Undici Eroi Morti. Questo è infatti un nuovo tassello nel puzzle caotico incominciato proprio con Caosduemila e non a caso vengono riprese e ri- arrangiate, oltre alle inedite, alcune canzoni più cabalistiche degli ultimi anni dell’artista e della band.  Successivamente ad Undici Eroimorti in uscita a Gennaio 2012 anche la sua versione in VINILE, dal titolo ELEVEN DEAD HEROES, con la trasposizione in inglese dei suoi brani più significativi, evocando l’epicità della storia europea, cosicchè “la vendetta del perdono” possa arrivare anche a questo bizzarro così vicino, ma così lontano “Western World” . Finotti si definisce “autore impegnato a conservare il puro messaggio rock pacifista”e tuttora svolge sempre la professione di farmacista.
Misfatto:  Lorenzo Poli (Basso, piano, chitarre, loops e sequenze), Alessandro Chiesa, Melody Castellari, Alberto Zucconi  (Voce),  Paolo Baioni (Organo, farfisa e piano),  Andrea Farinelli  (Batteria),  Simone Cavallaro (Basso), Gabriele Finotti (Chitarre).

www.misfatto.it      www.gabrielefinotti.it     www.myspace.com/misfatto    Facebook:  misfatto
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GUIGNOL: PADRI E MADRI è il secondo singolo del loro quarto album




La band milanese da alle stampe un quarto visceralissimo e provocatorio album tra pop, blues e garage, r’n’r, canzone d'autore e punk rivisitato.

PADRI E MADRI:  piccolo quadro di famiglia piccolo borghese, tra rancori, conti da saldare, vite intere da rinfacciarsi, vanità e vaneglorie da esibire, bugie da perpetuare.

ADDIO CANE! (Automatic/CNI) Realizzato tra febbraio e marzo 2012,  nello Studio Casa Medusa di Milano con la produzione artistica e  l’apporto di musicisti quali Francesco Campanozzi  (Le gros ballon, Fabrizio Coppola, Alessandro Fiori) e Paolo Perego degli Amor Fou. Il quarto album dei Guignol è un viaggio-esplorazione  nel  “mezzo del cammin di nostra vita” anagrafica e artistica, tra gli effetti del pm10 e vaghe visioni oniriche, dalle periferie urbane come dai molti, possibili, luoghi della mente. “Addio cane!” è anche una sorta di commiato, la fine di un ciclo, attraverso anche alcune memorie personali, storiche e di gioventù, di fronte a un fragile presente e a una miope o strabica visione futura. Le figure  inquiete presenti nelle 11 tracce di “Addio cane!” sono, perlopiù,  girovaghi pelle e ossa, ciondolanti, balbuzienti freaks di una sgangherata  parata, spianata dai manganelli nelle piazze d’Italia o reclusa nell’alienante afasia di un ufficio lavorativo.  Blues di irresistibili dipendenze psicologiche o fisiche, intonati su vascelli metropolitani in rotta verso nessun luogo, affondati al largo della propria inquietudine, nell’assurdo mare dell’esistenza che rinfaccia il torto di ostinarsi a vivere, pur provenendo dal lato “sbagliato” del mondo. Famiglie implose e i loro eterni ragazzi dalle orecchie d’asino e la scimmia addosso, in balia del Joe-Straio che li fa girare sempre in tondo, nell’inerzia di una inesauribile energia. E poi, ancora:  campioni suonati al declino, scimmie ammaestrate o dispettosi alter-ego, un dio in offerta omaggio, dopo mille promesse andate deluse e un vecchio cane a riportare tutti a casa e a dirti addio.  
www.guignol.it
Nascono nel ’99 mescolando influenze blues, folk a echi di chansonnier francesi e italiani, assumendo col tempo una sempre crescente fisicità e irruenza ritmico-rumoristica , tra intense ballate e sfuriate punk-blues. Dopo alcuni demo e la partecipazione a festival come Sonica2001, al No Silenz Fest e a compilation come “Soniche avventure VI” (Fridge Italia), arrivano all’esordio discografico con un EP di quattro brani, intitolato Sirene edito da Toast Records. In seguito a una frequente attività live italiana ed estera i nuovi brani sfociano nella produzione del primo album “Guignol” (Lilium/Venus). Pubblicato nel dicembre 2005, “GUIGNOL” rappresenta una visione insieme interiore e lucidamente critica del vivere il presente in una realtà urbana decaduta come quella di Milano e più in generale del Paese, un album di rock figlio diretto di un “blues” malato, intriso di rumorismo, minimalismo e intimamente vicino al rock d’autore più rabbioso e malinconico.
Nel luglio 2006 partecipano al festival “ArezzoWave” , presso lo Psycho Stage, come ospiti della rivista “il Mucchio Selvaggio”. In seguito all’ottimo riscontro di critica per l’omonimo album , i Guignol riceveranno un riconoscimento tra le rivelazioni cantautorali al MEI di Faenza.
 "ROSA DALLA FACCIA SCURA" (2008) Llilium/Venus, è il secondo album dei Guignol. Il disco vede nuovamente alla produzione artistica Giancarlo Onorato (come nel precedente "Guignol" ) con Attila Faravelli a curare i suoni.
Ospiti all'interno del disco lo stesso Giancarlo Onorato e Amaury Cambuzat ( Ulan Bator, Faust, Acid Cobra ecc..). "ROSA DALLA FACCIA SCURA" conta undici "spinose" canzoni di ruvido, irruento rock blues e melodie folk/pop ad arricchire il tutto.
Tra le novità di gennaio 2008, è ascoltabile su myspace e facebook, la versione di VEGETABLE MAN di Syd Barret, realizzata dai GUIGNOL per la compilation "SYD BARRET PROJECT VOL 5". GUIGNOL presenti anche nella compilation D-DAY (musica per gentili acoltatori) con il brano BALLATA DEI GIORNI ANDATI, curata da Fabio Bonfante e Mauro Mercatanti.
La realizzazione dell'EP acustico, "CANZONI DAL CORTILE" (2009) con la ripresa di alcuni brani della prima ora in veste acustica e in aggiunta il singolo "Farfalla" (in top ten nella indie music like del MEI per diverse settimane) è propedeutica alla produzione di "UNA RISATA CI SEPPELLIRA' “ (CasaMedusa / AtelierSonique / Tomato / CNI), il terzo album, realizzato in collaborazione con lo studio CasaMedusa di Paolo Perego (Amor Fou) e Francesco Campanozzi (Le gros ballon, Fabrizio Coppola, Alessandro Fiori) e con Atelier Sonique di Fabio Bonfante.
 Con Una risata ci seppellirà i Guignol imbracciano "le armi" della satira e della parodia,dentro e contro il conformismo e i luoghi comuni, la propagandadi regime, ilpopulismo becero da videocrazia. E' una risata grassa e amara su una disfatta umana e culturale, un arrivederci (forse) in un futuro migliore o perlomeno diverso.
Realizzato presso lo studio CasaMedusa a Milano tra la fine del 2009 e l'inizio del 2010, il disco è stato masterizzato da Carl Saff presso il Carl Saff Studio di Chicago (USA). Ospiti del disco, Cesare Basile, Amaury Cambuzat (Ulan Bator) e Davide Gammon (Hikobusha). I singoli estratti “Il paradosso” e “12 marmocchi” (nella compilation Libera Veramente vol.2 di XL di Repubblica) hanno un ottimo riscontro radiofonico salendo ai vertici del gradimento, e l’album ottiene entusiastiche recensioni dalle migliori penne del giornalismo musicale italiano.
                          
Le prossime date del tour
Ven 19 ott - Arci Bellezza, Milano
Sab 20 ott - Sur le Sofà, Castiglione Olona (VA)
Giov 25 ott - Live a Rock'nRoll Radio, Milano
Ven 26 ott - Arci Cicco Simonetta, Milano (MI)
Sab 27 ott - Arci Pintupi, Verderio (LC)
Merc 31 ott - Pura Vida, Lanciano (CH)
Giov 1 Nov - Oasi San Martino, Acqua Viva Delle Fonti (BA)
Ven 2 Nov - Rifrullo, Eboli (SA)
Sab 3 Nov - Vicolo Cieco, Matera TBC
Ven 16 Nov - La Claque, Genova
Sab 17 Nov - La Citè, Firenze
Ven 23 Nov - Ligera, Milano
Sab 1 Dic - Marianiello Cafè, Piano di Sorrento (NA)
Dom 2 Dic - Jolly Bar, Puglietta di Campagna (SA)
Ven 21 Dic - LoCo, Osnago (LC)
 
Ven 28 Dic - Diavolo Rosso, Asti
Sab 12 Gen - Bar Dante, Acqui Terme (AL)

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AKU: “L’Unica Arma” è il singolo estratto da “Love is a Weapon”



Rap, Dance e Musica Italiana sono solo tre delle numerose anime racchiuse nel primo disco solista del compositore, rapper e sassofonista  romano



L’Unica Arma – Feat. Valentina Lupi
Cantautorato, melodia  e atmosfere urbane si incontrano nel singolo ‘L’unica arma’ . Un inno alla rinascita e al positivo fluire del tempo, impreziosito dall’interpretazione vocale di Valentina Lupi e dal liricismo hip hop di AKU. I due artisti romani coniugano l’essenzialità della canzone italiana e le suggestioni metropolitane del rap, in un riuscito incontro di due esperienze musicali diverse ma in questo caso quanto mai convergenti.

Love is a Weapon
AKU (al secolo Augusto Pallocca), si cimenta nella produzione di un EP di 7 brani, con l’ambizione di sintetizzare la sua decennale e poliedrica esperienza artistica in un solo lavoro da lui interamente scritto e musicato. Realizzato in collaborazione con Luca “Freon” D’Angelo, Matteo “Yoru” Soru (Fire Flowerz) e  Davide Borri (m2o), supportato dalla talentuosa vocalità di Valentina Lupi e Valeria Rinaldi, “Love is a weapon” raccoglie e miscela le diverse nuances del percorso musicale di AKU, sospeso tra hip hop , lounge, nu soul e dubstep. Una strada che guarda al futuro della musica, attingendo a piene mani dalle risorse dell’elettronica,  ma anche rovistando nei meandri della storia della musica  italiana e internazionale, oltre gli steccati di forma e genere.

Augusto ‘AKU’ Pallocca (Velletri, 13 Febbraio 1982). Sassofonista, insegnante, compositore, giornalista musicale, rapper. Fin da piccolissimo avviato allo studio della musica dal padre sassofonista, si interessa dall’adolescenza al mondo della musica afroamericana, universo a cui ha dedicato e dedica la grandissima parte della sua vita artistica. Da rapper e beatmaker pubblica il demo “Stradivari” nel 1998 e nel 2001 l’LP “Homiez and money – the album”, oltre a collaborare con la rivista specializzata a tiratura nazionale Biz. Nel 2002 viene premiato con l’attestato di merito al Torneo Internazionale di Musica da giornalisti e critici provenienti da tutta Europa. Nel 2004 partecipa ai Clinics della Berklee School di Boston, dove ha la possibilità di approfondire lo studio dello strumento con il sassofonista statunitense Greg Badolato. Fino al 2008 suona con i Cappello a Cilindro, band con la quale incide due dischi e con cui calca importanti palchi nazionali e internazionali, partecipando nel 2005 e 2006 al Concerto del Primo Maggio in P.zza S.Giovanni, nel 2007 a Italia Wave e al Pop Komm di Berlino, nel 2008 ad Eurosonic. Nel 2007 intraprende la carriera accademica, iscrivendosi e poi diplomandosi brillantemente al Corso Sperimentale di Jazz. Parallelamente collabora con le testate online mescalina.it e jazzitalia.net, in veste di recensore e critico musicale, intraprendendo contemporaneamente una fitta attività concertistica, che lo porta a collaborare con quasi 100 musicisti in poco più di tre anni. E’secondo alto della Big Band del Conservatorio di Frosinone, nel 2010 è il sassofonista dell’orchestra del Tip Tap Show al Sistina, nel 2011 entra a far parte del quintetto del trombettista svizzero Olivier Berney .Tra il 2008 e il 2010 cura la direzione artistica di Jazzteagarden e Sometimes in Winter, due rassegne jazzistiche organizzate presso l’Antico Casale di Colle Ionci a Velletri. Collabora con i Fire Flowerz (Cheaper Thrills, Ministry of Sound) e Davide Borri (m20) per la realizzazione del suo primo ep, pubblicato sotto lo pseudonimo di Aku e intitolato “Love is a weapon”

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giovedì 6 dicembre 2012

Nena and the Superyeahs: esce la rivisitazione di 'Happy Children' di P. Lion

Con la produzione di Roberto Vernetti (per Emmeciesse Music Publishing) ecco una nuova versione del brano che nel 1983 scalò le classifiche di gradimento europee. La nuova versione di Happy Children, già scelta come sigla del Festival Anni '80 di Caorle, guida l'uscita del nuovo EP omonimo ed anticipa il prossimo album della band bergamasca.



Bergamaschi di origine, i Nena and the Superyeahs non sono certo una band facile da definire: elettronica, electro-pop, pop, electro-rock, dance-rock... tutte queste categorie andrebbero bene, ma nessuna da sola basta per rendere appieno il loro sound unico. Semplicemente, bisogna ascoltarli. Da quando si sono formati nel 2006 i NATS hanno fatto molta strada: lo testimoniano le vittorie nei più importanti concorsi (Operazione Soundwave 2008 su MTV, Heineken Jammin' Contest 2008, Ypsigrock, Contest 08, Emergenti 2007, Sconcerti 2007 e Nuovi Suoni Live 2007), i numerosi festival italiani ed internazionali a cui hanno partecipato (Coca-Cola Live @ MTV, Give It a NameHeineken Jammin' FestivalCube Festival, Ypsigrock Indie Festival) oltre alle importanti aperture fatte dalla band per artisti del calibro di The Cure, John Legend, Afterhours, Morgan, Planet Funk, Marlene Kuntz, Silverstein, Story of the Year, Vanilla Sky, Bluvertigo, Bedouin Soundclash, Art Brut e molti altri.
Nel corso del 2009 i NATS hanno pubblicato 3 singoli per conto di Sugar Music e hanno intrapreso un tour italiano (oltre 40 concerti in tutto il Paese), a cui si sono aggiunte nel gennaio 2010 le date del primo tour Europeo della band che ha toccato anche Francia e Gran Bretagna.
Nonostante il successo e gli impegni i NATS non si sono fermati, e le nuove esperienze hanno portato la band a sviluppare, dalla primavera successiva, un progetto parallelo dedicato alla musica elettronica: i ChocoDiskoManiac, subito vincitori di diversi contest a livello internazionale (fra cui vanno citati "Scratch My Back", curato da Peter Gabriel, e "Quiet", dell'etichetta Svedese Playground). Un' altra estate ricca di concerti in Italia ha accompagnato la band alla fase di lavoro in studio in vista dell'uscita del loro primo album, “Electric Lane”, su Etichetta/Editore Metatron, Distribuzione Venus. L’album è disponibile in tutti i
negozi di musica dal 1° Settembre 2011 ed è arrivato dopo la promozione di due singoli: “A Little of You” (singolo+video, uscito 1° Marzo 2011), “Relax” (uscito nel Giugno 2011). Ad Ottobre 2011 è stato presentato il terzo singolo (+video) estratto da “Electric Lane” ed intitolato “Punk Mission”. Durante l’estate 2011, “Electric Lane”, ha iniziato a riscuotere consensi anche all’estero (Breakthrough Artist suGrooveshark, selezionati da Indaba Music, rotazione radiofonica, inserimento in compilation e parte di produzioni TV negli USA) che hanno portato la band ad essere pubblicata nel Autunno 2011, in Scandinavia, dall’etichetta Svedese Electric Fantastic Sound). Dalla fine di Ottobre 2011, la band è di nuovo in tour in tutta Italia con due spettacoli: elettrico ed il nuovissimo acustico.

Discografia:

“It's Yeah Time” - 2008 – Ep Autoprodotto
“Nella Tua Mente” - 2009 – Singolo + Video – Sugar Music
“Jungle Drum” - 2009 – Singolo + Video – Sugar Music. Il Video di “Jungle Drum” è stato premiato come
uno dei migliori 10 flash mob mondiali realizzati nel 2010
“Alice Sotto Terra” - 2010 – Singolo – Sugar Music
“A Little Of You” – 2011 – Singolo + Video – Metatron.
“Electric Lane” - 2011 – Album – Metatron. Disco in ascolto su Rolling Stone Magazine
“Relax” – 2011 – Singolo - Metatron
“Punk Mission” – 2011 – Singolo + Video – Metatron. Singolo selezionato per MTV New Generation




LE PRIME DATE DEL TOUR


* 13 Giugno 2012 - Bergamo, Happening delle Cooperative (serata evento peril 200-esimo concerto, ospiti Fratelli Calafuria, P.Lion e altri)
 * 28 Giugno 2012 - Parabiago (MI), Rugby Sound Festival (opening Planet Funk)
 * 03 Luglio 2012 - Seriate (BG), Festa Democratica provinciale
 * 06 Luglio 2012 - Leffe (BG), Leffestate - Il Sapore del divertimento 
 * 12 Luglio 2012 - Fara Gera d'Adda, Fara Rock (opening Dub Sync)
 * 20 Luglio 2012 - Caorle (VE), 80 Voglia Summer Festival
 * 21 Luglio 2012 - Sesto San Giovanni (MI), Carroponte (opening Planet Funk)
 * 22 Luglio 2012 - Caorle (VE), 80 Voglia Summer Festival
 * 26 Luglio 2012 - Roma, Contestaccio
 * 28 Luglio 2012 - Marina di Gioiosa Jonica (RC), Blue Dahlia Beach
 * 29 Luglio 2012 - Messina, Radio Messina International
 * 27 Agosto 2012 - Trescore Balneario (BG), Festa Birra e Musica (opening Planet Funk)



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lunedì 3 dicembre 2012

Biorn: 'Bianca' è il primo singolo del nuovo disco 'Vertigine'

Il nuovo album dei BIORN, “VERTIGINE”, è un viaggio introspettivo attraverso gli aspetti coinvolgenti e talvolta sconvolgenti dell’animo umano e della società. I testi e le note rock raccontano la voglia di cambiare, di crescere ed affermarsi individualmente.




“BIANCA” è un atto di accusa nei confronti della generazione dei giovani d’oggi, una generazione “bianca”, incolore ed arresa ad una forma sociale solo nominalmente democratica, ad una nuova forma di guerra, subdola e invisibile, all'assenza di filtri e personalità di guida. Una generazione disunita e dedita solo al consumo inutile di modelli sociali, e verità  artificiali.

La band è fondata da Blaze (voce e chitarra), Eddie (voce e basso) ed Aure (batteria), amici d'infanzia, nel 2004..
Il loro primo lavoro, l'Ep autoprodotto "Verso Nord", risale al 2006. Nello stesso anno alla line-up si aggiunge Bos (chitarra, synth, prog) e la band inizia un'intensa attività live imponendosi presto come una delle proposte più interessanti della scena underground romana e firmando con l'indipendente Altipiani Factory il primo contratto discografico.
Della fine del 2008 è la pubblicazione di "Venere" (Altipiani/Edel): l'album alterna sonorità rock ad atmosfere più intime e ad elementi elettronici; la ricerca nei testi coniuga l’approccio classico alla canzone italiana con le tendenze più all’avanguardia del panorama musicale internazionale. L'album è accolto da buona critica: il videoclip del singolo "Venere" viene trasmesso su All Music e Music Box; ma è dal vivo che i Biorn esprimono al meglio le loro potenzialità e raccolgono un profondo apprezzamento da parte del pubblico.
Il tour di "Venere" (2009/2010) permette loro di dividere il palco con molti artisti della scena rock italiana (Negramaro, Ministri, Le Mani, Superelastic Bubble Plastic, Nuove Tribù Zulu, Daniele Groff e molti altri).
Nel 2010, anno in cui ad Aure subentra Phez, vengono notati da Josè Fiorilli (Ligabue, Irene Grandi, Velvet) e insieme iniziano la lavorazione di "Vertigine". La produzione artistica di Josè riesce a valorizzare al massimo la vena rock e l'approccio fisico e dinamico del gruppo notati dal vivo. I Biorn sono pronti a salire ancora una volta sul palco.
Il gruppo però è colpito dalla prematura scomparsa di Blaze, voce, fondatore, chitarra e anima della band, il 24 settembre 2011. Dopo un lungo periodo di riflessione Bos e Eddie decidono di portare avanti e presentare al pubblico il disco cui tanta energia e amore Blaze e i Biorn avevano dedicato. Per fare ciò si rivolgono a musicisti, amici di lunga data, che uniscano al talento anche la conoscenza profonda di Blaze: Anakin (voce), Fara (chitarra) e Snatch (batteria).
La voce di Blaze, la musica, i Biorn continuano a vivere.

Ufficio Stampa BIORN : Parole & Dintorni  02 20404727 (Marta Tagliabue – marta@paroleedintorni.it
Casa Discografica/Management : CNI Music/CNI Live  06 86212085 (Stefano Ferrari – staff@cnimusic.it ) 
Promozione radio BIORN : L’Altoparlante (Fabio Gallo – info@laltoparlante.it)

domenica 2 dicembre 2012

Vasca di lusso, il brano cult di Palloncino




La canzone è un rapido crescendo di tensione che svanisce nel ritornello come atto/inno liberatorio per lasciarsi alle spalle ogni alienante preoccupazione e pensare di godersi la vita. Passando tra i vizi della società, il testo è una poesia visionaria e divertente dove anche una sensazione ha la sua battuta da dichiarare.
Così come il traffico e l’isolamento urbano soffocano le persone, anche gli spazi che dedichiamo alla fantasia sono una consolazione necessaria. Ilarità in tensione che si sciolgono come lo sgonfiarsi di un palloncino.

La fine degli anni 70 era un’epoca d’oro per il mondo del porno.
VASCA DI LUSSO è un video che si ispira proprio all’iconografia e ai cliché di quel periodo, giocando con disinibita ironia sui doppi sensi del testo della canzone, trasformandoli in doppi sensi visivi attraverso esilaranti giochi di prospettiva e personaggi stereotipati.

E quale poteva essere la rappresentazione migliore di quella filmografia se non la “sempreverde” storia della fascinosa nobildonna che riceve a casa sua un selvaggio e baffuto idraulico?
L’ambientazione è una villa glamour, patinata e decadente alle spalle del lago Maggiore, la nobile donna e l’idraulico 
usano nomi d’arte per nascondere la loro effettiva identità e possibili stalking. A spiare le erotiche performance dei due protagonisti un curioso maggiordomo, interpretato dallo stesso produttore del film (nonché della canzone!), mr. PALLONCINO.
L’esecuzione di una prosa che non risponde a nessuna patetica domanda permette agli attori di perdersi in piacevoli doppi sensi, illusioni necessarie per lasciare respirare la mente in maniera più o meno sana.
La regia del film è di Bob Jobs. Ma si sa, a quei tempi nel mondo del porno sia il regista che gli attori, si firmavano con bizzarri pseudonimi. Chi ci sarà dietro? 

PALLONCINO STORY
Michele Magris , in arte “Palloncino” dal celebre cortometraggio “Le Ballon Rouge” (“Il Palloncino rosso” 1956) di Albert Lamorisse, racconta, così come il regista francese, favole per salvarsi da quella sfera di persone che hanno perso le emozioni e il piacere dello stupore.
Nel panorama che la società odierna ci porta a vivere, Michele mette a fuoco la realtà con surreali bizzarrie e oggetti, e con impalpabili digressioni attraversa quello che per lui sono gli attimi più intensi di vita.
L’universo di Palloncino è talvolta burlesco e comico ma, nella sua autoironia mostra da una prospettiva inconsueta gli angoli delle vicende umane.
Il suo mondo attraversa il quotidiano e con lo stesso dialoga in una dimensione pop e onirica dove ogni pensiero ha il diritto di prendere il volo, proprio come un Palloncino.


                 http://facebook.com/palloncin0